giovedì 24 marzo 2016

Ieri e Oggi


Pasqua dovrebbe essere sole, boccioli e la colomba con la crosta di mandorle e granella. Vestiti nuovi, scarpe nuove, l’uovo di Pasqua in attesa in sala.
*****
Ieri: Le fettuccine belle e pronte sulla spianatora infarinata ad arte, laboriosamnete preparati da mia madre il giorno prima, una decina di pizze pasquali, in vari angoli della casa, anche sul mio letto (portabuono) in attesa del prete per la benidizione. Il brodo ricco e giallo, bollente nel pentolone delle grandi occasioni. Il parmigiano grattuggiato a mano, una montagnella di candido profumo. La folla in cattedrale, la messa troppo lunga, gli sguardi segreti (c’è la biondina del quarto piano?), la confessione il giorno prima, già quasi annullata da nuovi peccatucci…
La tavola imbandita, il profumo dell`abbacchio al forno, aromatizzato da rosmarino e aglio, incorniciato dalle patate croccanti.  Un Frascati leggero, un mezzo bicchiere anche per noi ragazzini (Non vi sborniate…!) La Pizza di Pasqua, grandissima, fragrante, profumatissima: sambuca, cannella, arkermes e vaniglia zuccherata, tante tante uova, regalo annuale delle amiche di mia madre, le stesse che a Natale ci coprivano di cerchi di struffoli spettacolari, tozzetti e biscotti al cioccolato fondente.
La finestre spalancate, il cielo ridente, il mare calmo laggiù, il mio mare risplendente di nuova speranza.
*****
Oggi: La nostra chiesa svedese di sanka Eugenia, artisticamente moderna, a un passo dal palazzo reale, sempre imponente, echeggiante di tanta storia vissuta nel segno della stella del Nord.
Gli alberelli di Kungsträdgården ancora senza un fiore, l’erba verde chiaro fa capolino da sotto l`ultima neve rimasta, fragile, acerba. I coniglietti di cioccolato dappertutto, cestini di fiori e di caramelle nelle vetrine di NK-Nordiska Kompaniet; caccia alle uova colorate dai giardini delle case ai parchi pubblici.
Tante bambine felici, truccate da streghette pasquali, truccate con i rossetti delle mamme, fazzolettoni in testa come antiche contadine e i maschietti a rincorerle, tutti a correre, cadono, si rialzano, si sporcano i vestiti di terra profumata di speranza, le braccia ricolme di uova di cartone, il grande tesoro. Pasqua dovrebbe essere il richiamo alla vita.
Rialziamoci anche noi, spezziamo le catene del passato, guardiamoci di nuovo intorno.Ti stiamo aspettando Gesù, prendici per mano, ricostruisci questo nostro mondo così gravemente ferito. 
Buonanotte cari lettori ovunque voi siate.
*****


Attenzione

Attenzione
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Le informazioni contenute in questo blog, pur fornite in buona fede e ritenute accurate, potrebbero contenere inesattezze o essere viziate da errori tipografici. L`autore si riserva pertanto il diritto di modificare, aggiornare o cancellare i contenuti del blog senza preavviso. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. L`autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.