mercoledì 30 dicembre 2020

Ci risiamo.

Ci risiamo, l`anno nuovo, auguri, gioia, spumante e musica. In fondo si tratta solamente di un altro anno, il 2021, dopodomani sarà gennaio, un mese che a queste latitudini non promette niente di buono, freddo neve e gelo si ritorna a scuola i bambini all`asilo e le giornate ancora buie e corte sotto la minaccia della pandemia. Dunque celebriamo cosa? Le tasse da pagare o quell’accidente dell’assicurazione casa/auto sempre più cara…? Insomma, questo grande desiderio di festeggiare non lo capisco mica tanto, il fatto che da dicembre si passi a gennaio e che diventiamo tutti più vecchi. Una volta era diverso. Quando ero ragazzino a Capodanno c`era qualche focherello artificiale, il permesso di stare sveglio fino a mezzanotte, una fettina (propio piccola) di panettone e un goccino di spumante. Poi via di corsa a nanna, in fretta, sarai stanchissimo (non ero stanco per niente…) Probabilmente i miei parenti volevano un po’di pace, un pò di serenità e la libertá di essere un pò brilli, fatto il loro dovere da bravi adulti. Certamente non saranno stati molto felici nemmeno loro, persone già di una certa età, con il pensiero di crescere un moccioso problematico come me e sempre tanto stress. Niente grandi cenoni coi cappellini da party, risate e champagne per loro. Sempre a casa la sera, feste comandate o no, davanti al televisore (quello dei vicini), le finestre ben chiuse perché quelli di fronte sono matti da legare, sparano colpi di pistola in aria…!!Era vero!!! Lo ammetto, anch’io ci casco nel trappolone dell’anno nuovo, speranza nuova, eccetera eccetera. Forse, chissà si potrà scorgere quella luce che si aspetta da tanto, troppo tempo, forse si riuscirà ad ottenere una porzioncina (piccola piccola) di quella serenità così anelata. Forse si possono anche riallacciare rapporti, i legami troncati dal tempo, dalla distanza, dalla rabbia, dai disaccordi, dalla paura di soffrire e di far soffrire, dalla follia della vita. Forse chiameranno i desaparecidos, fantasmi vivi e un pò vigliacchi che si sono quardati bene da farsi inquadrare dal radar della vita, strisciando silenziosi attraverso una vita che non amano, ma a cui sono rassegnati per pigrizia e vigliaccheria. La rassegnazione fa male all`anima ma non lo avete ancora capito…? Di vita ne abbiamo solamente una, nonostante io dica sempre nella ”prossima” farò così, sarò un pilota di formula1, guiderò una rossa, abiterò a Montecarlo…Non ce n’è un’altra, solo quella che abbiamo in mano e cerchiamo inutilmente di capire. Sprecarla è probabilmente il peccato più grande. Ma lo facciamo tutti, perché, perché…!! Dobbiamo comportarci in un certo modo quello che ci impone la società ”civile” per cui stiamo zitti e ingoiamo. Tutto. I martiri di solito rimangono martiri e basta, anche di eroi se ne vedono pochi in giro e poi ne valeva la pena? Benvenuto 2021 eccomi qui ad accoglierti a piè pari, braccia conserte e tanta diffidenza dentro. No, non mi fido tanto di te, ma ti aspetto ugualmente perché, ecco, perchè mi esplode sempre quella maledetta speranza che non muore neanche se l’ammazzi. Allora, desaparecidos, fatevi sotto senza paura afferrate l’attimo fuggente con tutta la vostra forza, anzi afferriamolo insieme. Non ce ne rimangono molti, infine.
Aspettaci Anno 2021 stiamo arrivando.💓💓💓
 Ci risiamo. (francoatullinge.blogspot.com)



domenica 18 ottobre 2020

STOCCOLMA 18 OTTOBRE. DOMENICA MATTINA.


