Insomma si dice che se non sei con chi ami, ama con chi sei.
O qualcosa del genere. Dunque io amo Stoccolma. Accidenti, com’è bella questa
città, anche con questo tempo grigio e deprimente, non freddo, ma pioviggina.
Ma ciò non cambia niente sulle strade della city, la stessa energia,
l’entusiasmo, la vitalità della gente che continua la vita quotidiana come
niente fosse. E niente è, anche se soffri, spasimi, muori un pò, insomma prendi
tutto sul serio. Non che io voglia farlo, ma sono un uomo passionale e tutto mi
incita a sentire. Forse troppo, ma come ci si può controllare, calmare,
anestetizzare i sentimenti? Allora vivo Stoccolma, mi immergo nella sua dolce
pazzia, lascio che mi penetri nell’anima e mi scaldi, mi soddisfi.
Almeno per un pò. Esuberante città cosmopolita di anime perdute ma che continuano a cercare. Il sapore forte di sentirsi uomini liberi promessaci dalla Costituzione a cui tutti abbiamo un innato diritto. Vale anche per me questo? Siccome, in fondo, mica ci sono nato qui in Svezia... Ma sì, mi dicono, anch’io ne ho il diritto. Bene. Marciapiedi sdrucciolevoli, ombrelli coloratissimi, i cartelloni pubblicitari brillano lo stesso, la gente sorride, anche quando t’incastri con l’ombrello nella borsa di una signora che va di fretta…Il sottile senso di humor, anche questa è Stoccolma. I grattacieli di Hötorget, vetrate immense che riflettono il cielo di novembre, un novembre mite questo, strano, poca Stoccolma, ma ci va bene, certo, almeno non c’è neve…
Almeno per un pò. Esuberante città cosmopolita di anime perdute ma che continuano a cercare. Il sapore forte di sentirsi uomini liberi promessaci dalla Costituzione a cui tutti abbiamo un innato diritto. Vale anche per me questo? Siccome, in fondo, mica ci sono nato qui in Svezia... Ma sì, mi dicono, anch’io ne ho il diritto. Bene. Marciapiedi sdrucciolevoli, ombrelli coloratissimi, i cartelloni pubblicitari brillano lo stesso, la gente sorride, anche quando t’incastri con l’ombrello nella borsa di una signora che va di fretta…Il sottile senso di humor, anche questa è Stoccolma. I grattacieli di Hötorget, vetrate immense che riflettono il cielo di novembre, un novembre mite questo, strano, poca Stoccolma, ma ci va bene, certo, almeno non c’è neve…
Una pausa veloce in un ristorantino libanese: falafel con
salsetta allo yogurt e hummus, ripieno delizioso di una soffice pita, pane
tradizionale del medio oriente. Poi un caffè da favola, fortissimo,
aromatizzato col cardamomo, la mia spezia preferita, canzoni in arabo sullo
sfondo…subito seguite da un rock di Elvis.
Stoccolma vivissima e vivace, città poliglotta nel miglior
senso della parola, aperta a tutti e tutto, ti abbraccia, ti strapazza un pò,
ma lo fa con tenerezza. Per finire, cioccolata calda alla nocciola in una
pasticceria italiana con tanto di cornetti alla crema e paste eleganti e
carucce.