domenica 30 dicembre 2012

Le italiane di Freddasvezia.

Ho una inclinazione molto strana amo tutto quello che è italiano! Al telefono rispodo Pronto! Mangio volentiri la pasta, a sciare vado in Piemonte – e in garage lucido volentieri un italiana, ma dopo aver letto le statistiche delle vendite FIAT in Svezia mi rendo conto che devo appartenere a una specie in via di estinzione. 

L'anno scorso ha venduto 552 Veicoli in Svezia. Sarà una quota di mercato del 0,18 %. Credo che sia il peggior risultato delle vendite per Fiat in Svezia nell'era moderna — correggetemi se sbaglio. 
Dobbiamo confrontare il successo delle vendite in altri mercati. In Europa le Fiat-vendite è aumentata del 6,6 % dallo scorso anno. La quota di mercato è passata dal 7,6 % al 8,1 %.La Fiat Panda è leader di mercato per il segmento A con 238 000 automobili vendute. Verso l`alto in Europa, nel baratro in Svezia. Come può essere che vada tutto male per gli italiani in Svezia? Non posso credere che tutto questo dipenda dai prodotti. La nuova gamma dei modelli Fiat comprende– Panda Easy e Panda 4x4 dovrebbe vendere bene, molto meglio della misera quota che ha costretto Olle Olsson di Uppsala a uscire dal mercato. La Fiat 500 è un successo in tutti i paesi e potrebbe essere un nuovo inizio per il marchio in Svezia. Parliamo del prezzo: Il prezzo dellaFiat 500 POP è di 126,900kr. In Germania e in Italia costa una Fiat 500 POP 10 500 euro. Tradotto in svedese IVA del 25 % corrisponde in corone=105 000. Aggiungere le 3 000 corone per ESP e (forse) 5 000 SEK per la garanzia per incidenti carrozzeria/meccanici (2anni) arriviamo a 113 000 corone per un'auto eqipaggiata per la Svezia"svenskutrustad".
Le piccole differenze per accessori supplementari, ragionevolmente non possono costare più 17 000 corone. In una situazione in cui il marchio dovrebbe concentrarsi sull'offensiva sulla creazione di volume si concentra invece sul margine/guadagno per ogni singola auto.Di conseguenza, si abbassa il volume delle vendite, piccola domanda di mercato e piccoli punti vendita. Che tristezza
(Le Panda Easy e Cross di famiglia.)
No basta prima che mi venga una crisi depressiva mi siedo davanti alla televisione. “Infilo” nel lettore un DVD con la Piovra,Che emozioni vedere Corrado Cattani, Silvia Conti e tante rombanti ALFA e FIAT per le strade di Palermo. In Svezia non se ne vedono più!!!
Nonno Franco a Stoccolma



venerdì 21 dicembre 2012

Una vita da cani

Con le orecchie al vento

Le nevicate dei giorni scorsi a Stoccolma hanno portato disagi anche piuttosto forti, se ne sono accorti anche i miei ex. colleghi che hanno tentato di recarsi ai lavoro facendosi due ore di coda per poi scoprire che la strada in salita che avrebbe dovuto portarli in ditta era inpraticabile!

Paradossalmente ho la fortuna di abitare un pizzico fuori Stoccolma… un pizzico che però è bastato per ritrovarmi due giorni praticamente isolato, così che non ho nemmeno provato a prendere la macchina (ricoperta da uno strato di neve) come faccio ogni giorno.  Ne ho così approfittato per riposare tutto il giorno!  Finalmente, perché ne avevo proprio bisogno, questo è un periodo di salute “un po’ così così…” e di altre piccole rotture di…!

L’unico sforzo, è stato quello di portare a spasso Chicca per i sentieri innevati tra i boschi circostanti, e… vi assicuro che lei si è divertita un mondo!
Odore di scoiattoli
Me ne vado sola
Come la neve non fa rumore
Tartufi sotto la neve...?
Adesso è troppo
so`troppo bella
Adesso mi riposo
A me piace molto quella con le orecchie al vento.

martedì 18 dicembre 2012

La ricetta per un espatrio di successo.

Questo articolo l`ho trovato sul blog di Eireen, autrice del blog ”Die Italienerin” la quale ha pubblicato una interessante ricetta per un espatrio di successo. Eireen nella sua ”ricetta” fa tesoro della sua esperienza in Germania.  

Io posso garantirvi che ha moltissimi punti in comune (praticamente tutti) anche con la Svezia su cui riflettere. 

Vi propongo questa “ricettina" per un espatrio di successo dove Eireeen sconsiglia di lasciare l’Italia per l’estero se:


1. Lo state facendo per risolvere tutti i vostri problemi. L’espatrio non risolve i problemi, li moltiplica. Quantomeno i primi anni.

