domenica 3 maggio 2020

Stasera voglio rivolgermi direttamente a voi, il popolo svedese!

Con la frase riportata nel titolo il primo ministro del Regno Stefan Löfven, ha aperto qualche giorno fa il discorso alla nazione. Per chi è interessato pubblico per intero la traduzione, alla fine del testo c`è un video con l`inno nazionale svedese e traduzione del testo. Le strofe iniziali tradotte in italiano dicono: "Tu antico, tu libero, tu montuoso Nord. Tu silenzioso, tu bello pieno di felicità!" 
Buona lettura e buon ascolto. (per chi è interessato...!!)
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“Stasera voglio rivolgermi direttamente a voi, il popolo svedese  

Il nuovo corona virus sta mettendo alla prova il nostro paese, la nostra civiltà e noi come esseri umani.  


Ogni persona deve, ora, prepararsi mentalmente per quello che ci aspetta.  


Abbiamo una diffusione generale dell’infezione, qui in Svezia, la vita, la salute ed il lavoro sono minacciati. In molti si ammaleranno ed altrettanti dovranno dire addio alle persone care. L’unico modo che abbiamo di affrontare la crisi è quello di affrontarla come una società, in cui ognuno si assumerà le responsabilità per se stesso, per gli altri e per la nazione.  


So che molte persone sono preoccupate, preoccupate se la nostra società ce la farà, preoccupati per se stessi o per i propri cari che sono nelle categorie di rischio o per la possibile scomparsa del proprio lavoro.


Lo capisco. I prossimi mesi saranno stressanti, ma la nostra società è forte.  


Le nostre autorità stanno lottando giorno e notte, il personale dentro gli ospedali, le scuole e molte altre persone con lavori importanti, sorreggono la nostra società. Io come Primo Ministro ed il governo da me guidato, prenderemo tutte le decisioni necessarie per salvare la vita, la salute e il lavoro di più persone possibili.  


In Svezia sono già stati banditi i gruppi con oltre 500 persone, la scuola superiore e l’università sono state chiuse e continuano con corsi a distanza.  


Desidero che siate preparati per ulteriori provvedimenti che potranno essere presi.  


L’obbiettivo del lavoro del governo è quello di limitare il contagio in modo che non tutti si ammalino gravemente allo stesso tempo ma anche di assicurare le risorse all’assistenza sanitaria oltre che alleggerire le conseguenze per voi che lavorate e per le nostre aziende.  


Siate pronti perché questo durerà a lungo, siate pronti perché la situazione potrebbe cambiare molto velocemente ma, sappiate anche che la nostra società affronterà la situazione con tutte le sue forze.  


Ora, abbiamo tutti la nostra responsabilità.   


Ci sono dei momenti cruciali in cui si dovranno fare dei sacrifici, non solo per il proprio bene ma per prendersi la responsabilità di ciò che ci circonda, della popolazione e del paese.    


Quel momento è arrivato, oggi è il giorno, e tutti siamo chiamati ad applicare tale compito.


Ognuno di noi ha la responsabilità di prevenire la diffusione del virus, di proteggere gli anziani come anche le altre categorie a rischio, nessuno di noi ha alternative.  


Nessuno di noi, deve andare a lavoro, se presenta i sintomi, giovani, anziani, ricchi o poveri non importa, tutti dobbiamo fare la nostra parte. Questo vale anche per te che hai più di 70 anni o che sei di un'altra categoria a rischio.  


Capisco che possa essere frustrante dover limitare la propria vita sociale ma, in questo momento, è necessario, non solo per il tuo bene, ma anche per proteggere gli altri è rendere e dare al sistema sanitario la possibilità di far fronte alla situazione.  


Per noi, che siamo adulti, è il momento di esserlo davvero. Non diffondendo panico, o voci. Nessuno rimarrà solo in questa crisi ma tutti abbiamo una grande responsabilità. Ognuno di noi.  


So che le restrizioni attuate sono grandi, ma solo così possiamo mantenere un basso tasso d`infezione. 


So che alcune limitazioni sono stressanti, ma solo così possiamo dare modo all’assistenza sanitaria di gestire la crisi.  


So che la situazione sembra difficile, ma seguire i consigli delle autorità è nostro dovere. Sia tuo, sia mio.  


Siete in molti che avete la responsabilità anche per altre persone aiutando i tuoi vicini o sostenendo i ristoranti locali, evitando di salutare o far visita ai nonni di persona ma invece facendo piccole chiamate ogni giorno. Questa è solidarietà all’atto pratico.  


Sono Orgoglioso di essere il primo ministro svedese, quando vedo gli sforzi che state facendo. State dimostrando che la nostra coesione diventa più forte quanto più la situazione diventa difficile.  


Sono sicuro che tutti in Svezia si prenderanno le loro responsabilità. Fate del vostro meglio per garantire la salute agli altri. Aiutiamoci a vicenda così che quando guarderemo indietro, a questa crisi, saremo orgoglioso del nostro ruolo e dei propri sforzi.  


Per i vostri simili, per la nostra società e per la Svezia.


Grazie”

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Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.