giovedì 20 giugno 2013

Il posto delle fragole è in pericolo...?

L’incertezza sembra essere diventata ormai una costante per la nostra civiltà. Modelli economici, sistemi di benessere sociale che si ritenevano infallibili si stanno sgretolando a poco a poco. Ogni giorno sembra essere l’inizio di un maggiore imbarbarimento piuttosto che l’alba di una nuova consapevolezza economica, politica e sociale. Gli schemi si sfaldano e nuove barriere si innalzano.É quanto accaduto recentemente in Svezia.

Il sistema svedese come modello di welfare migliore al mondo

Secondo la definizione di Ferrera (2006), il welfare è un insieme di politiche pubbliche connesse al processo di modernizzazione tramite quali lo Stato fornisce ai propri cittadini protezione contro i rischi e bisogni prestabiliti sotto forma di assistenza, sicurezza sociale introducendo specifici diritti sociali, nonché specifici doveri di contribuzione finanziaria.

Il modello svedese è da sempre ritenuto  un modello di stabilità sociale ed economica in grado di garantire una ridistribuzione egualitaria della ricchezza, un alto livello di vivibilità e un’ efficiente rete di servizi statali. Il successo del modello svedese è stato reso possibile grazie alla combinazione di diversi elementi. Andando ad analizzare concretamente il sistema svedese ci si rende conto di come il Paese scandinavo garantisca un ampio ventaglio di benefici e servizi per i cittadini, interamente a carico dello Stato,  tra cui un sistema scolastico gratuito fino all’università. Relativamente all’istruzione è necessario sottolineare come la Svezia investa il 6,6% del proprio Pil, oltre un punto e mezzo in più dell’euro-zona, nel campo dell’istruzione. Il Paese scandinavo garantisce poi un’alta percentuale di impiego per le neo-mamme, un sistema sanitario efficace e di alta qualità e un’alta remunerazione per i lavoratori. Tra gli altri elementi positivi c’è da considerare il fatto che il sistema democratico svedese è esente da corruzione ed evasione fiscale. Gli investimenti pubblici vengono però soppesati da un alto costo. Le tasse che i cittadini svedesi devono pagare sono, infatti, tra le più alte al mondo. Nonostante ciò, i contribuenti svedesi non sembrano particolarmente affranti. Infatti, uno Stato che chiede molto risulta essere, nel caso della Svezia, anche uno Stato in grado di offrire moltissimo.

 Il sistema di welfare svedese sta crollando?
L’ondata di violenze che ha scosso nelle scorse settimane la Svezia ha portato alcuni studiosi ad interrogarsi in merito alla concreta efficacia di un modello di welfare da molti ritenuto, fino ad oggi, un esempio da seguire. C’è da chiedersi se questi episodi non siano indice di un fallimento della politica di integrazione multiculturale, come dimostrato dalla costante crescita di consensi del partito di estrema destra Sverigedemokraterna. Sempre maggiori sono gli episodi di razzismo e antisemitismo registrati nei confronti degli ebrei di Malmo, cittadini svedesi.

E non è tutto.

Secondo i dati riportati dall’OCSE, la Svezia è passata dal primo al quattordicesimo posto nella classifica dei Paesi più egualitari, registrando un’ evidente disuguaglianza tra disoccupati e lavoratori. La percentuale complessiva di disoccupazione si attesta intorno all’ 8.5%, ma raggiunge il 16% tra gli immigrati. Questo dato è indice del fatto che la Svezia, sebbene rimanga un Paese in grado di garantire un buon livello di vita, registri un crescente aumento delle disuguaglianze tra ceti. Ciò è principalmente conseguenza del cambiamento delle politiche fiscali avvenuto negli ultimi anni. Da un sistema di forte tutela nei confronti dei ceti deboli si è passati ad un modello sociale meno assistenzialista.


Indipendentemente dagli ultimi episodi, gran parte degli studiosi sembra non condividere il catastrofico scenario che mostra la Svezia come un Paese ormai destinato ad un inesorabile declino. Secondo la tesi da sostenuta da questi ultimi, il Paese rimane uno tra i più egualitari ed efficienti dell’Euro-zona, in grado di garantire servizi di grande qualità ad un basso costo. 
källa:iM: di Cecilia di Mario.

Un Paese la cui crescita annua supera di gran lunga quella di Francia, Inghilterra o Germania. Un Paese in cui l’83% dei residenti  si dichiara soddisfatto della propria vita, contro una media OCSE del 59%.

Staremo a vedere...!!!




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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.