sabato 5 dicembre 2015

Buongiorno alle mani.


Buongiorno alle mani.A quei segni che le mani non nascondono.
A chi le lava troppe volte al giorno, quasi a voler togliere quei lividi.
A quelle cicatrici che ti portano indietro nel tempo.
A chi se le cura, sempre.
Alle mani grandi che ti avvolgono.
A quelle piccole che tieni sempre strette.
Buongiorno alle mani di una donna che ti guarda.
A quelle di una donna che si presenta.
A quelle piene di smalto, o piene di bracciali.
Alle mani di una donna che ti sfiora.
A quelle mani che ti conoscono molto meglio di te.
A chi sa dove andare a toccare.
A chi tocca il cuore.
Alle mani di una sconosciuta che per sbaglio ti toccano.
Alle mani di un bimbo che pure se piccole sanno regalarti il mondo.
A chi dice:

 “Io in un mercato o in un mare di mani le tue le riconoscerei”.
A quelle che scrivono parole.
A quelle che suonano.
A chi:

 “Credo che adesso mi devi far sentir le mani che a quelle credo.”


Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.