lunedì 10 agosto 2020

Corinna

Domenica di un tranquillo pomeriggio d`Agosto. Sono abbastano tranquillo e a pranzo ho cucinato quello che avevo voglia. Adesso mi annoio un pò e avrei voglia di prendere un aereo e stare qualche giorno in un altro posto. Ma il coronavirus ci ha isolati dal resto del mondo e i voli diretti per i`Italia sono tutti sospesi: "a divinis..." (non so nemmeno quello che voglia dire ma mi piace.) Forse potrei...ma dovrei fare scalo a Francoforte con il rischio della quarantena. Meglio che me ne resti a casa tranquillo a sfogliare il mio blog dove di viaggi fatti in aereo con episodi da ricordare con simpatia ne ho trovati almeno due. Ne ri-bloggo il primo, se vi piace ri-bloggo anche il secondo. Decidete voi e a chi leggerà...Buona lettura e buon pomeriggio.
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Un uomo si imbarca su un aereo e prende posto vicino al finestrino. È un normale volo da Stoccolma a Roma. Ma poi una donna si siede accanto a lui e il suo peggior incubo diventa improvvisamente realtà. "Salve! Come va?". La donna mi ha sorriso mentre prendeva il suo posto accanto al mio. Doveva abbassarsi lentamente, stringendo il suo ampio fondoschiena nel sedile, riempiendo tutto lo spazio disponibile. Dopo essersi sistemata in modo confortevole, ha posato il suo enorme braccio sul bracciolo comune. Ha saturato con la sua immensità lo spazio intorno, riducendo me e il mio sedile a pura insignificanza. Sono rabbrividito e mi sono girato verso il finestrino. Ma lei si è nuovamente rivolta a me con la sua voce benevola e ottimista. Il suo volto torreggiava sopra la mia testa, costringendomi a girarmi e a guardarla. "Salve a te", ho risposto con evidente riserbo. Poi mi sono voltato di nuovo a guardare fuori dal finestrino; imbronciato e in silenzio, pensando alle lunghe ore di disagio che stavo per sperimentare. Allora lei mi ha dato un colpetto con il braccio carnoso. "Mi chiamo Corinna. Sono inglese. E tu? Svedese?". "Italiano," ho sbraitato. "Sono così dispiaciuta! Vuoi accettare le mie scuse sincere? Vieni, stringiamoci la mano. Se dobbiamo trascorrere tre ore fianco a fianco su questo volo, meglio essere amici, non ti pare?". E a quel punto mi ha messo la sua enorme mano davanti alla faccia, una mano che io ho stretto con riluttanza, sempre rimanendo in silenzio. Senza badare alle mie reazioni ostili, Corinna ha cominciato ad attaccare bottone. Mi ha parlato con entusiasmo di se stessa e del suo viaggio a Roma, dove andava per fare visita ad amici. 
Ha snocciolato una lista delle cose che voleva comprare per gli studenti della scuola in cui insegna. Alle domande che mi faceva, io ho risposto con una sola parola. Ma lei, per niente colpita dalla mia freddezza, annuiva facendo anzi commenti di apprezzamento per le mie risposte. La sua voce era calda e lei premurosa e gentile: quando ci hanno servito il pranzo, si è assicurata che avessi abbastanza spazio di manovra. "Non voglio crearti disagio con la mia taglia da elefante!", mi ha detto con la massima sincerità. Con mia grande sorpresa il suo viso, che mi aveva respinto fino a qualche minuto prima, ora si apriva in un sorriso straordinario, vivace e calmo al tempo stesso. Non ho potuto fare a meno di abbassare lentamente la guardia. Corinna si è iniziata a dimostrare un'interlocutrice interessante. Era edotta su molti argomenti, dalla filosofia alla scienza. I suoi commenti erano divertenti e di grande ispirazione. Quando poi ci siamo messi a parlare delle differenze culturali, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle sue intelligenti osservazioni e dalla capacità di analisi che dimostrava. Durante la nostra conversazione, Corinna è riuscita a rendere partecipe delle sue battute ogni membro dell'equipaggio e a strappare in qualche modo una risata. Quando un assistente di volo stava portando via i nostri piatti, Corinna ha cominciato a fare diverse battute sulla sua taglia. L'assistente di volo è scoppiato a ridere e le ha detto, "mi hai davvero cambiato la giornata!". A un certo punto le ho chiesto: "Hai mai pensato di perdere peso?". "No. Ho lavorato duro per essere così. Perché dovrei rinunciarci?". "Non sei preoccupata per le malattie cardiovascolari causate dal sovrappeso?". "Affatto. Quelle le malattie vengono solo se si è preoccupati e si pensa tutto il tempo al proprio peso. Prendi quegli annunci dei centri dimagranti che dicono: 'liberatevi dai vostri chili e tornate ad essere voi stessi'. Sai cosa penso? Spazzatura! Sei libero solo se ti senti a tuo agio, se ti accetti per come sei 365 giorni all'anno! Perché dovrei voler sprecare il mio tempo a dimagrire quando ci sono così tante altre cose importanti da fare e così tante persone da conoscere? Mangio sano e cammino regolarmente; ho queste dimensioni perché sono nata per essere grande! Non c'è vita se uno deve preoccuparsi per tutto il giorno del peso". Ha sorseggiato del vino e ha proseguito: "E poi, Dio mi ha dato così tanta felicità che ho bisogno di un corpo più grande per contenerla tutta! Perché dovrei perdere peso? Perderei anche la mia felicità!".  Io ho ridacchiato come un cretino, preso alla sprovvista dal suo ragionamento. Corinna ha continuato. "La gente spesso mi vede come una signora grassa, con grandi seni, cosce grosse e un enorme fondoschiena su cui nessun uomo si azzarderebbe a gettare uno sguardo. Pensano che io sia pigra, che non abbia forza di volontà. Ma si sbagliano!". Quindi ha sollevato il calice e ha detto a un assistente di volo che passava: "Ancora un po' di questo magnifico vino, per favore". La steward le ha sorriso.

