lunedì 11 novembre 2013

Attenti ai ricordi.

Arrivo a Madrid alle otto del mattino. Mi tratterrò solo alcune ore, perciò non vale la pena di telefonare agli amici, né di prendere qualche appuntamento. Decido di recarmi da solo nei luoghi che conosco, e finisco a fumarmi una sigaretta seduto su una panchina del parco Retiro.
"Sembra che non siate qui," mi dice un vecchio, sedendosi accanto a me.
"Sono qui," rispondo io. "Ma dodici anni fa, nel 1986. Seduto su questa stessa panchina con un amico pittore, Anastasio Ranchal. Stiamo guardando mia moglie, Christina, che ha bevuto un po’ troppo e fa finta di ballare il flamenco."
"Ne approfitti," dice il vecchio. "Ma non dimentichi che il ricordo è come il sale: la quantità giusta insaporisce il cibo, ma l’eccesso rovina la pietanza. Chi vive molto nel passato, finisce per non avere un presente da ricordare."
(di Paulo Coelho)

Trovo perfetto questo breve brano di Coelho, dipinge in poche righe – ma bene – l'arte dell'equilibrio nel campo dei ricordi.
I ricordi fanno parte di noi, sono la vita che abbiamo vissuto e, un giorno, se saremo fortunati, saranno il motivo per cui avremo calcato questo palcoscenico. I ricordi servono per rammentarci da dove veniamo, per capire alcune difficoltà che abbiamo, per trovare la strada per arrivare dove vogliamo, o per resistere, e poi risollevarci, dalle difficoltà che incontriamo, ricordandoci di tutte le volte che noi o altri l'hanno fatto.
källa:wolfghost



 Ma i ricordi vanno usati con parsimonia, perché anche per loro c'è un giusto tempo. I ricordi che strappano un sorriso sono sempre ben accolti; quelli che creano malinconia e sofferenza vanno invece affrontati quando siamo forti e per un tempo limitato, altrimenti possono finire per soffocarci e per non farci apprezzare il presente che stiamo vivendo e impegnarci per il nostro futuro. I ricordi sono davvero come il sale…



Verso l’Italicidio perfetto


Si, avete capito bene: “Italicidio”. Questo neologismo che un quotidiano ha coniato intende esprimere appunto l’uccisione dell’economia italiana che i nostri politici stanno perpetrando.
 Stò  esagerando? Fate un pò voi: ad esempio, voi che cosa ci trovate di positivo nelle seguenti notizie, tratte dagli eventi di queste ultime settimane?

1*-Tutte le stime più ufficiose di crescita per l’Italia nel 2014 sono al massimo dello 0,4 – 0,7%: chissà dove Saccomanni ha sentito che cresceremo dell’1%, forse al Tg4?!?


2*-Il nostro rapporto deficit/pil ha superato di nuovo il 3%, così rischiamo una nuova procedura d’infrazione da parte dell’UE;


3*-I fatturati per le nostre imprese sono in continuo calo;


4*-Il premier Letta vuole nominare un altro commissario della spending review, peccato che siano almeno 20 anni che si parla di spending review e che decine di studi siano già stati fatti, anche l’anno scorso dai commissari nominati dal governo Monti: ma cosa c’è ancora da studiare?!?;


5*-Da quando è entrato il carica il governo Monti (fine 2011) non sono ancora riusciti a tagliare un centesimo di quella dannata spesa pubblica che ci sta strangolando, dal primo di ottobre è aumentata l’IVA di un punto percentuale e ad oggi, stanno ancora cercando delle coperture. Ma certo, ecco fatto: l’unica soluzione che sanno trovare è sempre la stessa da più di vent’anni, quella di aumentare le accise sui carburanti!!!


Ma si, andate pure avanti così, finchè la barca va lasciatela andare, peccato che l’Italicidio perfetto si stia lentamente compiendo…



Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.