Per me la Pasqua é stata sempre sinonimo di Primavera inoltrata, MA DIMMI BUON DIO, CHE ROBA È QUESTA!
Giovedì scorso in Italia era giorno di sepolcri. Io sono passato da Sergels Torg e Drottninggatan per omaggiare le vittime. Ancora stò cercando di capire cosa sia successo.
Ieri Pasquetta, la "scampagnata" l`ho fatta ad Uppsala.Qualche timido tentativo di addobbo pasquale quà e là. Temperatura natalizia, pioggia mista a ghiaccio e feddo cane. (scusate se è poco..)
Oggi, giorno di Pasquetta 2017, il contatore delle visite
indica che le 500.000 visite sono state già abbondantemente superate. Per un blog di un vecchio
rincoglionito come qualcuno mi ha definito è, come canterebbe De Andrè, “cosa
alquanto strana e più che altro non sperata.” Allora GRAZIE a tutti quelli che
si sono trovati a passare per caso da queste parti e non sono scappati
inorriditi, soprattutto, a quelli che vi tornano con assiduità. Cercherò, per
quanto posso, di fare in modo che trovino sempre un motivo per farlo.
Ancora grazie a tutti
e, Buona Pasquetta da: " Nonno Franco a Stoccolma."
Pasqua
dovrebbe essere il richiamo alla vita. Ed per questo che quest`anno la Buona
Pasqua voglio augurarvela da Kungsträdgården(letteralmente giardino del re.) Ad
un passo dal palazzo reale e, non molto distanti dal luogo dove é avvenuto il
vile attentato che ha sconvolto la Svezia e il resto del mondo civile. Peró in
mezzo a tanto buio c`è stato in piccolo spiraglio di luce:
I ciliegi a Kungsträdgården hanno inizato a fiorire. È stato un
segnale bello, pieno di speranza, che la natura un pò in anticipo ha pensato
bene di regalarci.
La vita ricomincia e Stoccolma si rialza più forte di
prima.
Rialziamoci
anche noi, spezziamo le catene del passato, guardiamoci di nuovo intorno.
Bentornato,
Gesù, prendici per mano, ricostruisci questo nostro mondo così gravemente
ferito.
Happy
Easter,Glad Påsk, Buona Pasqua, cari lettori a voi, a me e a chi ci vuole bene.
La vita la
combattiamo ogni giorno, con tutti i suoi problemi e le apprensioni che ne
conseguono, ma poi alla fine nel nostro intimo ognuno si augura che sia un
giorno migliore. A volte basta un abbraccio, un sorriso per allontanare le
nuvole ed allenire il dolore. In certi casi non è semplice, ma è sempre meglio
cercare di vivere e, non a farci annientare da eventi negative ma restare vivi.
In fondo la vita non risparmia nessuno, bisogna esporsi, tentare, andare oltre,
senza paura di ferirsi ancora, perché chi non guarda avanti resta bloccato al
punto di partenza. E noi abbiamo il dovere di proseguire.
Senza dimentire il motivo
che ci ha fatto fermare un attimo. Anzi fecendo tesoro dall`avento negativo.
Così andremo avanti sconfiggendo il male. Nonostante tutto. Il treno della vita
non sempre viaggia in linea retta, a volte ci sono delle svolte, inaspettate,
ma è fondamentale saperle oltrapassarle con la forza d'animo che è in noi. Non eseste
un asticella, un parametro, una scala graduata grande quanto il mondo per
calcolare la forza e la...GRANDEZZA che è dentro in ognuno NOI.
Che oggi ci saremo presi una pausa in centro lo avevamo
pianificato da molto temmpo così ne abbiamo approfittato per passare ad omaggiare
le vittime di venerdì scorso con un bouquet di tulipani che abbiamo comprato
alla fermata della metro. Che poi Labionda ha adagiato nel mare di fiori sulle
scale a Sergelstorg.
Dopo abbiamo fatto una passeggiatina di andata e ritorno
fino al Parlamento.
Al ritorno dopo esserci rifocellati con un "piatto di
penne al pesto" nel solito ristorantino italiano. Abbiamo deciso di recarci sul posto
dell`attentato dove c`erano fiori anche sopra i leoni di calcestruzzo con le
auto della polizia che erano addirittura sommerse dai fiori.
Quando siamo passati di fronte all`ingresso diÅhlénssiamo
stati sopraffatti dalla commozione.
Altrimenti devo riconoscere che nell`aria c`erano tanti
sentimenti positivi.
Sentimenti
di serenità nello stare insieme, di calore, di forza di andare avanti.💓💓💓
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Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.