mercoledì 29 gennaio 2014

A proposito di pizza in Svezia.


Vi avverto, questo post è scritto da un pensionato in terra di Svezia incazzato come una foca nera con ancora in bocca il sapore incredibilmente fastidioso dell`aglio che ritorna, ed alito pestilenziale. Perdonerete quindi eventuale vernacolo laziale e sfogo prolungato.

Si, io difendo sempre questi greci scellerati mangiafeta, dico sempre che sono persone oneste, affidabili, cordiali…ma stavolta sono veramente incazzato.
Tu, pizzaiolo in riva al Mälaren, che gestisci un posto chiamato “Bella Napoli”, si, proprio tu, che forse Napoli non l’hai mai vista neanche in cartolina e non sai neanche cosa significa “bella” ma lo ripeti come un disco rotto da quando sono entrato...tu, che mi accogli con un “buonasera” e mi sorridi mentre ti parlo in italiano ma evidentemente non capisci un cazzo di quello che ti dico, tu, che dici:”signore”, “dottore”, “come stà”, al dente, ma perchè non stai zitto un attimo e ti risparmi questi appellativi che hai sentito nelle peggiori pubblicità della pasta e sughi pronti? Vai oltre!

Tu, che descrivi sul menu la mia adorata: “Pizza Margherita, mozzarella, basilico e pomodoro pachino fresco. E poi mi ci metti sopra il PESTO, "conservato in barattolo.”
NO, non accampare scuse in aria dicendo che nel pesto c’è il basilico perchè nel TUO pesto schifoso ci sono quantità microscopiche di basilico, il resto è olio per motori diesel e aglio inportato dalla transilvania e FA SCHIFO e mi fa ancora più schifo vedere che non mi hai risparmiato nemmeno il colpo al cuore di vedere l`origano  sulla mia margherita,
e NO!  
Simos Symeou, non puoi scrivere sul menù che le tue pizze sono cotte con il forno a legna perchè io non sento il magico profumo della brace, ma dal fetore che si sente lontano un chilometro è chiaro che è un forno a gas,
non mi freghi!!! E non guardarmi stranito se ti dico che i pomodorini Pachino sono un prodotto ortofrutticolo italiano a indicazione geografica protetta e si coltivano esclusivamente nella parte sud orientale della Sicilia.. 
Mentre tu hai usato senza ritegno alcuno Il “pachino di Pechino”  doppio concentrato di falso pomodoro “italiano” proveniente dalla Cina.

Sappi che quando tu crescevi a formaggio fritto Halloumi (χαλούμι) io imparavo a distinguere la delicata differenza di sapore tra il Reggiano e il Padano, ma non puoi capire, è inutile che mi dici “ciao signore” “grazie” e “prego”, perchè pure io sapevo dire: ευχαριστίες ”, “παρακαλώ e “musaka ” ancor prima di partire dalla Svezia per passare le vacanze nella tua Grecia, ma non per questo imbrogliavo greci spacciandogli piscio di gatto per Verdicchio dei Castelli di Jesi, io ti odio perchè mi sento preso per il culo, perchè non sai che mettere il pesto sulla margherita da noi si fa peccato mortale e non lo si può spacciare per basilico, allora stammi a sentire: Apriti una dignitosa Taverna Greca con relative specialità della casa, sottofondo di buzuki,e togli tutte quelle bandierine tricolori
dall’insegna, fammi il favore!

Ti odio ancora di più perchè avevo fame, tanta fame per non ingerire quella poltiglia verdastra  che c’era sulla mia pizza e soprattutto perchè ero con la mia più cara Amica che mi aveva consigliato il tuo ristorante e non volevo piantare una grana,ma la mia amica non puó saperne poverina, lei è svedese, e a lei può far piacere una "Hawai pizza", con 2 fette di ananas, formaggioFeta e conserva di pomodoro,

ma a me no!!!

È meglio che stò zitto, non parlo, ingoio l`amaro boccone, pago, e porto via la mia Amica, però sappi che il sapore d’aglio, che dopo due giorni ancora mi ritorna sù... mi farà ricordare il tuo ristorante per un bel pezzo, e se domani un fulmine si abbatte sul tuo forno a gas puzzolente….sarà solo un caso...!!!
 


Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.