mercoledì 12 giugno 2013

"La coperta corta della Svezia."

La coperta comincia a diventare corta anche nella ricca Svezia e molti comuni presi d’assalto da “profughi” di ogni tipo devono scelgono di aiutare gli immigrati piuttosto che i pensionati locali.

Dal primo febbraio di quest`anno la municipalità di Härjedalen ha deciso di fare da apripista e ha decretato che  sacrificherà i propri anziani in favore dei giovani immigrati arabi che stanno ripopolando la zona. Da l`oggi al domani quindi, pane, burro, latte e altri generi di prima necessità che finora erano gratuiti negli ospizi e a domicilio degli anziani indigenti, saranno a pagamento.

Poco importa se queste persone hanno lavorato una vita e pagato tasse finalizzate ad assicurarsi una vecchiaia protetta: adesso, raccontano i giornali locali, “la priorità sono i flussi di migranti” cui occorre dare alloggi (spesso nuovi) e sussidi.

La sinistra che governa Härjedalen ha la pretesa di spacciare questa scelta come “un investimento sul futuro” e spiega che adesso i nuovi arrivati dalle “primavere arabe” sono un costo, ma presto si renderanno utili perché in una società che invecchia queste giovani reclute andranno a lavorare e pagheranno le tasse che serviranno a pagare le pensioni dei “vecchi” svedesi.
 Le stesse fandonie che si raccontavano in Francia e Inghilterra 20 anni fa e si è visto come è finita: chi lavorava lavora e chi si faceva mantenere continua a farsi mantenere.
Intanto i tecnici del comune hanno fatto due conti e hanno stabilito che al momento gli immigrati sono il 6% della popolazione ma che consumano già il 51% dei soldi che in teoria la municipalità dovrebbe utilizzare in servizi sociali destinati a tutti i cittadini.

Auguri Svezia!
källa: mattinonline


 

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.