mercoledì 4 agosto 2010

La Stoccolma che non ti aspetti…!


Oggi approfittando che Zapp è in vacanza in una fattoria della contea dello Småland (letteralmente piccolo terre) ho approfittato per fare una passeggiata in centro (centrum),era qualche mese forse addirittura un anno che non passeggiavo per la city non ci crederete ma inprovvisamente ho visto Stoccolma con altri occhi…” una Stoccolma che non mi aspettavo…”Infatti ho sentito un vago senso di smarrimento nel percorrerla. Stoccolma mi è apparsa inprovvisamente grigia, e non solo perché riflette il colore del cielo, ma perché è un agglomerato denso di cemento e di edifici di scarsa qualità.
Ho anche notato che il microscopico centro medievale sull’isola di Gamla Stan,per altro tenuto benissimo, è circondato da espansioni recenti molto più vive e vissute ma di scarsa qualità urbana e architettonica.
E poi fuori da Gamla Stan, verso la Stazione Centrale, una selva di strade, ponti, sovra e sottopassaggi, un panorama da svincolo autostradale, si stende davanti ad alcuni dei monumenti più prestigiosi della città.
In questi aree non che mancano certamente gli spazi aperti , manca però la qualità dei luoghi, la proporzione umana e urbana. Ci sono enormi spianate vuote che si riempiono di tavoli all’aperto e ogni sorta di attrazione effimera che le attività commerciali possono inventarsi per colmare il vuoto di queste “piazze”.
Fuori dal centro, dagli anni cinquanta Stoccolma ha perseguito un modello di sviluppo, chiaro e coerente. Oltre la conurbazione centrale , Stockholm City, la città è cresciuta integrando la creazione di nuovi centri direttamente con la realizzazione e con lo sviluppo del sistema della metropolitana (Tunnelbana). E’ un modello di pianificazione in cui il sistema dei trasporti e la crescita urbana sono stati pianificati insieme: non è la metropolitana che ha raggiunto conurbazioni preesistenti spontanee ma queste sono state pianificate insieme con la progettazione del sistema di trasporto pubblico.
Così nella cartina della metropolitana mi sono accorto che spesso fermate al cui nome è affiancato il sostantivo o aggettivo, dipende dal punto di vista (!), di “centrum”. Così esiste Morby centrum, Solna centrum, Sundbyberg centrum ,Tyreso centrum e così via. Si tratta, di municipalità indipendenti che formano il vasto panorama dell’area metropolitana di Stoccolma.
Doverte sapere che questi centrum sono molto più che una fermata della metro. Si tratta di un edificio, o un gruppo di edifici che raccoglie al suo interno, spesso collegate da percorsi coperti, un immancabile centro commerciale, servizi di base, tipo centro di salute, le poste, una banca, una farmacia e altri servizi più o meno specializzati a secondo, chiaramente, dalla dimensione dell’intorno urbano che servono.
Attorno a questi centri si sviluppa un’ urbanizzazione “ a piramide” dove la più alta concentrazione abitativa si trova nelle immediate vicinanza del “centrum” , cioè della fermata della metro, e che va a scemare verso l’esterno per giungere, con densità più basse, a incontrare i bordi del prossimo “centrum” o di Stoccolma city se verso il centro città.

Solo alcuni di questi agglomerati urbani, suburbans, hanno delle specifiche caratteristiche residenziale, più spesso sono centri con un buon mix di uffici, commercio, servizi e residenze di diversa “categoria” (spesso anche residenze universitarie) garantiscono una integrazione di funzioni che di per se però non mi sembra essere garanzia di una buona integrazione sociale. Ma forse per capire questo aspetto dovrei valutare con occhi meno italiani la attitudine relazionale dei popoli nordici.

Ho anche pensato che gli svedesi in fondo hanno un carattere poco ecologico (o meno ecologico di quanto ve lo aspettate voi ) del tenore di vita di questo popolo.

Locali chiusi eccessivamente riscaldati, pochissimo utilizzo di sistemi di risparmio energetico, ma anche una diffusione di veicoli vecchi e inquinati veramente inimmaginabile. Un uso considerevole delle auto private con relativi problemi di traffico e poco verde urbano. Su questo punto vorrei essere molto chiaro. Stoccolma ha una dotazione di parchi urbani e suburbani invidiabilissima, ha il sistema di parchi urbani più antico d’Europa ma quello che sembra mancare, è un verde diffuso.