Domenica mattina, sono le 07:07, stanotte ha piovuto e il cielo per oggi non promette niente di buono. La temperatura è di appena +3° e invita a rimanere chiusi in casa, ma questa brezza leggera rinfresca i miei pensieri e mi mette di buon umore. Un nuovo giorno ha inizio per me e per voi. Buona Domenica dalla mia città. Io scappo a casa per il primo caffè. ❤️🙋‍♂️

https://sverigesvezia.blogspot.com/2020/10/stoccolma-18-ottobre-domenica-mattina.html

mercoledì 14 ottobre 2020

sabato 10 ottobre 2020

Voglia di caldarroste o nastalgia di casa...??


Voglia di caldarroste o nastalgia di casa. Chiamatela come volete ma a me con queste belle giornate di matà Ottobre per la verità già un pò freddine (pensate stamattina sono solamente +8 gradi) a me è venuta ”la voglia matta di caldarroste.” Allora amici e amiche non mi lasciate solo! Fatemi compagnia e prepariamole insieme.

domenica 4 ottobre 2020

4 Ottobre

Buongiorno a tutti e sopratutto: Auguri a tutti i Francesco, Francesca, Ciccio, Franco, Checca, Ciccillo, Ciccilla, Francy e a tutti quelli che come me hanno il nome più stroppiato del mondo. Siccome che in Svezia non ci sono santi protettori da festeggiare per sopperire a tele mancanza oggi 4 Ottobre  si festeggia la giornata nazionale dei Kanellbullar (deliziosi panini speziati alla cannella.) Ho scritto un post per voi sull`argomento, a chi lo leggerà fino in fondo verrà offerta una kanellbulle. ❤ ❤ ❤
Allora dovete sapere che oggi 4 Ottobre mentre in Italia si festeggia san Francesco patrono d`Italia. La Svezia non avendo nessun santo protettore oggi 4 Ottobre si festeggiano questi deliziosi panini speziati alla cannella. Proprio così oggi è la festa nazionale dei kanelbullar che magari avete comprato qualche volta a Ikea. Sono talmente buoni che voglio fare un pò di storia.
Inizio del post noioso: "Prima dell’avvento del XX secolo, in Svezia, il pane non era quello che oggi si acquista comodamente in una delle miriadi di bagerier, panetterie, che farciscono capillarmente ogni sobborgo di Stoccolma. Sì, esistevano già i panini morbidi allo zucchero, ma costavano molto ed erano considerati cibo prelibato. 
Parallelamente all’approdo in Svezia dei primi cespugli di cannella, ecco che la spezia neo-arrivata cominciò a venire combinata con farina di frumento, zucchero, burro e altre spezie tra cui il cardamomo. Nacque così negli anni Venti il kanelbullar come lo intendiamo oggi, e trovò terreno fertile per la sua ascesa nello scoppio della prima guerra mondiale. Trattandosi di panini frettolosamente arrotolati mischiando farine e zuccheri di vario tipo, il ruolo della cannella, col suo distintivo sapore forte, era straordinariamente importante per rendere apprezzabile il miscuglio impiegato nella sua fabbricazione. Peraltro, tradizionalmente, il gusto intenso era un ingegnoso stratagemma usato dalle famiglie per coprire l’amalgama rendendolo gustoso per i bambini. La semplicità è un aspetto che gli svedesi tendono molto a sottolineare, assieme all’origine povera di un prodotto nato per sfruttare ottimamente le rimanenze della dispensa. Senza poi contare i benefici in termini nutrizionali: qualche anno fa il quotidiano Dagens Nyheter esibiva in pubblica piazza un’inchiesta a favore dei kanelbullar, in cui si leggeva di come mezzo cucchiaino di cannella al dì riducesse sensibilmente il libello di zucchero nel sangue, risultando utilissimo ai diabetici quasi quanto un farmaco.
Naturalmente non me lo sono fatto ripetere due volte, quelle della foto erano avanzate ieri a colazione sono sparite insieme al primo caffè di stamattina, erano ancora buone.💖 
*****
                                                  

mercoledì 30 settembre 2020

ll mio nuovo blog: "Il ragazzino balbuziente" tra funghi e passeggiate nel bosco


ll mio nuovo blog nato ai tempi del coronavirus. Isolato in casa essendo soggetto a rischio ma a raccogliere funghi ci vado. Ho 75 anni ma non li dimostro...💗 E fatemelo un applauso ogni tanto...https://ragazino.blogspot.com/

lunedì 21 settembre 2020

September morning in Sweden

Una musica lieve
come d’incanto guidava i miei passi,
scricchiolìo di foglie
e danza di polvere nel vento…
sapevo che ci saremmo incontrati
in una giornata d’autunno.