2. Emigrate pensando che andrete a vivere nella terra di cuccagna, dove il lavoro si raccatta per strada, gli stipendi sono altissimi, le case enormi e a prezzi ridicoli, la gente è amichevole e accogliente, il clima favoloso, i servizi eccellenti, la città mozzafiato. Ora, d’accordo che ad esempio la Germania è uno dei pochi paesi in Europa che ha resistito alla crisi, ma questo non significa che essa sia un Eden.( Idem per la Svezia.) Va bene: avete letto che un operaio tedesco prende il doppio di uno italiano; ma vi siete chiesti quanto di quello stipendio va in tasse? E il costo della vita, com’è? E poi voi, venendo qui, potreste fare l’operaio? O essendo stranieri dovreste adattarvi a fare il gelataio? Siete disposti? E comunque anche per fare il gelataio, oggi in Germania ci vuole un corso di formazione certificato.( In Svezia anche per fare le pulizie...) Quindi….

3. State scappando da qualche situazione interiore difficile. Se, ad esempio, fuggite perché “qua sono infelicissimo, ma all’estero troverò la gioia di vivere”, state pur sicuri che anche nel vostro paese di destinazione sarete infelicissimi. Se invece state venendo via da casa perché, esempio classico, il vostro problema è uno stipendio da ricercatore ridicolo e altrove vi offrono il triplo, allora il discorso cambia.

4. Non siete flessibili. Dovunque andrete, ci sarà da adattarsi a vari livelli. Sia che vi spostiate da Barberino del Mugello a Wellington, Nuova Zelanda, sia che vi trasferiate da Milano a Lugano, dovrete affrontare cambiamenti più o meno ingenti. Dovrete – tra gli altri – adattarvi ad un clima diverso, a gente nuova, ad usi apparentemente bizzarri, a costumi ai vostri occhi incomprensibili, ad una lingua che spesso non è la vostra, a modi di fare forse inconsueti, ad un’alimentazione curiosa, a mentalità diverse e con cui a volte vi scontrerete anche con violenza. E siete a casa loro, non vostra. Quindi, come detto, siete voi a dovervi adattare.

5. Non siete disposti a fare della gavetta. Anche se siete un professionista ultra-qualificato, che viene trasferito dalla propria ditta a una sede estera, dovrete comunque, per certi aspetti, ripartire dal basso. Tanto più se volete invece emigrare allo sbaraglio, con nessun titolo in tasca e nessuna certezza. Tanto per ribadire quanto detto al punto 2: magari in Italia avete conseguito una strepitosa laurea in giurisprudenza con lode e dignità di stampa, ma arrivati in Germania, ad esempio, al massimo potrete aspirare a diventare addetto call centre in Italiano, almeno all’inizio. (In Svezia non c`è nemmeno questa possibilità...)

6.Non avete voglia di imparare una lingua straniera. Il discorso vale in generale, tranne ovviamente se nel paese di destinazione si parla la stessa lingua del vostro paese di provenienza. Per il tedesco, come ho detto più e più volte, il discorso vale doppio. Imparare questa lingua raffinata e machiavellica richiede un’enorme costanza, dosi industriali di pazienza, secchiate di precisione e molto molto amore. Se, che ne so, siete una persona a cui già imparare lo spagnolo sembrerebbe difficile come mandare a memoria la Divina Commedia, allora lasciate proprio perdere da subito.

7. Non avete messo in conto diversi momenti drammatici tra senso di solitudine e disorientamento, flash di machimelhafattofarismo, giorni cupi, noia, nostalgia di casa tipo mal d’Africa, depressione e certe volte anche distillati di disperazione pura. Non sto dicendo che vi verranno tutti questi sintomi insieme o che starete sempre male; anzi, magari non ve ne verrà neppure uno e sarete felicissimi fin dall’inizio. Molto dipende dal vostro carattere, va da sé.

8. Detto ciò, se avete controllato la check-list e constatato che, nonostante tutto il desiderio di espatriare vi è rimasto, il coraggio non vi manca, la voglia resiste, la curiosità domina, lo spirito di avventura urla dentro di voi; se bramate un cambiamento, se siete curiosi, aperti, flessibili, se piace la vita con tutto quello che porta con sé, ma davvero tutto, allora partite senza remore; non indugiate.  Vi divertirete...!


lunedì 10 dicembre 2012

I vantaggi di vivere in Svezia.

