lunedì 19 maggio 2014

Mucche svedesi.


Tra le cose che mi mettono in pace com me stesso, c´è sicuramente una passeggiata in aperta campagna; ieri visita ad una fattoria a sud di Stoccolma, tra mucche,cavalli e quant’altro, camminando in mezzo al letame sparso e con la fortuna ( opinione discutibile ) di assistere al parto di una cavallina quasi in diretta. Si è mangiato carrè di maiale alla brace (altra opinione discutibile), mista alle betulle che nell’aria svolazzavano libere e felici agitate da un vento frescolino insieme ai profumi del luogo.
E per non farci mancare niente visita ad un’altra fattoria dove per la felicità dei nipotini e del nonno si è gustata una fetta di torta di mele con vaniglia calda.

…..Li niente betulle ma un campo giallo di ”raps” e nuvoloni in arrivo portati dallo stesso vento del mattino. Un saluto al cavallino  solo soletto…e poi a casa.


Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.