domenica 16 marzo 2014

Dentro gli occhi


Gli occhi sono lo specchio dell’anima. Esprimono le nostre emozioni, i nostri pensieri e, grazie agli occhi, entriamo in contatto con gli altri.

L’occhio veicola emozioni e sentimenti, riflette, esprime; è simbolo di vita, aprire gli occhi significa nascere e cogliere l’intima verità delle cose, l’essenza più pura, le astrazioni in genere.

L’anima si riflette in esso come specchio, stella, luce e ombra, venefico, attivo e passivo insieme, culla il tempo onirico e quello della veglia.

In Mesopotamia, presso i Fenici, gli Egizi,  in Grecia, e anche in tempi moderni, l’immagine protettiva dell’occhio  viene depositata o dipinta nelle tombe, sulle mura di cinta delle città, nei porti, sulla prua delle navi, un occhio protettivo che consente di governarsi, vedere.

Potenza mistica attraversa culture e civiltà, il sonno può talvolta dare libero sfogo all’occhio interiore, quello spirituale.

Ho visto occhi di persone cattive, occhi spenti, vuoti da far venire i brividi. Da lasciare il segno con sensazioni strane, da far capire con esattezza cosa significasse il detto: “sono lo specchio dell’anima”. Non lo dimenticherò mai.

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La cosa che più di tutto mi ha lasciato amareggiato, è che quegli occhi erano di persone che mi stavano particolarmente vicine, troppo vicine. E’ vero quel che si dice: mostrano, esprimono, parlano in maniera molto più chiara ed inequivocabile delle parole.

E capita a volte che mandino anche messaggi d’amore.


Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.