Oggi, è' tornato in libertà il
serial killer bugiardo che
aveva a lungo terrorizzato la Svezia.
Sture Bergwall alias Thomas Quick - questo il "nome
d'arte" che si era attribuito - torna libero, all'età di 63 anni. dagli anni novanta era il «mostro»,
il più
grande serial killer della storia della Scandinavia.
Ma aveva inventato tutto. Aveva confessato di aver ucciso
trenta persone, tra cui alcuni ragazzini, ma è stato appurato come non vi
fosse nulla di vero. E' stato liberato.
Bergwall, malato di mente, era incredibilmente riuscito a
convincere tutti: procuratori, medici, avvocati, giornalisti. Non proprio
tutti, però.
Hannes Rastam, un giornalista investigativo della tv
svedese non credeva alle ricostruzioni incerte del presunto serial killer.
Inoltre non è mai stato ritrovato alcun cadavere. Alla fine dopo anni di
silenzio, Quick-Begwall ammise di aver inventato tutto, prendendo spunto
dalle cronache del tempo e dal film "
Il silenzio degli Innocenti", da
cui era rimasto profondamente colpito. Begwall non era un serial killer: per
qualche strana ragione, decise di attribuirsi la colpa per dei crimini che non
aveva commesso, probabilmente al fine di attirare su di sé l'attenzione della
cronaca e farsi prescrivere degli psicofarmaci
Rastam ha scritto un libro sulla storia
(Quick - Il caso del serial killer sbagliato, Rizzoli), ed è morto il giorno dopo
averlo finito, nel 2012. Oggi il «serial bugiardo» deve ringraziare quel
giornalista dubbioso se, a 63 anni, è tornato a essere un uomo libero.
L'ormai ex "mostro", sarà
seguito da uno psichiatra per il resto della sua vita. Il giudice ha
stabilito che il suo disordine mentale "non è grave al punto da
costringerlo a rimanere in una struttura psichiatrica giudiziaria".
Intanto; Quick
potrebbe chiedere un risarcimento allo Stato svedese per la sua vicenda. Nel frattempo
si riaprono le ferite dei parenti delle vittime, i cui killer -
quelli veri -
da anni girano a piede libero per il Paese.
Impuniti!!!