Il detto “chi sbaglia paga” esiste anche in Svezia
e ieri se ne accorto suo malgrado il secondo portiere dalla nazionale svedese Johan
Wiland, 31enne che vanta 8 presenze con la Svezia.
Il tapino, reo di aver commesso un errore durante l`allenamento è stato subito invitato a farsi in disparate e dopo essersi abbassato i pantaloncini ha rivolto le pallide chiappe vikinghe verso i compagni
di squadra i quali non si sono fatti pregare due volte, ed hanno iniziato quello che avrebbe dovuto essere un doloroso tiro al bersaglio. Buon per lui che la proverbiale
mira difettosa degli svedesi lo ha salvato da una punizione così dolorosa…!
Il video
della patetica scena è apparso sul quotidiano di Stoccolma Expressen,scatenando
un mare di polemiche e mentre il segretario generale Lars Arrhenius cerca
invano di farlo rimuovere dal web,tuona: "Sono gli eroi di migliaia di
ragazzi di tutta la Svezia .Non dovrebbero fare cose del genere".Il
giornalista sportivo di origine ungerese Marcus Birro cita nel suo articolo il
nostro ct. Prandelli elogiandolo per aver introdotto con successo nella nostra nazionale un codice
etico a cui a devono sottostare anche due caratterini non certo facili come Cassano e Ballottelli.
Chi cerca
invece di smorzare i toni è " l`ex portiere della nazionale Ravelli, una autentica
leggenda del calcio svedese: "So che tutto questo potrebbe essere
percepito come un episodio di bullismo, ma sicuramente non lo è".
Come dire:”Paese
che vai usanze che trovi”.