lunedì 28 luglio 2014

Italians do it better.

Vincenzo Nibali, il volto dell'Italia che resiste.

 

Sia quel che sia

Buongiorno Piccola Città. A me cara, cittadina mediterranea, con quel bel porto importante, la elegante via Centocelle, con i negozi di lusso, poi quelle strette e chiassose del mercato; le palazzine dai colori vivaci con quei balconi traboccanti di gerani rossi. Il sole che batte sulla marina di fronte il mare blù, le pizzerie all’aperto, che la sera ti seducono con l’aroma stuzzicante di pomodorini freschi, basilico e quella crosta meravigliosamente bruciacchiata. Vorrei risentire quella bella parlata laziale e non capirci niente e; mi abbandonerei solo alla magia di quel tono straniero e simpatico. È mia questa città, intimamente mia e il suo richiamo non è tenue, anche a questa distanza affogata nei mari del Nord. Sarebbe bello stamattina entrare da ”Gabriele al Pincio”, ordinare un caffè e dire solamente ”il solito…”, e Lui, che si ricorda tutti ” soliti”. Chi se l’aspettava, non è mica tanto carino sto´chiosco…Ma no, è carino, eccome. Entravo sempre prima di mia madre io, lì a gridare i miei ordini, pistacchio ,nocciola, cioccolata e panna (allora non c’erano ancora mango, cocco, peanut, butter, kiwi) e mia madre confusa alla cassa a contare i pochi spiccioli, impaziente ma felice…Ma sì che ci vengo Piccola Città. Vedrò chi vedrò, chi non ha paura del passato o del futuro, chi possiede ancora le briciole di speranza che in fondo sono tutto ciò che ci collega al desiderio di vivere. 
Vedrò chi capisce veramente ‘sta vita, chi l’afferra, ci si tuffa dentro anche se non è tanto bravo a nuotare, perché senza rischi tutto è incolore e privo di gusto (leggi passione).
Arrivo, Piccola Città, accogli con le tue braccia calde questo figliol prodigo, cittadino del mondo, sbattimi un po’, va bene lo stesso, ti capisco.
Sia quel che sia...!!!



giovedì 17 luglio 2014

La focaccetta, condita con il lamento mediterraneo...!


Uno dei modi più antichi del mondo di fare satira è lamentarsi. Un popolo che ha fatto della lamentela un vanto sono gli italiani. Non per niente la parola satira deriva da una parola latina (satura) che significava qualcosa tipo “focaccetta” che non sa di niente ma che se la riempi di roba da mangiare acquisisce un senso più compiuto. Amanti della focaccetta, sono una parte degli italiani in Svezia, quelli che ad intervalli più o meno brevi aggiornano i loro blog lamentandosi sempre dell`Italia.

Le loro lamentele sono le più varie, c’è chi si lamenta della politica italiana (quella sempre...), amministrazione, autostrade, nebbie in val Padana, chi del capoufficio, segretaria, compagno di banco, vicino di casa, fruttivendolo, idraulico, chi di due, chi di tutti, chi sceglie il suicidio, chi sceglie di continuare a lamentarsi, chi rompe i coglioni ad ogni alito di vento,  chi rompe i coglioni e basta. Da non sottovalutare quelli che si lamentano di cose vecchie e quelli, i peggiori, che si lamentano di cose vecchie che stanno cambiando, insomma disfattisti, poveri repressi che vivono costantemente attaccati ad internet e che, agorafobici e paranoici quali sono quando sono in Italia (esclusivamente per motivi culinari...) se inciampano sul marciappiede è colpa del governo che non sistema le strade, non abbatte le barriere architettoniche e non fa nulla di buono per la cittadinanza: oppure davvero dalle loro parti le cose non stanno cambiando e allora sono sfigati e si lamentano a ragione, non per questo sono però divertenti. Anche se loro poverini  lo pensano.  A questo punto qualcuno si lamenterà, anche di chi si lamenta:"di chi si lamenta."   Che palle, BASTAAA...!!!


mercoledì 16 luglio 2014

Svezia: "Il Paese del pensiero illuminato e progressista, che si fa in quattro per il rispetto delle diversità."


Il luogo comune:
Il Paese del pensiero illuminato e progressista, che si fa in quattro per il rispetto delle diversità.

I fatti:
La Svezia è stato il primo Paese ad avere un centro di ricerca in biologia razziale, sito nella città di Uppsala. È lì che l'idea di sterilizzazione forzata per malati di mente, disabili, gay e minoranze etniche ha trovato per prima una credibilità scientifica, completa di avallo da parte del governo—tanto che fino a poco tempo fa la pratica era legale. Prima del 1975, se venivi beccato dalla polizia con un paio di forbici insanguinate vicino agli attributi di un somalo gay, tecnicamente la polizia non poteva fare nulla.

Un recente studio ha dimostrato che chi cerca lavoro in Svezia ha il 50 percento di possibilità in più di essere chiamato per un colloquio se ha un cognome svedese e non arabo.
Qualche tempo fa il Ministro della Cultura svedese, Lena Adelsohn Liljeroth, ha deciso di fare di più per promuovere l'armonia tra le culture in occasione del World Art Day. Ecco la torta che celebrava l'evento:

Lei ovviamente è quella col piatto in mano, non quella sdraiata. Da notare le persone dietro, che avranno pensato "Vai, Lena, sorridi, sì, così… questa foto sarà bellissima su Facebook, accompagnata da una didascalia sarcastica sulla fine della tua carriera."

Conclusioni:
Gli svedesi sono un branco di razzisti che cestinano i curriculum e cucinano torte di lamponi. Per loro legare le tube a chiunque non incarni l'ideale eugenetico nazionale è normale quanto allacciarsi le scarpe
(anche se dobbiamo ammettere che l'eugenetica li ha resi estremamente belli).

Consigli di viaggio:
By Gavin Haynes
Evitate di venirci se vivete più in basso della Norvegia, ma anche se siete norvegesi, se avete anche un solo dente un pò storto e soffrite di eczema: vi beccherete una doccia a base di Zyklon B non appena atterrati.
Livello di razzismo su una scala da 1 a 5 = 5


Attenzione

Attenzione
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Le informazioni contenute in questo blog, pur fornite in buona fede e ritenute accurate, potrebbero contenere inesattezze o essere viziate da errori tipografici. L`autore si riserva pertanto il diritto di modificare, aggiornare o cancellare i contenuti del blog senza preavviso. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. L`autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.