Il cielo doveva essere esattamente così:
velato e rispettoso della tua figura fine.
La strada. Ho sempre immaginato fosse questa:
costeggiata d’alberi e foglie dai mille colori.

Colore e Musica, Profumo e Suono…
e tu…Poesia.
Questa è la perfezione in cui opera il Destino!
(Anton Vanligt) 
*****                                                     

sabato 19 settembre 2020

venerdì 18 settembre 2020

Panini caldi a Stoccolma ai tempi del coronavirus

Panini caldi o varma mackor come li chiamano con un pizzico di sano orgoglio gli autoctoni è una buona alternativa per un pranzetto veloce quando si ha poco tempo per preparare il pranzo oppure  come me che oggi ho un appuntamento importante s dovrò stare fuori gran parte del pomeriggio. ( vanno bene anche per chi non ha molta voglia di cucinare...) 
Per quelli della foto vi bastano cinque minuti. Ed oltre a una padella di ferro avrete bisogno solamente di una cipolla rossa, un bel fungo, anche due, un uovo (2 se siete in compagnia), una bella manciata di prezzemolo e del buon pane a cassetta.
Friggete il vostro uovo. Tagliate i funghi e friggeteli nel burro. Tagliate il formaggio non molto spesso (anzi). Adesso tagliate la cipolla rossa e preparate il prezzemolo. Mettete tutto sulla fetta di pane (che avrete già fatto tostare leggermente nella padella di ferro e adesso friggete il tutto in abbondante (tanto) burro. 
Pepate e salate, (qualche pezzettino di peperoncino calabro non guasta mai.) Fatto, il pranzetto è servito. Avete il coraggio di provare questi strani panini caldi...?
Dopo non date la colpa a me se poi tutto il pomeriggio starete male. 
Buona fortuna anime belle.🍷🍷🙋‍♂️    
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venerdì 11 settembre 2020

La raccolta delle mele al tempo del coronavirus

Ciao a tutti come state...?? Oggi voglio parlarvi delle mele svedesi. Allora le mele svedesi sono da sempre considerate tra le migliori e più saporite al mondo, grazie alla loro dolcezza e acidità maturata nelle lunghe e luminose notti d’estate. Una curiosità: Uno dei prodotti che si ricavano dalle mele è il glögg, un particolare tipo di vino fatto con il succo di mele, zucchero di canna, vaniglia e altri ingredienti segreti. Il glögg viene bevuto caldo durante il periodo invernale, soprattutto a Natale. Ecco un post per voi...e buone mele a tutti.
Allora, siamo giunti alla metà di Settembre e Covid-19 o no quassù in Svezia  anche quest`anno siamo giunti al tempo delle mele. Dovete sapere che per gli svedesi andare a raccogliere le mele in frutteto è una forma di intrattenimento. Molti anni fa io e la mia famiglia in questo periodo dell`anno ci avventuravamo nelle campagne attorno a Södertälje quando i contadini davano libero accesso alle loro fattorie per permettere  a molte famiglie almeno una volta all`anno di giocare ai piccoli agricoltori. Premetto che in Svezia non è proibito entrare in un campo, ma è sempre meglio domamdare, onde evitare qualche ”brutta sorpresa…
L`ho fatto per decenni, quando i miei bambini erano piccoli, gran divertimento per loro (soprattutto quando avevano dai 5-6 a 10-11 anni), si arrampicano sugli alberi, staccavano le mele dai rami più alti e ce le tiravano ( mirando alla testa,) felici, senza fiato e senza vergogna. Dopo andavamo in qualche caffetteria di campagna a prendere; kaffe e äppelpaj med vaniljsås, tenera dentro e dalla crosta croccante, deliziosa al sapore di vaniglia servita calda. Tornavamo a casa con un sacco (letteralmente!) di mele che poi al fresco della soffitta duravano per qualche mese. 
Quante crostate, torte di mele, muffins e äppelmos vellutata e dolce!  Bello.  Una volta all'anno, per qualche ora. Vero, il fango insidioso della strada sterrata, gli insetti che davano prurito nelle parti più sensibili e nascoste del corpo, la seccatura di trasportare un mezzo quintale di mele sulle spalle, e stare attenti che i bambini non cascassero dalgli alberi, queste cose no! Non mi piacevano. Una ragazzo di campagna certo non lo sono mai stato.
Oggi farò sicuramente una bella passeggiata in galleria mi fermerò alla solita kaffetteria. E mi prenderò una bella crostata di mele alla svedese. 
Fantastica, soprattutto con una bella cucchiaiata di vaniglia calda! Ancora buone mele a tutti. 
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mercoledì 9 settembre 2020

