lunedì 31 ottobre 2016

Papa Francesco va in campagna.


Uno degli interrogativo che ha assillato la stampa svedese negli ultimi giorni è stato: ”Dove sarà alloggiato papa Francesco”. Interrogativi e speculazioni sono state tantissime ma tutto è stato mantenuto nel massimo riserbo fino a ieri quando in una nota del Vaticano l`arcano è stato svelato.
Niente palazzi reali e tappeti rossi per papa Francesco ma una normale casa di campagna del piccolo villaggio di Igelösa immerso nella quiete della campagna svedese (un paradiso…) Le poche anime che abitano questo piccolo idilio non ci credono molto e indicano un vecchio convento non molto distante. Anche se poi si ricordano di aver notato strani movimenti di poliziotti armati fino ai denti.
Peter Honeth, che abita nella fattoria del Pastore del Villaggio laggiù accanto alla vecchia Chiesa dove c`è il cimitero. Dice che negli ultimi giorni una ”chiacchera” in paese era girata ma anche lui è scettico. Poi aggiungie: certo per il nostro piccolo villaggio sarebbe un grande avvenimento anche se io non credo che la Svezia e gli svedesi abbiamo capito appieno il significato di questa visita.
Ewa-Gun Westford, poliziotta del paese dice subito che lei non intende commentare la visita del papa e tanto meno dove sarà ospitato. Anche perché tutte le speculazioni fatte in settimana sono state poi smentite. "Certo la polizia ha per abitudine di far passare notizie come farina attraverso un setaccio ma questa volta sono rimasta veramente impressionata. Non è passato NIENTE!!!” Aggiuge con spirito di corpo. Più chiara è la signora Britta Nilsson maestrina della locale scuola elemtare di Igelösa: ”Io a Lund non ci vado nemmeno se mi pagano” La signora Britta ha molti punti di vista riguardo alcuni comportamenti avuti dalla chiesa cattolica durante i secoli.

Eppure se i dati forniti dal vaticano non sono delle piste false date per confondere le idee molto mi fa pensare che Britta oggi suo malgrado si troverà molto vicina a papa Francesco. 
parola di nonno Franco.



sabato 29 ottobre 2016

Aspettando Papa Francesco: “Riforma e scrittura, cattolici imparino da Lutero”

A due giorni dal suo arrivo in Svezia papa Francesco ci sorprende ancora una volta con le sue dichiarazioni, per la verità le aveva già fatte mesi fa, tornando dall'Armenia:"Credo che le intenzioni di Martin Lutero non fossero sbagliate. Era un riformatore". Dichiarazioni, quelle del Santo padre, che non tutti avevano ben digerito, tanto che ora a pochi giorni della visita in Svezia, tornano a farsi sentire le voci del dissenso. "Non si può essere cattolici e settari", risponde ora il Papa a quei cardinali che, alla vigilia del viaggio apostolico, lo criticano per la scelta di partecipare alla commemorazione dei 500 anni dalla riforma luterana-
Il Papa crede che sia giunto il momento per una revisione da parte della Chiesa di Roma della figura di Lutero: "All’inizio quello di Lutero era un gesto di riforma in un momento difficile per la Chiesa", ha detto Francesco, specificando che "Lutero ha fatto un grande passo per mettere la Parola di Dio nelle mani del popolo". Ha, in sostanza, portato avanti una riforma di cui si è parlato anche recentemente, prima dello scorso conclave. Bergoglio nell’intervista ha poi ricordato che "nelle Congregazioni prima del conclave la richiesta di una riforma è stata sempre viva e presente".
Dunque Papa Francesco è pronto a riabilitare Martin Lutero. Un riformatore, dunque, più che un eretico come per secoli è stato bollato dalla Chiesa.
La “riabilitazione” di Lutero parte da lontano: già Ratzinger si era mosso verso questa direzione nel 2011 quando andò a visitare l’ex convento di Erfurt, dove Lutero maturò la riforma protestante. Con la visita di Francesco in Svezia, la “riabilitazione” del monaco tedesco potrebbe arrivare in tempi più rapidi. La vescova luterana Margot Kässmann ha detto che Francesco assomiglia a Lutero:
 "Anche Lutero voleva riformare la sua Chiesa, la Chiesa romana cattolica. Tutti noi sappiamo che la Chiesa ma anche la società hanno continuamente bisogno di essere riformate. E se guardiamo a Francesco, lui oggi sta riformando la Chiesa cattolica. Lutero ha cominciato la sua riforma partendo dalla Bibbia. Penso che ancora oggi sia importante che ogni riforma riparta dalla Bibbia". Al gesuita svedese Ulf Jonsson, che chiede cosa si possa imparare dalla tradizione luterana, risponde con due parole: «La Scrittura», perché «Lutero ha fatto un grande passo per mettere la Parola di Dio nelle mani del popolo», e quella «riforma» sempre necessaria per la Chiesa. Di là dalle dispute teologiche, l’essenziale è guardare avanti e camminare insieme, «la preghiera comune, l’aiuto agli ammalati, ai poveri, ai carcerati».
E alla nostra piccola comunità cattolica in Svezia, per la quale celebrerà la messa del primo novembre, festa di Ognissanti, ha consigliato una "sana convivenza". 
A pensare che io sono 50`anni che predico la stessa cosa. Speriamo almeno che finalmente Labionda  la smetta "di protestare...!!"


