mercoledì 3 dicembre 2014

A Natale, una buona azione ci sta proprio bene.

Chicca

Ho l'impressione che chi non ama gli animali difficilmente riesca ad amare il prossimo, non dico come se stesso, ma neppure come le proprie scarpe. Una scala di valori esiste anche negli affetti. Forse sbaglia chi si affeziona maggiormente al cane che alla suocera, ma va capito: già, al cuore non si comanda, gli si può dare solo qualche consiglio, di norma inascoltato. Tutto questo preambolo per dire che Il sottoscritto sta con chi - e ne conosco tanti, sia che in Svezia che in Italia - ospita in casa un un cane, per questo voglio ricordarvi che:  

Regalare cani a Natale ai bambini è sbagliato.

Anzi, in generale regalare cani a Natale a chiunque è sbagliato. Troppo spesso dimentichiamo che un cucciolo è un essere vivente, ha delle necessità che andranno oltre la durata delle feste natalizie e non sono regali che si possano riciclare al termine delle vacanze natalizie. Purtroppo la tendenza attuale è quella di farsi prendere la mano e di regalare ai propri figli, ma anche a genitori o fidanzati/e dei cuccioli per Natale, senza pensare a cosa si va incontro. 
Un cane, come molti animali (ma il cane più di altri) è davvero un impegno grosso, che cambia la vita per molti anni, da tanti punti di vista: di tempo che necessita, di denaro, di pazienza,…Nella giornata tipo, per avere un cane mediamente soddisfatto che non crei problemi, dovremo portarlo fuori almeno 4 volte al giorno, di cui almeno due volte in passeggiate anche lunghe (diciamo almeno 45 minuti), dovrà uscire a fare i suoi bisogni alla mattina (se vai al lavoro prima che tu esca, se no devi comunque alzarti non puoi dormire fino alle 11:00!) e alla sera prima di andare a dormire (anche se hai la febbre e fuori fa freddo), il cucciolo farà i bisogni in casa per mesi finché non imparerà (più prima che poi se gli dedichiamo tempo per insegnargli a farla fuori), distruggerà qualcosa in casa, sporcherà quando tornerà dalla passeggiata sporco di fango o bagnato dalla pioggia.
Mantenere un cane non significa coccolarlo e vezzeggiarlo i primi due giorni perché è una novità e poi metterlo da parte. Significa educarlo, comprargli del cibo, sottoporlo a visite veterinarie, acquistare farmaci per la profilassi delle malattie e via dicendo. Bisognerà anche considerare le vacanze: a chi lasciare il cane? C’è qualche famigliare disposto a tenerlo? E se non c’è, ho i soldi necessari per pagare una pensione?  Sono tutte considerazioni che di solito non vengono fatte. E che portano a un’inevitabile conseguenza: cuccioli abbandonati dopo la fine del Natale. Credeteci: sui tavoli dei veterinari, dopo il 6 gennaio compaiono uno sterminato numero di cani i cui proprietari fanno una sola domanda: ‘Scusi, dove posso lasciarlo? Me l’hanno regalato, ma non posso tenerlo’ oppure ‘Ho preso il cane ai bambini per Natale, ma sporca dappertutto e adesso che ho ricominciato a lavorare non ho tempo per stargli dietro’. Quindi se avete valutato tutti questi fattori, non regalate un cane a Natale anche perchè difficilmente riuscirete a trovarlo. 
I cuccioli non nascono "a comando" ed è facile che un allevatore serio non abbia cani pronti da consegnare per quel periodo, mentre li troverete sempre abbastanza facilmente dagli importatori senza scrupoli o dai cucciolifici.

Allora, se malgrado tutto non sono riuscito a farvi desistere e siete ancora convinti di potervi prendere la responsabilità di un cane non commettete errori. E, non cercate per forza il cane di razza. Adottate un cane da un canile, possibilmente adulto.    
Perchè, a Natale, una buona azione ci sta proprio bene.
Parola di Chicca

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.