lunedì 17 ottobre 2011

Dalla parte del lupo


Un giornalino regionale di  Norrköping ha dato finalmente la tanto attesa notizia:
"Il lupo cattivo è stato ucciso".  
Così qualcuno memore della favola di Cappuccetto rosso ha tirato un sospiro di soglievo ringraziando il buon cacciatore di averlo finalmente liberato dalla sindrome,
” dei tre porcellini”
Ma veniamo alle cose serie: Quello che mi lascia molto perplesso è che il lupo non è un animale (come mi dispiace chiamarlo così) solitario, ha bisogno di un branco, di una gerarchia... non vorrei che sia stata una balla inventata ad hoc da contadini e cacciatori, una lobby molto potente in Svezia, solo per per creare "panico"...  così ll governo oltre a risarcire i“furbetti” contadini,  sarà costretto a prolungare di qualche giorno il permesso di sparare ai “furbetti" cacciatori, per la gioia di crede ancora nelle favole. Naturalmente la mia è solo un'impressione, qualcuno di voi magari conosce meglio la vicenda.
Comunque che il Lupo abbia ucciso 27 pecore è una balla madornale dettata dall`ignoranza o dalla malafede di chi scrive. Infatti l`ignoranza purtroppo  porta anche a pensare che i Lupi attaccano il gregge uccidendo tutti gli elementi. Niente di più falso in quanto i Lupi usano sempre la stessa tecnica di caccia infatti i lupi uccidono solamente un elemento per gregge perché sanno che gli altri serviranno per sfamarli in futuro, naturalmente massima cautela se incontrate un Lupo anche  se il lupo non attacca l’uomo perché ha ormai capito di essere diventato preda e non più predatore!

In poche parole il Lupo ha paura dell`uomo e sarà lui a scappara ancora prima che voi vi saresti  avvicini! Se vi interessa saperne di più vi segnalo un bel libro scritto da Luigi Boitani, il titolo è: 

"Dalla parte del lupo", in cui spiega tra l'altro come siano nate tante leggende sulla pericolosità del lupo verso l'uomo ma come pure non esistano casi documentati di attacchi di lupi all'uomo. Tra l'altro il lupo sia in Italia che in Svezia non si è estinto probabilmente anche grazie alla sua diffidenza verso l'uomo. In un altro fantastico libro, scritto però in inglese, quello che è considerato l'esperto mondiale di lupi, David Mech (titolo del libro "The Wolf") riporta un episodio in cui in Nord America un ricercatore credeva di essere attaccato da un lupo quando vide l'animale balzare verso di lui semplicemente per... prendere la via di fuga! Quindi perchè continuviamo a credere che il nostro pianeta e le sue componenti abbiano come finilità solamente noi umani e le nostre esigenze. Dobbiamo imparare prima noi e dopo insegnarlo ai nostri figli, che la difesa dell’ambiente deve essere rivolta al benessere di tutti gli esseri viventi, umani e non umani, che vivono.nello stesso ambiente. Allora cominciamo ad occuparci degli animali invece di sparargli addosso, soprattutto di quelli la cui esistenza è minacciata per diversi motivi. Come il nostro magnifico prerdatore verso il quale abbiamo il dovere: di tutelare la sua esistenza non solo come parte di un ambiente naturale, ma in quanto essere vivente che ha diritto a non soffrire e a vivere. Vivere e convivere con gli altri animali, compreso l’uomo.

NB:Poblico un commento di Ugo Viappiani sui ripetuti casi di avvistamenti nei paraggi di paesi di cui si parla sui media locali. Un consiglio a quella signora “che ha deciso di non passeggiare più nei sentieri dei boschi ma di scegliere la strada asfaltata più sicura”

E’ notizia diffusa di questi giorni della presenza del lupo in territorio casinese. Prendiamola per buona, giacchè è supportata da prove di pecore e caprioli sbranati. Ho letto sul giornale di un nonno preoccupato per l’incolumità del proprio nipotino e la cosa mi ha fatto tenerezza, riportandomi al mondo delle favole. Francamente (sono nonno anch’io) temo di più la “paura” del lupo che il lupo stesso.
Ho 68 anni e da parecchio tempo leggo giornali e vado per boschi, ma mai ho saputo di attacchi all’uomo da parte del lupo. Sarà perchè sono pochi e per tanto tempo quasi scomparsi, ma pare accertato che il lupo non attacca l’uomo, ma lo teme. Sui giornali, invece, si leggono periodicamente notizie di vittime umane causate da piccoli insetti come zecche o api, ma, peggio ancora, da docili animali da casa o cortile che spesso teniamo a contatto diretto di adulti e bambini. Alcune razze di cani pericolosi (statisticamente parlando) passano in modo imprevedibile dallo stato di quiete a una aggressività pericolosa e si comportano come “LUPI”.

A quella ragazza o signora che (sempre dal giornale) ha deciso di non passeggiare più nei sentieri dei boschi ma di scegliere la strada asfaltata più sicura perchè frequentata da persone e auto, consiglierei una prudenza maggiore in quanto le statistiche annoverano più vittime da “auto” che da attacchi di lupi. Stia tranquilla e vada per boschi: una sola attenzione deve fare e cioè non si vesta da Cappuccetto Rosso! Per tutti valga la regola di comportarsi in modo normale e non da “pecora”. Solo così apprezzeremo questo magnifico animale che ha tutti i diritti di convivere con l’uomo.

Ugo Viappiani

"In bocca a lupo” a tutti voi che leggete, con la speranza che la risposta sia per sempre “viva il lupo”.  Buona giornata a tutti da franco                                          




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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.