martedì 13 agosto 2013

Razzismo in tutta Europa, ma in Italia si tollerano forme becere



Nyamko Sabuni
«Sfortunamente, tutti i segnali indicano che il razzismo in Italia sta accelerando». Parola di un ex ministro svedese, quello della Parità di genere. Si chiama Nyamko Sabuni e, come l'italiana Cecile Kyenge, è nata fuori dal Vecchio continente, più precisamente in Burundi. In carica fino allo scorso maggio, è un'esponente del Folkspartiet, il Partito popolare liberale. E come Kyenge, è stata il primo ministro di origine africana del suo Paese.

RAZZISMO ITALIANO NON NASCE CON KYENGE -Intervistata da Europa, la 44enne Sabuni ha commentato i recenti casi che hanno coinvolto il ministro per l'Integrazione, dall'«orango» di Roberto Calderoli alle banane che le sono state lanciate contro durante la festa del Pd a Cervia. Per la svedese tutto questo non è una novità: «Il razzismo ha sempre fatto parte dell’Italia, non comincia certo con il fatto che Kyenge sia stata nominata ministro».
Cecile Kyenge (källa:corriere della sera)
LE FORME PIÙ BECERE - Dell'italiana vengono elogiati lo spirito e l'orgoglio «di una donna afroeuropea, pronta a fare la differenza per l’Italia e per la sua gente», del resto del Belpaese e d'Europa quasi niente. «Quanto ha fatto venire fuori Kyenge non può essere confinato alla sola Italia. Il razzismo si può trovare in tutta Europa, sebbene il vostro Paese sembri avere un tasso di tolleranza più alto per il razzismo nelle sue forme più becere».


Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.