lunedì 3 agosto 2020

Il ragazzino balbuziente sono io

Avete indovinato! Il ragazzino balbuziente sono io. Solo che oggi oltre ad essere ancora balbuziente ho 75 anni. Pensate che ho creato una dinastia in Svezia e non me ne sono neanche accorto, che ho creato una dinastia in Svezia e non me ne sono neanche accorto. Un ragazzino di ventanni, che, fierissimo, mostra un diplomino preso nell`unico istituto tecnico della Piccola Città, in viaggio per Stoccolma. Che regalo da sogno! Chi se lo aspettava mai che la ditta che impunemente mi aveva assunto a gennaio. Per liberarsi di me a settembre mi avrebbe spedito in Svezia? Complimenti per la stage, Franco, vai e goditi la Svezia per tre mesi! Sono passati cinquant’anni.
Sono diventato un Stoccolmare. Da me, a Lei, ai due figli, poi ai loro compagni, infine ai nuovi piccoli. Siamo in otto adesso. Il ciclo della vita continua e cambia continenti, lingue, culture. Ho iniziato una dinastia scandinava, io, il figlio di nessuno cresciuto nella periferia povera della Piccola Città tra la fiumaretta, il carcere e il mattatoio, timido, balbuziente, sempre un po’ impacciato, certamente insicuro, perso nei sogni di grandi amori e terre lontane.

Conquistati tutti e due.
Eccomi qui, figlio nativo della Piccola Città, ma il sangue che mi scorre nelle vene è ciociaro e siciliano per metà. La prossima generazione è svedese, grazie a me, cari antenati ciociari e siciliani! Il vostro nobile sangue scorrerà nelle vene di bambini crociati giallo/blù, che parleranno pure un’altra lingua, ma che si tengono ben strette le loro radici italiane. Bambini bellissimi, dagli occhi in varie tonalità di blu, dal chiarissimo, quasi grigio, all’azzurro scuro e intenso, a quello che a volte si confonde col verde. Un pezzetto del vostro futuro apparterrà per sempre alle terre dei Vikinghi delle foreste senza fine del Norrland, alla costa ventosa del Bohuslän. Vi ho portato in Scandinavia, miei cari! I Fazio continueranno la loro avventura in cima del mondo. Il cuore duole a volte, l’anima piange, la nostalgia ti abbatte, la delusione per il comportamenteo di alcuni che si sono rivelati infidi ti fa infuriare e anche intristire. Ma a quei umanissimi sentimenti se ne aggiunge un altro che poi finisce con schiacciarli tutti: l’orgoglio, l’immenso orgoglio di ciò che sono riuscito a conseguire senpicemente vivendo la mia vita, senza programmi, ma armato solo di spontaneità e infinita speranza.
Ad maiora, mia grande dinastia, seguite i vostri sogni in questo enorme ghiacciaio, reso vivibile e umano dalle buona volontà di uomini liberi! Come Noi.
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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.