Ci vorrebero molte più aree verdi tra gli edifici, una proporzione più consona tra suolo permeabile e non permeabile, molte più piste ciclabili protette dal traffico.
E infine, semplicemente, mi aspettavo di ritrovarla più pulita, ci sono cartaccie da pertutto,lattine di birra (vuote…) e un odore acre di orina anche nel parcheggio sotterraneo dove ho lasciato la macchina.
Ma queste sono e, spero che rimangano, solo le mie impressioni, che ho avuto oggi passeggiando per Stoccolma la città più bella e pulita della Scandinavia

(Dove è che lo letto??, Lo letto sicuramente vero??? Voi lo sapevate…???)

(vagabondo)

Elezioni svedesi, vietate ai deboli di cuore.

 

Come tutti sapete la Svezia,è uno dei paesi più progressisti d'Europa e del mondo, tra un mese andremo alle urne per il rinnovo del parlamento. L'esito è, estremamente incerto. L'unica certezza è che, la destra populista euroscettica ed anti-islamica guadagnerà parecchio, conferma di un trend che sta prendendo piede un po' in tutta l'Europa Settentrionale (vedi Norvegia,Danimarca e Finlandia).

Ma rimaniamo in Svezia, la maggior potenza della Scandinavia. Come ho già detto la prima settimana di Settembre ci recheremo alle urne a quattro anni dalla sorprendente sconfitta dei Social-Democratici che ha portato al potere la coalizione quadri-partitica di Fredrik Reinfeldt composta da “Partito Moderato”, “Partito di Centro”, “Partito Liberale” e “Partito Cristiano-Democratico”. I Social-Democratici, che avevano governato quasi ininterrottamente il paese dal 1936 (salvo due brevi interruzioni '76-82 e '91-'94) si ritrovavano schiaffati all'opposizione e al minimo storico in termini di voti (35%). I litigi nella variopinta coalizione di Reinfeldt e la crisi economica che ha messo in ginocchio i due colossi automobilistici del paese, Volvo e Saab, sembravano indicare una facile vittoria per la coalizione “Rosso-Verde” tra Social-Democratici, Verdi e “Sinistra” guidata dall'ex ministro del lavoro Mona Sahlin. Così però non è, la coalizione della Sahlin ha infatti un vantaggio minimo sull' “Alleanza” di Reinfeldt, ed addirittura potrebbe non avere la maggioranza in parlamento a causa del “terzo incomodo”, ovvero il leader populista euro-scettico ed anti-islamico Jimmie Akesson. Se il partito di Akesson, “Svezia Democratica” superasse lo sbarramento del 4% (ed i sondaggi sono abbastanza concordi sul fatto che lo passerà, specie dopo i tumulti di Malmö causati dalla comunità islamica) la Sahlin non avrebbe la maggioranza in parlamento e Reinfeldt potrebbe raggiungere un accordo di “appoggio esterno”, simile a quello attuato dai Rasmussen in Danimarca con il “Partito Populista” di Pia Kjærsgaard(formazione euro-scettica ed anti-islamica). Il problema per i “Rosso-Verdi” sembra proprio essere Mohna Sahlin, incapace di catalizzare il malcontento della popolazione ed assai meno popolare di Reinfeldt (se ci fosse l'elezione diretta del premier Reinfeldt vincerebbe 60 a 25). La Sahlin paga alcune questioni del passato (nel '96 quand'era vice-premier rimase coinvolta in uno scandalo simile a quello dei rimborsi inglesi) ed il fatto di essersi ritrovata leader praticamente per sbaglio dopo il ritiro della grande favorita della vigilia, Margot Wallstrom. I Social-Democratici come partito continuano a non superare la soglia del 34-35%, ed i consensi persi dalla maggioranza vengono intercettati esclusivamente dai Verdi in grande spolvero (8-10% secondo i sondaggi) o dalla destra radicale.
Altri due patemi che non fanno dormire la Sahlin e Reinfeldt sono i due alleati minori, ovvero il “Partito Cristiano-Democratico” a destra, ed il “Partito della Sinistra” nel lato mancino, i quali sono in forte ribasso nei sondaggi e potrebbero non passare lo sbarramento. Se uno dei due alleati minori delle coalizioni uscisse dal Parlamento, la sfida sarebbe chiusa, ma l'ingresso o meno delle due formazioni al parlamento si gioca sui decimali. Insomma, una partita quella per Stoccolma che sembrava chiusa ma che le numerose incognite in campo hanno clamorosamente riaperto con un finale che si preannuncia mozzafiato ed assolutamente vietato ai deboli di cuore.

(vagabondo)
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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.