Ieri mattina, ore 9:00, sono pronto ad uscire da casa per andare ad una scuola qui vicino. Alle 10:00 sarò nonno orgoglioso di assistere ad una recita dove la mia nipotina sarà la principessa della storia. Fuori nevica leggermente
Vorrei guardare il termometro fissato fuori dalla finestra, ma la scala non si vede. È ricoperta da uno strato di ghiaccio. Ci rinuncio. Esco di casa facendo attenzione a non rompermi l`osso del collo sui gradini dell`androne trasformatosi in due lastroni di ghiaccio. A piccoli saltelli arrivo alla macchina, è coperta di neve, mi assicuro che sia veramente la mia.
Sto per premere il bottone del telecomando ma essendo una macchina italiana me ne guardo bene,il ghiaccio potrebbe rompere il dispositivo di apertura centralizzata.
Uso una spazzola (troppo piccola...) per togliere la neve dal tetto della macchina, dal parabrezza, dalle porte. I vetri sono coperti di ghiaccio.Via con olio di gomiti e l´apposita “raschietta” comperata per fortuna la sera prima alla cassa di un supermercato.
Tutto scongelato ma non si vede un cacchio niente.
Parto con la massima prudenza. Provo i freni sull’asfalto gelato, malgrado le gomme chiodate le ruote perdono aderenza. Metto la ventola al massimo per sbrinare vetri e metto il riscaldamento a temperatura “inferno dantesco”.
Non vedo niente ma il tergicristalli è ghiacciato, non posso attivarlo.
Mi pianto in autostrada a 50 all’ora, dietro l`automobilista più inbranato della corsia di destra.
Ho sempre simpatizzato per la destra, ma questo è un altro discorso.
Arrivo alla scuola dopo quasi due ore di panico. La recita è finita ed io sono stressatissimo.

Il più grande vantaggio da quando vivo in Svezia? É che so imprecare perfettamente in due differenti lingue.





martedì 4 dicembre 2012

A coloro che come me vogliono crederci.


C'e' un posto in Paradiso, chiamato "Ponte dell'Arcobaleno".

Quando muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, questa bestiola va al ponte dell'arcobaleno.
Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali così che possano correre e giocare insieme.

C'è tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene.

Quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi. Quelli che erano feriti o storpi sono di nuovo integri e forti, come noi li ricordiamo nel sogno dei giorni e dei tempi passati.

Ti giuro che ci rincontreremo ancora
 amore mio
Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro...

Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l'impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce.


Ti ha riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più. Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.
Allora attraverserete, insieme, il Ponte dell'Arcobaleno.

Le tribù degli Indiani d'America si sono tramandati per secoli questa leggenda.
Post dedicato a te, grande Zapp, che ti sei battuto come un guerriero fino alla fine.
Grazie per tutto l`amore che mi hai dato.
Ti giuro che ci rincontreremo. 



    

venerdì 30 novembre 2012

Te la do io la Svezia: "Licenziamenti e Democratici svedesi."



Malgrado i recenti scandali che hanno colpito il partito di estrema destra svedese “Sverigedemokraterna”secondo un sondaggio uscito questa mattina sul Dagens Nyheter (quotidiano di Stoccolma) avrebbe addirittura aumentato i consensi dell`elettorato con cifre molto vicine al 9%.

Secondo lo stesso quotidiano l`aumento dei consensi presso l´elettorato è dovuto alla ondata di licenziamenti che ha investito la Svezia negli ultimo 12 mesi

Solo nella regione di Stoccolma la ”Sony Ericsson” due settimane fa ha informato il personale di Kista (la Silicon Valley svedese) che gia da gennaio 550 persone su 700 saranno lasciate a casa.

A conferma che i mali non vengono mai da soli giovedi scorso è arrivata una altra ”sberla” di 2000 licenziamenti decisi dalla ”Telia Sonera” che le consintirà un risparmio di 2 miliardi di corone nei prossimi due anni.

La cigliegina sulla torta solo qualche ora fa. A 450 persone della ”SSAB” (acciaierie) assunti nelle zone di Luleå, Borlänge och Oxelösund è stata consegnata la lettera di licenziamento.

L`Arbetsförmedlingen (L`ufficio di collocamento svedese) in un recente rapporto ha registrato ben 7 329 licenziamenti, solamente nel mese di settembre appunto, mentre il totale dell`anno in corso è di 45 000 licenziamenti e l`anno non è ancora finito

Cosa c`entra tutto questo con i ”democratici svedesi” direte voi, c`entra, eccome se c`entra, perchè l`aumento dei consensi dell´elettorato nei confronti di questo partito  xenofobo. (Che stranamente viene votato anche da persone di origini straniere…) Aumenta di pari passo con l`aumento dei licenziamenti sopra elencati.  

Un elettorato forse stanco di sentire che la Svezia è il paese della cuccagna mentre per chi ha ”sgobbato” tutta la vita e pagato le tasse con cifre anche del 70% la cuccagna non c`è mai stata.

Buon fine settimana a tutti da franco.




Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.