Il mio nuovo blog nato per passare il tempo ai tempi del coronavirus.

 

l mio nuovo blog nato ai tempi del coronavirus. Isolato in casa essendo soggetto a rischio (75 anni ma non li dimostro...💗) E fatemelo un applauso ogni tanto...

martedì 8 settembre 2020

8 Settembre ai tempi del Covid-19. Un giro con il tram Nr.7

Oggi 8 Settembre non è propio quella che si può definire una bella giornata, grigia e pioviginosa. Allora perchè non passare un bel pomeriggio a Waldemarsudde fuori dalle rotte turistiche nel museo dedicato al Principe Eugenio...?? (Prins Eugens, in svedese.)  Credetemi uno dei più interessanti di Stoccolma? Causa coronavirus si entra a gruppi con numero limitato e il personale aiuta a mantenere la distansa di due metri. continua a leggere...
https://ragazino.blogspot.com/2020/09/la-donna-del-lago-gioachino-rossini.html

domenica 6 settembre 2020

Il ragazzino balbuziente

Avete indovinato! Il ragazzino balbuziente sono io (nonno Franco a Stoccolma), solo che oggi oltre ad essere ancora balbuziente ho 75 anni. Durante la pandemia mi sono trovato un pò isolato. Ho seguito " le raccomandazioni..." Ancora le seguo...Speriamo bene... Così per passare il tempo ho iniziato un pò per gioco... un nuovo blog. Niente di eccezionale il mio intento è farvi conoscere la Svezia secondo le  mie esperienze personali. Quelle di tutti i giorni per intenderci. Come faccio ad essere così sicuro...?? Pensate che ho creato una dinastia in Svezia e non me ne sono neanche accorto...Fate un pò voi. A proposito fate click,https://ragazino.blogspot.com/ e se volete continuate a leggere. Ciao a tutti.💖

sabato 5 settembre 2020

Sabato mattina 2020-09-05

Buongiorno a tutti...dormito bene...?? Oggi è una giornata uggiosa ma la temperatura è accettabile. Adesso alle 5:30 sono +13° chissà forse più tardi uscirà il sole. Mi fate compagnia a prendere un caffè in centro a Stoccolma...?? ( Ho bisogno di incontrare gente. Sempre mantenendo le distanze di sicurezza eh...🇮🇹❤️🇸🇪❤️)
fate click.
https://ragazino.blogspot.com/2020/09/stockholm-in-my-mind-anche-al-tempo-del.html

venerdì 4 settembre 2020

Venerdì mattina 04 Settembre ore 07:18 ai tempi del coronavirus

Venerdì mattina 04 Settembre ore 07:18.Qualche nuvoletta in cielo ma è un tempo autunnale piacevole con +14°C. Buongiorno e buon caffè bella gente volete venire con me per una passeggiatina un pò nostalgica a ritroso nel tempo...??
Basta fae un click quì sotto.
https://ragazino.blogspot.com/2020/09/venerdi-4-settembreoggi-vi-porto-in-un.html

martedì 1 settembre 2020

Stamattina primo Settembre c`è un bel sole autunnale e 16° nell`aria.

Buon giorno a tutti...Come state...??  Stamattina  primo Settembre c`è un bel sole autunnale  che ne dite di una puntatina al castello di Gripsholm...?? e sederci ad una caffetteria di Mariefred...??
Basta fare un click quì sotto! 
https://ragazino.blogspot.com/2020/08/sonja-alden-jag-ger-dig-min-morgon.html

domenica 30 agosto 2020

Io seguo le raccomandazioni date da Folkhälsomyndigheten.


