martedì 26 novembre 2013

Chiuso per mancanza di utenti (Parte 2)



La giustizia in Svezia invia sempre meno persone in galera, nonostante una criminalita' piuttosto in aumento, concentrandosi essenzialmente sul braccialetto elettronico e la liberta' vigilata.
Carin Westerlund, giudice del distretto di Upsala a nord di Stoccolma, fa ricorso ad ogni mezzo escludendo la carcerazione.
“Io posso scegliere di emettere una condanna di liberta' vigilata o di lavori socialmente utili piuttosto che condannarli alla prigione”, spiega la giudice.
Dal 2005, per le condanne che prevedono fino a sei mesi di prigione, i condannati possono chiedere un braccialetto elettronico -ricorda la giudice.

Il Paese e' gia, coi suoi vicini scandinavi, tra quelli che al mondo hanno meno detenuti, con lo 0,5 ogni 1.000 abitanti, due volte meno la Francia e dieci volte meno gli Usa.
La popolazione carceraria (dati dell'amministrazione) e' diminuita dell'1% tra il 2004 e il 2010, poi e' calata del 6% nel 2011 e nel 2012. E' cosi' passata da 5.722 a 4.852 persone.
Le cifre, pero', riguardano solo i detenuti svedesi. Non ci sono statistiche su quelli stranieri.
“Si tratta di un periodo ancora troppo breve” -dice il direttore dell'amministrazione penitenziaria, Nils Oberg-. “Noi portiamo avanti uno studio per comprendere le ragioni di questo calo, ma e' troppo presto per dare risposte definitive”.
Il calo dovrebbe continuare nel 2014, secondo le previsioni dell'amministrazione penitenziaria.
I ricercatori ne sono ancora meno certi. Secondo uno studio del dipartimento di criminologia dell'Universita' di Stoccolma, sono numerosi i fattori che entrano in gioco nei prossimi dieci anni, e il Governo non si e' reso conto della attuale tendenza.
In parallelo, la criminalita' aumenta. Il numero di crimini e delitti e' passato da 1,2 milioni del 2004 a 1,4 milioni del 2012, cosi' come fa sapere l'Istituto Statistico criminale del Governo (Bra).

La Svezia fa molto per evitare la galera ai suoi delinquenti. Investe nel reinserimento e nella prevenzione dei recidivi, privilegia le pene basate sulla liberta' vigilata a quelle detentive di pochi mesi, generalizza l'uso di braccialetti elettronici, ricorre ai lavori di utilita' sociale, ed ha sistematizzato la rimessa in liberta' condizionale quando si arriva ad aver scontato due terzi della pena.
Da quando nel 2011 la Corte Suprema ha definito dei criteri restrittivi prima di promulgare una pena detentiva per traffico di droga, i tribunali sanzionano questi crimini in modo meno severo, dicono al ministero della Giustizia.

La Svezia, che conta 82 istituti di pena, nel 2013 ne ha chiusi quattro, oltre ad un cenro di reinserimento. Il direttore dell'amministrazione penitenziaria sottolinea che essi sono molto vecchi” e che “se vogliamo lasciarli operativi, bisogna investire su di essi notevoli risorse”.
Negli istituti che sono aperti, generalmente ci sono posti liberi. “Se le pene brevi sono scontate attraverso la liberta' vigilata, questo di conseguenza libera le prigioni”, dice Anders Akstrom, ispettore dell'istituto di Norrtälje, dove sono detenute 169 persone su 200 posti.
(källa: France Press - Afp)

Quella attuale, secondo Oberg, “e' una buona occasione di lavoro per prevenire i reati dei recidivi e trovare modi piu' efficaci per rinforzare, a lungo termine, l'ordine pubblico e la sicurezza”.


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Sono andato, tornato, ripartito.

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E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.