lunedì 16 luglio 2012

Piccola Cittá

Libero stamattina. Infilo in tasca il cellulare e comincio a girare per le strade della mia Piccola Città. C’è un pò di vento, è piacevole; sento sul collo il caldo respiro di questa bella estate. Mi avvio giù per la discesa verso il centro, ma…non c’è nessuno in giro.
Il suono del silenzio mi turba, e mi trovo stranamente confuso in questa. "cittá fantasma". Ma dove siete, miei concittadini? Vi nascondete nelle vostre case, dietro i gli oleandri fioriti di questa torrida estate? Dov’è il mio tenero frastuono? Dov`è la mia folla con quel caro accento laziale? Dov’è la mia Piccola Città quando ne ho bisogno? Viale Garibaldi di nuovo mi torna in mente, coi ricordi semplici eppure struggenti, di quei giorni passati ma sempre presenti, dolce tortura che mi culla quando non so più a che cosa aggrapparmi.
Sono solo e emozionato. Sì! sempre emozionato quando sono qui, sento più che vedo, e forse quel che vedo appartiene ad "allora" per le strade che furono lo sfondo della mia adolescenza.
But, we go further, no?  (Tristemente inevitabile...)


Attenzione

Attenzione
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Le informazioni contenute in questo blog, pur fornite in buona fede e ritenute accurate, potrebbero contenere inesattezze o essere viziate da errori tipografici. L`autore si riserva pertanto il diritto di modificare, aggiornare o cancellare i contenuti del blog senza preavviso. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. L`autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.