giovedì 27 ottobre 2016

Serenità: "Vivere non è morire, ma affinare l’arte di saper invecchiare."



Ho appena finito di leggere Serenità. L`arte di saper invecchiare di Wilhelm Schmid, filosofo tedesco il quale ci suggerisce dieci passi per raggiungere la serenità, che possono emergere dalle nostre osservazioni, dalle nostre esperienze e da ciò a cui siamo sopravvissuti. Accettare con serenità il tempo che passa è una delle conquiste più importanti del nostro tempo. Il filosofo tedesco ci insegna come l’invecchiare sia una forma potenziata del «maturare».
Nel 2014 Serenità è stato per mesi al primo posto nella saggistica tedesca.
Nessuno può insegnarci come vivere né come invecchiare con serenità, nemmeno questo libro. Ma Schmid suggerisce «dieci passi per raggiungere la serenità che possono emergere dalle nostre osservazioni, dalle nostre esperienze e da ciò a cui siamo sopravvissuti».
Se "l’ars vivendi" implica la consapevolezza della propria mortalità, accettarla porta ad abbracciare la vita nella pienezza delle sue stagioni. Primavera, estate, autunno, inverno. Infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia, il filosofo tedesco focalizza sulla vecchiaia la sua indagine esistenziale e analizza nei dettagli l'ultima stagione della vita, quella che nessuno o quasi si sente di affrontare in modo consapevole. Tutti sappiamo che arriverà, ma in genere siamo propensi a non volerla riconoscere, a non considerarla, neanche quando la stiamo attraversando. Come se ci dovesse essere sempre un futuro, una scappatoia risolutiva per evitare di vivere il presente.
Eppure, è questo il messaggio contenuto in Serenità, accettare che siamo mortali vuol dire conoscere le diverse stagioni della nostra esistenza, con tutto quello che ciascuna fase comporta, vecchiaia compresa. E attraversarla coscientemente, senza rimozioni. La vecchiaia è una minaccia, non più il coronamento di un’esistenza piena. Dobbiamo riappropriarci della serenità per riconquistare la "joie de vivre" e, per farlo, un primo passo è pensare le diverse fasi della vita come tappe di un viaggio in cui la vecchiaia è il capitolo finale, cui affidarsi «con la maggiore tranquillità possibile».

Ecco in sintesi i dieci passi per raggiungere la serenità.
  1. Comprendere appieno le diverse fasi della vita, e riconoscere quale età sto vivendo.
  2. Comprendere quali sono le particolari fatiche della vecchiaia, e accettarle.
  3. Avere abitudini, e apprezzarle perché confortano senza alcun bisogno di energia.
  4. Godersi i piaceri della terza età, così come i numerosi e meravigliosi ricordi.
  5. Stimolare continuare la capacità di accettazione, poiché sono molte le cose che non possiamo più cambiare.
  6. Cercare sempre il contatto con gli altri, tutti conoscono cosa significa essere abbracciati.
  7. Vivere in una rete di relazioni familiari, d'amore e d'amicizia.
  8. Riflettere sulla vita e sul suo significato. 
  9. Riflettere sui limiti dell'esistenza e sul significato della morte.
  10. Riflettere sull'aldilà e percepire che si è parte dell'intero universo

Wilhelm Schmid è nato a Billenhausen nel 1953.
Ha studiato Filosofia e Storia a Parigi, Tubinga e Berlino e proprio a Berlino vive da anni e insegna Filosofia. Ha svolto anche l’attività di “consulente filosofico” presso un ospedale di Zurigo, e tiene conferenze molto seguite in tutta Europa. I temi prediletti affrontati nei suoi numerosi bestseller sono la filosofia da utilizzare come aiuto pratico nella vita. Nel 2014 Serenità è stato in cima alle classifiche dei bestseller in Germania.
"Insomma compratevi sto`libro e non se ne parla più...!!" 
nonno Franco 

 

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.