sabato 8 gennaio 2011

Sapori ed atmosfere, da portare con me in Svezia...!


Lunedi partirò per Stoccolma così ieri sera ho voluto salutare una mia “vecchia” amica di liceo in questo ristorante.

È situato in riva al mare sulla via Aurelia a pochi Km. da Civitavecchia l'ambiente è carino, raffinato, l'intonaco bianco ricorda le vecchie case di villeggiatura di un tempo e la musica “over green” in sottofondo regala un ambiente familiare e accogliente. Gli stessi camerieri sono estremamente gentili e si sanno comportare (freddi con clienti più distaccati e più amicali verso clienti più socievoli) nel rispetto del carattere del cliente. Tutto è estremamente curato e non lasciato al caso, menu senza prezzo per lei, piattino per il pane, poggia borse vicino ogni tavolo, cambio del tovagliolo per il dolce, etc sono tutti accorgimenti necessari per un locale di un certo tipo. Il menu presenta una buona scelta di piatti indicando spesso il pescato del giorno tra gli ingredienti(indice questo dell'uso di pesce fresco, insomma sembrano dire usiamo in cucina quello che il pescatore ci porta e non possiamo saperlo prima!) vasta scelta di vini serviti con cura e sapienza da parte del personale. Piacevole è stato ricevere alcuni assaggi offerti dalla casa per quanto riguarda l'antipasto e il dolce. Ben assortito il cesto del pane con vari tipi di pane e grissini. I piatti sono tutti presentati con arte (qualcuno (chi non è abituato a un certo tipo di cucina), a primo impatto, potrebbe essere portato a pensare: ma non è un po poco?? ma non coglierebbe la raffinatezza della presentazione della pietanza) e ad ogni portata il cameriere "presenta" il piatto descrivendone gli ingredienti ed eventuali accorgimenti per gustarli al meglio.

Antipasti. All'inizio ci hanno portato un panzerottino ripieno di gamberi ricotta e provola credo con ragu ristretto di gamberi... una goduria del palato, squisito. Poi ci portano i nostri antipasti, a me una specie di composto rosa (tipo salame) a base di gamberi (2 fettine in tutto) con pistacchi di bronte e vicino a un mini cestino di ricotta di bufala il tutto adagiato su un letto di crema di zucca. Buonissimo anche questo, ho assaggiato dalla mia lei il suo antipasto, trito del giorno (pesce spada in questo caso) con limone, racchiuso tra due foglie di limone, squisito.


Primi
- abbiamo scelto i panzerotti neri (al nero di seppia) con ripieno di ricotta e aragosta con una salsa di pomodorini e uno scampo tgliato a metà, straordinariamente buoni ma altrettanto straordinariamente pochi.. eh eh (non più di 6 ravioli nel piatto) ne avrei mangiato volentieri qualcuno in più!

Secondi - io ho preso trito del pescato del giorno al gratin su un letto di finocchi alla julienne e raggiera di pomodorini essiccati al sole e la mia compagna ha preso pescato del giorno all'acqua pazza con zeppoline di alghe... non saprei dire quali dei due era più buono, il pescato del giorno era la pezzogna, freschissima, e il sughetto all'acqua pazza era un invito a fare la scarpetta (con la forchetta ovviamente), troppo buono per lasciarlo nel piatto!

Finito questo ci hanno portato un cucchiaio ciascuno con del sorbetto al limone e marmellata di limoni, qualcosa di godurioso tanto era buono, poi dopo aver cambiato i tovaglioli abbiamo preso dei pasticciotti di pasta frolla ripieni di amarene appena fritti (emnavano un odore indescrivibile!) adagiati vicino a del gelato alla crema... sarà che amo i dolci ma devo dire che erano sublimi, il contrasto caldo freddo, l'essere appena fritti, tutto sommato semplici ma straordinariamente buoni, per finire ci hanno offerto un cucchiaio di melanzane con il cioccolato.

Abbiamo pagato...(ho pagato) 197 euro, con 2 bottiglie d'acqua e un bicchiere di greco di tufo per me. Sicuramente non si paga poco ma la qualità sia del cibo che del servizio sono all'altezza di quanto speso. Facendo un pranzo completo ci si alza decisamente sazi ma sopratutto appagati da dei sapori che ancora in questo momento ricordo.

Conto di ritornarci presto...(sempre con la stessa amica...)




Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.