mercoledì 22 gennaio 2014

Benvenuti nella scuola senza banchi senza classi e senza scarpe...!!


Un sistema di apprendimento innovativo quello delle scuole private svedesi Vittra, sul quale hanno scommesso anche le autorità statali concedendo consistenti finanziamenti pubblici.
Oggi da parte di molti ragazzi che frequentano la scuola c’è una totale mancanza di impegno, un disinteresse e un rifiuto per la scuola. Da qui la trovata geniale delle scuole svedesi private, le famose Vittra International Schools, che stanno portando una vera e propria rivoluzione della scuola e del mondo scolastico.
Il sogno di tanti scolari è una scuola dove non si fanno più di due o tre ore di lezione, magari anche senza banchi e aule aperte. Per gli studenti in Svezia questo non è un sogno. Infatti, queste scuole svedesi stanno rivoluzionando, non solo gli edifici scolastici ma anche il modo di educare, con l’introduzione di concetti nuovi riguardo a spazio e tempo e l’inserimento di esperienze didattiche come quella del bilinguismo e dei programmi di studio all’estero.
Nelle Vittra Schools gli studenti possono muoversi liberamente, come in una piazza. Le stanze sono dotate di pareti in vetro per dare il senso di libertà e la loro concezione si basa sull’idea che ogni luogo può essere utile per l’apprendimento. Non conta neanche la posizione: seduti, in piedi, sdraiati non fa alcuna differenza.
Questo nuovo modello di scuola ha avuto il benestare delle autorità statali e sono già oltre 8.000 gli studenti, dai 6 ai 16 anni, che frequentano le lezioni senza un orario rigido con la possibilità di iniziare e finire i compiti in un arco di tempo molto più flessibile.
Un sistema di apprendimento innovativo quello delle scuole svedesi sul quale hanno scommesso le autorità statali che, pur trattandosi di scuole private, hanno concesso a queste consistenti finanziamenti pubblici.
Non ci sono spese a carico dei genitori e si viene ammessi senza dover sostenere nessun esame. Le Vittra Schools privilegiano gli spazi, i colori e la creatività, considerandoli elementi indispensabili per un apprendimento completo e costante nel tempo.
L’attuale struttura di queste scuole svedesi è opera dell’architetto Rosan Bosch che, in collaborazione con il Consorzio Vittra, ha ristrutturato un’ex deposito industriale Ericsson, disegnando gli interni con forme spaziali molto armoniose che stimolano la fantasia e il desiderio di alfabetizzazione dei ragazzi. 
Carina Leffler

“Sono scuole dove essere se stessi – afferma la coordinatrice e responsabile degli istituti, Carina Leffler – Dove lavoriamo per creare opportunità di approfondimento, per permettere ai ragazzi di diventare la miglior versione di sé e affrontare il mondo con entusiasmo”. Chi non la vorrebbe una scuola così?
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(källa: www.servizitraduzione.com)

Il Vincitore è solo.

Il  libro di Paulo Coelho “Il Vincitore è solo”
Le decisioni devono essere prese con coraggio, distacco e, talvolta con una certa dose di follia – non la follia che distrugge, bensì quella che conduce l’essere umano a compiere il passo al di là dei propri limiti.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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Aveva bisogno delle ali. Esse ci mostrano gli orizzonti sconfinati dell’ immaginazione ci avvicinano ai nostri sogni, ci conducono in luoghi distanti. Sono le ali che ci consentono di conoscere le radici dei nostri simili, e di apprendere con essi. Aveva bisogno delle ali. Esse ci mostrano gli orizzonti sconfinati dell’immaginazione.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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Le persone non sono mai soddisfatte. Se hanno poco, vogliono molto. Se posseggono molto, desiderano ancora di più. Se hanno in sorte ancora di piu, pretendono di essere felici con poco, tuttavia non sono capaci di fare un solo sforzo per realizzare questa aspirazione.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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Lo specchio riflette in modo esatto: non commette errori perché non pensa. Pensare significa essenzialmente commettere errori.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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L’esperienza mi ha insegnato che le persone danno valore a qualcosa solo quando si trovano a dubitare se riusciranno a ottenerlo.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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Chi non sa riconoscere la porta d’ingresso dei problemi, finisce per lasciarla aperta – e le tragedie riescono a entrare.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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Le persone si perdono nel deserto perché si lasciano attrarre dai miraggi.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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So che l’amore può vivere solo in libertà, ma chi ti ha detto che io sia schiava di qualcuno? Sono schiava soltanto del mio cuore, ma il fardello è dolce, e il peso è inesistente.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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La vita possiede innumerevoli modi per mettere alla prova la volontà di una persona: o non facendo accadere nulla, o disponendo affinché tutto avvenga contemporaneamente.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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Il sole è appena scomparso dietro l’orizzonte; risorgerà l’indomani con il medesimo fulgore. Anch’io ho bisogno di rinascere.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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La dignità di un individuo non si valuta in base alle persone che lo circondano quando è all’apice del successo, ma in merito alla sua capacità di non dimenticare le mani che l’avevano soccorso nei periodi di difficoltà.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo
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Finalmente aveva capito che è impossibile ottenere la felicità a ogni costo – la vita gli aveva dato i suoi frutti più appetitosi, e adesso cominciava a comprendere quanto fosse stata generosa. Nei giorni che gli restavano da vivere, si sarebbe dedicato a disseppellire i tesori celati dalla sofferenza, beandosi di ogni secondo di gioia come se fosse l’ultimo.
Paulo Coelho, Il Vincitore è solo




Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.