Ciao a tutti come state...?? Io avendo 76 anni seguo le raccomandazioni date da Anders Tegnell tramite Folkhälsomyndigheten (Agenzia per la salute pubblica.) Resto in casa, non incontro nessuno e faccio delle lunghissime passeggiate con la mia cagnolina. Così per ingannare il tempo ho deciso di dare inizio ad un nuovo blog. Niente di eccezionale, sono solamente degli appunti disordinati per portarvi un po' su e un po' giù a zonzo per la Svezia. Il titolo è un pò strano: "Il ragazzino balbuziente" che poi sarei io. Anch`io tantissimo tempo fa sono stato ragazzino e per di più anche balbuziemte.
Allego il link, così se vi va potete dargli uno sguardo.
https://ragazino.blogspot.com/
Un abbraccio da un nonno isolato a Stoccolma ai tempi del coronavirus..💗.!!

venerdì 28 agosto 2020

Venerdì 28 Agosto ore 05:47

Venerdì 28 Agosto ore 05:47. Qualche nuvoletta e 10°C. Mi sono svegliato con il desiderio di una vacanza a Roma. Mannaggia a te Covid-19 Vabbè... Buongiorno a tutti: "Non è mai troppo tardi per sognare e sorridere un pò..."  Se vi va cliccate sul link quì sotto.
https://francoatullinge.blogspot.com/2020/08/il-venerdi-della-signora-ingrid.html

giovedì 27 agosto 2020

Oggi il ragazzino balbuziente vi porta nel Bohusläns

Ciao a tutti...Come state...? Oggi vi porto sulla costa occidentale svedese che si estende per 280 chilometri da Göteborg, fino al parco marino delle isole Koster, vicino al confine con la Norvegia. Qui si contano ben 8.000 isole, grandi e piccole le quali sono puntellate da pittoreschi villaggi di pescatori dalle case colorate, dove è possibile fare delle belle esperienze culturali e gustare degli ottimi crostacei. (che non fanno mai male...)
fate click quì sotto e buona lettura.
https://ragazino.blogspot.com/2020/08/oggi-il-ragazzino-balbuziente-vi-porta.html

mercoledì 26 agosto 2020

Un pomeriggio al museo Vasa di Stoccolma

Foto: Ola Ericson
Un pomeriggio al museo Vasa di Stoccolma per raccontarvi una storia che parla di Svezia e di legno, ma non c’entra l’Ikea. 
clicka quì.
https://ragazino.blogspot.com/2020/08/un-pomeriggio-al-museo-vasa-di-stoccolma.html

martedì 25 agosto 2020

Citronella, lavanda e salvia

La spezie amano climi molto più torridi del nostro ma sembra che attorno a questa casetta si possa coltivare la citronella, lavanda e salvia. Miracolo di una mia vicina di casa. Sono le 6:42 di martedì 25 Agosto. Rientro per il primo caffè. Buongiorno a tutti.❤️🇮🇹🇸🇪❤️
Clicca quì.
https://ragazino.blogspot.com/

domenica 23 agosto 2020

Una domenica a Vimmerby nel mondo di Astrid Lindgren

Ciao a tutti...tutto bene...?? Oggi domenica 2020-08-23 vi porto nella Svezia meridionale, nella contea dello Småland a tre ore e mezza a Sud da dove abito io. Passeremo una giornata a Vimmerby in cui la creatrice di Pippi Calzelunghe è nata, si trova il parco letterario Astrid Lindgrens Varld, un luogo fantastico in cui tutto somiglia ad una fiaba. Qui incontreremo i personaggi dei libri creati dalla Lindgren, e assisteremo a musical e spettacoli. E soprattutto ci divertiremo a prescindere da quale sia la mia e la vostra età.
fate click:

martedì 18 agosto 2020

È tutta colpa della RAI e di Overland.

