mercoledì 11 marzo 2015

Svezia: "Come ti tutelo la dignità umana..."


Incredibile ma vero succede nella "nostra civilissima Svezia,” due mendicanti rom sono stati "arruolati" come opere d'arte in una galleria d`arte di Malmö. Una scelta che ha suscitato un vivace dibattito sui limiti della provocazione artistica e della tutela della dignità umana. Luca e la sua compagna incinta Marcella sono stati avvicinati sui marciapiedi di Malmo. Non ci hanno pensato molto ad accettare l'offerta: invece delle 30-60 corone intascate sotto la pioggia e al gelo, hanno quadruplicato l'incasso giornaliero "posando" per due ore all'interno di una sala riscaldata del museo municipale di arte contemporanea."E' molto meglio che stare per strada qui sono molto più gentili", ha spiegato Luca Lacatus. Per vedere "l'opera" nel museo di Malmö bisogna attraversare un corridoio buio dove uno schermo avverte: "Oggi non siete obbligati a dare denaro"
I due ragazzi sono seduti in silenzio in una sala tappezzata con ritagli di giornali sui problemi sociali. Sono pochi i visitatori che restano nella stanza oltre una manciata di secondi, a disagio di fronte alla provocazione. Per Anders Carlsson, direttore artistico del gruppo che ha proposto la mostra, l'obiettivo è quello di suscitare domande:"Qui non si deve pensare se dare soldi o meno. Questo spinge lo spettatore ad andare oltre e può chiedersi perché tollera tanta ingiustizia sociale", ha concluso Carlsson. 
"Esistono altri modi per parlare di immigrazione", ha ribattuto un portavoce di un'associazione sui diritti dei rom in Svezia. Per una visitatrice è stata invece un'occasione per riflettere. "Mi ha disturbata questa mostra ma sono uscita chiedendomi cosa avrei potuto fare per migliorare la nostra società".

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.