mercoledì 4 settembre 2013

Svezia: "Tra disoccupazione e crisi mondiale."

Nemmeno la Svezia è immune all’imperversare della crisi, come ha evidenziato recentemente il ministro delle finanze (con il codino) Borg in un comunicato stampa, riguardo la crescita economica e la disoccupazione.
La crescita svedese è infatti ostacolata dai problemi legati all'economia mondiale e alla crisi globale, stando a quanto affermato dal ministro delle finanze Borg, si prevede anche una costante crescita della disoccupazione; si passerà da un tasso di 8,3% nel 2013 fino a raggiungere l'8,4% entro la fine del prossimo anno e per assistere a una contrazione che lo riporti all’8.1% bisognerà aspettare almeno fino al 2015.
La Svezia è “un paese ricco, ma anche fortemente indebitato”, afferma il primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt:Vogliamo migliorare le opportunità educative, ma non funziona semplicemente premendo un pulsante”. Occorre anche molto lavoro di convincimento. source  Oggi, la gente in Svezia è istruita come mai prima d’ora, “ma la situazione è ancora peggio di prima”, sottolinea Reinfeldt, alludendo alla disoccupazione giovanile di oltre il 22% del paese. “Strutturalmente, è accaduto qualcosa che prima non c’era”.
Tra i problemi maggiori della Svezia rientra quello dell'indebitamento che sta colpendo le famiglie a causa anche dell'aumento eccessivo degli immobili; come fatto notare nel febbraio di questo anno da Martin Andersson, direttore di Finansinspektionen (Autorità svedese per il Controllo Finanziario), la Svezia sta rischiando di entrare in una spirale vertiginosa del debito da cui difficilmente potrà poi uscirne fuori senza dover pagare un caro prezzo.
Le famiglie svedesi infatti risultano essere quelle maggiormente indebitate in Europa, fattore che non permette la concessione di ulteriori prestiti; per ovviare a questo problema già nel 2010, anno della ripresa economica dopo l'arresto subito nel 2009, era stato introdotto un massimale di prestito ipotecario che impediva agli acquirenti di ottenere un prestito superiore all'85% del valore dell'immobile di proprietà.

Alle parole di Andersson fanno seguito i dati della National Housing Board (Boverket) che definiscono la Svezia già nel mezzo della crisi immobiliare con case sopravvalutate del 20% che incidono ovviamente sul mercato nazionale.

Analizzando la situazione attuale della Svezia il Ministro ha concluso che l'economia svedese si trova dinnanzi a anni difficili e le sfide da affrontare in futuro saranno complesse, a dimostrazione di come anche uno degli stati considerati più “prosperi” dell’Europa debba riuscire a sopperire i problemi derivanti dalla crisi economica mondiale.

Come dire: ”gente ci sarà da tirare la cinghia…”



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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.