Ieri sera una delle rete RAI ha trasmesso una replica della serie "Overland" viaggiando sulle strade del Regno di Svezia da nord a sud, per un momento ho avuto la senzazione che avessero preso spunto da uno dei miei 2 blog tanto erano simili gli argomenti trattatati durante la trasmissione, per altro ben fatta, anche se ha alternato momenti emozionanti a noia totale. Da stendere un velo pietoso quando il conduttore seduto in un bar spiega pateticamente il significato svedese di "FIKA" (pausa caffè) il poverino finisce la scena sorseggiando il caffè pronunciando la fatidica frase (che peraltro tutti aspettavano): "Viva la fika svedese."
Ragazzi Basta! Non se ne può più! Siete Ridicoli!
Ri-bloggo il mio di post, quello sul popolo Sami, che spiega molto meglio. (Anche se il dubbio che mi abbiano copiato rimane...)
*****
Lapponia Svedese e il mio incontro con il popolo Sami.
Oggi voglio prendervi per mano e portarvi lontano lontano a Strömsund nel Grande Nord dove ancora si possono raccontare le favole. Precisamente nella Lapponia Svedese la regione dove vivono i Sami.
Chi sono i Sami…?  Ecco appunto, me lo immaginavo che non sapevate chi sono. Generalmente sono conosciuti in italiano come lapponi sebbene il termine sia ambiguo dato che può identificare tutti gli abitanti della Lapponia o della Provincia della Lapponia finlandese a prescindere dall'etnia. Il termine deriva, attraverso il latino medievale Lappones, dallo svedese Lapp che in origine era un termine spregiativo. I Sami che nascono come popolazione nomade sono una popolazione indigena di circa 75.000 persone stanziata nella parte settentrionale della Fennoscandia, in un'area da loro chiamata Sápmi, che si estende dalla penisola di Kola fino alla Norvegia centrale includendo anche le regioni più settentrionali della Finlandia e Svezia nella regione della Lapponia.
I sami hanno la loro storia, lingua, cultura, attività professionali modo di vivere e identità. I Sami mantengono una forte identità culturale e pur usufruendo dei servizi sociali dello stato svedese negli ultimi decenni hanno evitato di cadere vittime di un processo di totale assimilazione al modello nazionale. Solo dopo il secondo conflitto mondiale, del resto, il governo svedese ha messo in atto una serie politiche per rispetto dell'identità sami, promuovendo per esempio lo studio e l'insegnamento delle lingue native. Attualmente i sami non sono più completamente nomadi, bensì vivono in piccoli paesi, tra i quali annovero Kautokeino, considerata la capitale culturale dei sami, dal momento che il 90% dei suoi abitanti parla la lingua sami. Diverse istituzioni sami sono localizzate in questa città: il teatro "Beaivváš Sami Theatre", un centro scolastico comprendente la Sami University College e il Nordic Sami Research Institute.
Parlando più strettamente della popolazione, in tempi remoti i Sami erano per lo più allevatori di renne, pescatori e dediti alla caccia. Erano nomadi e abitavano in capanne chiamate kota (per intenderci capanne della stessa forma di quelle degli indiani d’America) oppure in tende che avevano il nome di Layvu. Ovviamente esistevano abitazioni fisse e abitazioni portatili entrambe costruite con legno e pelli di renna; l’unico mezzo di trasporto a loro congeniale era la slitta ovviamente sempre trainata da renne, anche se, grazie ad uno straordinario reperto del 1500 a.C. si sa per certo che utilizzassero anche una sorta di sci.
L’allevamento di renne per i Sami è sempre stato uno degli elementi più importanti della loro cultura: tramite questa attività riuscirono a sopravvivere per secoli e secoli; dalle renne infatti potevano procurarsi cibo, latte e dai loro corpi pelli per gli abiti, per le loro case, ossa e corna per fabbricare utensili e strumenti di caccia e lavoro. In generale l’allevamento li portava a dover trascorrere l’inverno in terre completamente in pianura, mentre nei mesi più caldi, si rifugiavano nei pascoli montani. La storia di questo popolo non è particolarmente antica, anzi se ne conoscono i primi accenni nel 1555 quando uno svedese di nome Olaus Magnus pubblicò presso Roma il testo “Historia de Gentibus Septentrionalibus”, in cui era ovviamente narrata la storia di queste genti. 
