lunedì 8 novembre 2010

Spaghetti Western alla svedese…!!!

  Finalmente anche noi che abbiamo la ”fortuna” di non essere abbastanza biondi possiamo tirare un respiro di soglievo ed uscire da casa senza paure, infatti è stato arrestato il cecchino che sparava sugli immigrati.

Come nel Texas dei primatisti bianchi l’uomo arrestato dalla polizia di Malmö sparava contro chi non era abbastanza biondo.

Quindici attacchi, otto feriti gravi ed un morto, questo il bilancio di un anno di terrore. Il cecchino mirava alle abitazioni, alle palestre, alle macchine, ai negozi dove intravedeva persone dalle pelle scura. La serie di attacchi è iniziata nell’ottobre del 2009, quando una giovane donna svedese è stata uccisa, probabilmente per sbaglio. Era seduta in una macchina parcheggiata insieme al suo fidanzato immigrato, ma i colpi sparati avevano ferito mortalmente la donna mentre l’uomo si era salvato.

Gli spari xenofobi sono proseguiti a cadenze quasi mensili, e hanno colpito persone straniere che si trovavano nei parchi o nelle palestre. Un gruppo di africani è stato colpito dagli spari mentre si trovava fuori da una piscina, mentre anche una moschea è stata attaccata. Grazie alle indicazioni della cittadinanza la polizia si è concentrata su un uomo di 38 anni che conduceva una vita solitaria. L’arrestato non ha opposto resistenza quando le forze dell’ordine sono arrivate a casa sua, e nella sua abitazione sono state ritrovate due armi da fuoco compatibili con il calibro dei proiettili utilizzati negli attacchi agli immigrati.

Ricordo con tristezza quando agli inizi degli anni ’90 si era verificato un caso simile a quello del cecchino di Malmö. Nella capitale Stoccolma John Ausonius, poi diventato famoso come Laserman, aveva sparato a undici persone, uccidendone una e ferendo gravemente le altre vittime dei suoi attacchi.

Anche allora la violenza si era concentrata contro gli stranieri, nonostante lo stesso Ausonius fosse uno svedese naturalizzato, essendo figlio di padre svizzero e madre tedesca. Ma l’odio contro chi aveva una pelle scura era prevalso sulla comune origine straniera.
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"Carlo XVI Gustavo, re suo malgrado"

 
E' andata a ruba, in Svezia, la biografia del re Carlo XVI Gustavo, in cui il sovrano viene descritto tra relazioni extraconiugali e festini sfrenati. Il libro, "Carlo XVI Gustavo, re suo malgrado", scritto da tre giornalisti, racconta la gioventù e l'ascesa al trono del re, ma la maggior parte del volume è dedicata alle feste organizzate con altri amici in compagnia di giovani donne.

Si parla anche della sua amante, la cantante del gruppo Army of Lovers.
Camilla Henemark avrebbe avuto una relazione con Carlo XVI alla fine degli anni '90. Il libro è basato soprattutto su testimonianze anonime specialmente di membri del suo entourage. I racconti sono molto dettagliati. Erano "ragazze a' la carte per la banda del re", scrivono i tre coautori - Thomas Sjoeberg, Deanne Rauscher e Tove Meyer.

L'opera descrive inoltre come il capo di Stato svedese abbia messo in pericolo la sua sicurezza andando a feste in alcuni club di dubbio gusto, uno dei quali a Stoccolma gestito da un pregiudicato. "Volevamo presentare il re in quanto persona e come viene percepito nel suo entourage", spiegano gli autori. Dal canto suo il re ha dichiarato di non aver avuto ancora il tempo di leggerlo, ma che i titoli di stampa in proposito "non erano gradevoli".

"Ho parlato con la mia famiglia e con la regina", ha aggiunto Carlo XVI Gustavo, "gireremo questa pagina e faremo altro perché, se ho capito bene, si tratta di fatti accaduti molto tempo fa".

La biografia è andata esaurita nelle librerie di Stoccolma solo poche ore dopo essere uscita.
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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.