sabato 7 settembre 2013

La fontana di Trevi vista dalla finestra di casa mia.

Da qualche tempo dormo poco, anche se siamo a Settembre le notti in Svezia sono ancora molto chiare, sono guasi le 2, mi sono fatto un caffè (che sorseggio guardando fuori dalla finestra) e mi sono subito incazzato… perchè ? Ma perchè trovo profondamente ingiusto che un qualunque buzzurro burino laziale (o romanista, per me è indifferente) si possa svegliare al mattino e trovarsi davanti alla fontana di Trevi, che gli basti fare una passeggiata per trovarsi ai Fori Romani o al Colosseo, mentre io mi sveglio e mi trovo davanti il nostro parco giochi condominiale con relativa ”sandlåda” una specie di buca con la sabbia dove i bambini fanno ”Tutto di tutto” compresi cani e gatti, in tutto il suo terrificante squallore.
La cosa è particolarmente terribile se si pensa che il suddetto burino se ne frega altamente della bellezza di Roma, e che regalerebbe volentieri la Cappella Sistina ai giapponesi pur di far vincere lo scudetto alla Roma (o alla Lazio, che tanto è uguale).
Mi incazzo ancora di più se penso. che gli svedesi non vogliano bene ai romani(ma come si fa a non volermi bene,io che sono così bravo... lo capite da soli…) Beh, per forza ! Roma è la Capitale del Mondo (Caput Mundi), e dovrebbe essere patrimonio di tutti anche degli svedesi. Bisognerebbe avere il diritto di abitarci tutti, a turno. Se gli svedesi abitassero una settimana all'anno a Roma, poi tornerebbero a casa più tranquilli e rilassati (e magari la smetterebbero di cercare di falciare i pedoni che non sono abbastanza biondi che hanno l'ardire di attraversare sulle strisce).

E poi la città... dà questa sensazione di essere una grande mamma accogliente. Dopotutto sono quasi 3000 anni che Roma sta lì, ognuno ci mette il suo pezzettino, la si aggiusta, la si rompe, la si rifà di nuovo...

E lei sta sempre li, ci guarda e se la ride. Tanto anche se si fa una stronzata, si perde nella bellezza di tutto il resto.

D'altra parte, anche se si fa una cosa meravigliosa e bellissima, si perde in tutto il calderone di capolavori. Quindi uno si chiede "ma chi ma lo fa fare di sbattermi per niente ?" e va a bersi il cappuccino (e a mangiarsi il maritozzo con la panna).

D'altronde uno che passa la vita in mezzo a reperti storici intoccabili i "cocci", come li chiamamo noi romani e a monumenti meravigliosi ha due possibilità: o impara a ignorarli o impazzisce.
Altrimenti dovrebbe andare in giro per strada con le pattine per evitare di rovinare la pavimentazione.

Che altro aggiungere ? 
Niente che non sia stato detto e ripetuto milioni di volte.
Perché, giustamente, di Roma si può dire tutto e il contrario di tutto, e in qualche modo ci si piglia sempre.

Vado a farmi un altro caffè,dopo esco con Chicca.

Buona giornata a tutti!!!


Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.