Precedentemente si conosceva qualcosa di questo popolo solamente a livello di leggende e storie fantastiche da parte di autori medioevali. Si raccontava addirittura di amazzoni che potevano rimanere incinte solamente bevendo dell’acqua, di uomini verdi e di cannibalismi! Seppure non particolarmente catalogata e studiata negli anni passati, la loro tradizionale forma religiosa era quella dello sciamanesimo. Adoravano le divinità legate al culto della natura e infatti le principali erano quelle della Madre Terra e il Dio del Tuono. Credevano inoltre che il corpo fosse dotato di un’anima in grado di distaccarsene al momento del trapasso. La figura più importante all’interno delle tribù era per l’appunto lo sciamano che poteva dar vita ad una serie di riti propiziatori utilizzando anche una sorta di tamburo magico dei sogni, strumento che gli permetteva di comunicare con i morti.
La cultura Sami perdurò intatta nel tempo, solamente negli anni ’50 smisero di essere nomadi e cominciarono a stanziarsi: si formarono i primi veri e propri agglomerati urbani e sorsero anche i primi ordini politici tra cui i famosi parlamenti. Questi pochi cenni sul paesaggio aiutano a capire perché i Sami sono un popolo indigeno e non una minoranza. Qual è la differenza tra un popolo indigeno e una minoranza? I Sami sono un gruppo di minoranza in Svezia, nel senso che ci sono pochi Sami rispetto alla maggioranza della popolazione svedese.
Tuttavia quando si parla dei diritti dei Sami va tenuto a mente che, da un punto di vista giuridico, essi sono un popolo indigeno e non una minoranza. Il diritto internazionale fa una distinzione rilevante tra le minoranze da un lato, e le popolazioni indigene dall'altro. Riassumendo, la differenza più grande sta nel fatto che i popoli indigeni, a differenza delle minoranze, hanno un legame strettissimo con le loro tradizionali aree d’origine.
Questo vale anche per i Sami, i cui tradizionali mezzi di sussistenza, come l'allevamento delle renne, la caccia e la pesca, così come il credo un tempo sciamanico e oggi prevalentemente sincretista , sono direttamente collegati alla terra e alle zone d'acqua che i Sami  abitano e utilizzano - ripeto -  da tempo immemorabile . Naturalmente, nussuno può stabilire per quanto tempo e in che misura i Sami sono stati presenti su un territorio al punto da poterlo definire territorio del popolo ”Sami''. Ci sono stati molti conflitti tra costoro e gli svedesi (i proprietari terrieri) proprio su questo delicato argomento. In alcuni casi essi si sono risolti nei tribunali, come ad esempio i contenziosi sul “ pascolo delle renne” nell’Härjedalen. Va pure aggiunto, per la cronaca, che il governo svedese aveva aperto un'inchiesta e aveva incaricato una commissione ad accertare dove il confine delle aree Sami  terminava e quello svedese cominciava.
Questa indagine avrebbe dovuto essere completata entro la fine del 2004, ma siccome si procede a spizzichi e a bocconi, gli accertamenti sono “ancora in corso”. Beninteso i Sami hanno vinto la causa e i quaranta proprietari terrieri sono stati condannati al pagamento di 190 mila euro di spese processuali. Tuttavia hanno guadagnato un compromesso che stabilisce che i Sami si facciano carico dei danni che gli animali posso provocare alle colture. Nicklas Johansson, Il capo della comunità Sami, si è dichiarato soddisfatto e si è augurato che questo sia l’inizio di una collaborazione tra due realtà così diverse, di modo che «le nuove generazioni possano assicurare una continuità con l’impegno dei loro padri , per il bene delle collettività e della natura che le circondano».
Bella conclusione di una vicenda molto tormentata, ma non c’è dubbio che sulla sentenza avrà influito il timore di un intervento delle Nazioni Unite, sempre molto attente in fatto di violazione dei diritti dei popoli indigeni. Anche perché il professor James Anaya, presentando (20 settembre 2011) la sua relazione sul popolo Sami al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, non si era detto soddisfatto di come gli svedesi trattano i Lapponi, o meglio i Sami, per essere esatti.
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Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.