"Ottimo servizio su questo aereo. Che Dio vi benedica tutti".

Poi si è rivolta a me, "All'interno, in realtà, sono una persona sottile. Sono così piena di energia che le persone non sono in grado di tenere il mio passo. Questa carne extra è qui per rallentarmi, altrimenti sarei ovunque a rincorrere gli uomini!" "Non sono gli uomini ad inseguire te?", ho chiesto scherzosamente. "Certo che lo fanno. Sono felicemente sposata, ma gli uomini ancora mi fanno la corte. La maggior parte di loro ha problemi nei rapporti personali... hanno bisogno di qualcuno con cui confidarsi. Per qualche ragione, gli piace parlare con me. Credo che avrei dovuto elargire consigli, invece che fare l'insegnante!". Corinna ha fatto una pausa prima di proseguire, un po' pensierosa: "Sai, il rapporto tra uomini e donne è così complicato. Le donne adorano gli uomini e li chiamano 'Amore' fino a quando non vengono a sapere che sono state ingannate e a quel punto i loro sogni si trasformano in zucche! Gli uomini amano le donne così tanto che le vedono come la loro anima gemella, fino a quando non vedono l'estratto conto della carta di credito e allora le figure angeliche diventano tutto a un tratto diavoli con tridenti!". Abbiamo continuato a conversare. Senza che me ne fossi accorto, Corinna aveva trasformato il volo in una tratta piacevole e coinvolgente. Sono rimasto affascinato anche dal modo in cui le persone pian piano erano attratte da lei. Prima che atterrassimo, quasi la metà del personale di bordo ormai si poneva con lei in un atteggiamento di familiarità. E lo stesso valeva per i passeggeri. Corinna era al centro dell'attenzione, riempiendo tutto lo spazio di calore. 
Quando ci siamo salutati, all'aeroporto di Fiumicino, ho visto un grande gruppo di adulti e bambini adoranti camminare verso di lei. Si sono prodigati in baci e abbracci. Corinna si è voltata e mi ha fatto l'occhiolino. Ero sbalordito. "Ho pensato che Corinna fosse la donna più bella che avessi mai incontrato in vita mia."
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Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.