Le leggende metropolitane sono storielle rimpallate dal
tamtam del villaggio globale, ad esempio che gli Svedesi mettono le confetture
dappertutto, pure sugli spaghetti e sulla carne ai ferri. Di leggenda vera però
ce n'è una sola, e sono proprio le confetture, che sono ben poco metropolitane
perchè arrivano dritte dritte dai meandri umbratili delle foreste di
Scandinavia.
Ma chiamarle così suona riduttivo, perchè la categoria di
«dolcezza»
non basta per descriverle e si prestano a usi originali; anzi, spalmarle
sul pancake al posto della selvaggina è un sacrilegio che uno svedese non vi
perdonerà. E poi chi è in vena di esotismo può pure alzare il naso verso nord,
perchè le bacche rosse a queste latitudini sono ben più numerose e sorprendenti
delle vostre vaschette da supermercato. Innanzitutto c'è il mirtillo rosso,
chiamato lingon, una pianta boreale che solo in Svezia raggiunge il top del
carattere, perchè matura lentamente durante le notti bianche.
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Confettura di lingon |
Dolce e un pò amaro, fresco e profumato grazie all'acido
benzoico naturale, viene considerato
l'oro rosso degli Svedesi
per la sua strategica abbondanza ed è ricchissimo di antiossidanti, tre volte
più del normale. Quello Wild Delights è anche naturale, perchè è sempre
selvatico, se organico cresce in condizioni controllate o è addirittura così
selvatico da non poter essere certificato, nell'impenetrabilità delle foreste!
È il caso anche delle more selvatiche o cloudberries, il
«caviale» dell'Artico,
che crescono oltre il circolo polare; dorate e fragilissime, vengono raccolte a
mano e sono insuperabili con il formaggio.
Tutte le bacche sono immediatamente surgelate e trasformate
senza additivi, solo con lo zucchero, l'arancia o la vodka nel caso dei
mirtilli aromatizzati.
Sapori e profumi delle foreste svedesi che tutti nella vita,
almeno una volta, dovrebbero provare.
Parola di nonno Franco