martedì 13 maggio 2014

Cecilia Malmström, si sveglia e ringrazia l`Italia.

Cecilia Malmström, svedese e commissario Ue.

Un natante carico di migranti è naufragato a circa un centinaio di miglia a sud di Lampedusa. Le motovedette della Guardia Costiera avrebbero già recuperato diversi morti.

E l'Europa? Ancora solo parole e tante promesse di impegni concreti. Cecilia Malmström, svedese, e commissario Ue si dice "scioccata" dalla "nuova tragedia" tra Lampedusa e Libia, ringrazia inoltre le autorità italiane e chiede a "tutti gli Stati membri di dimostrare solidarietà",  "Sfortunatamente (questo l'avverbio usato dalla signora Malmström, ndr) tutti gli sforzi in campo non hanno evitato una nuova sconvolgente perdita di vite. E' chiaro che la responsabilità è di tutti gli Stati membri dell'Ue perché dimostrino solidarietà concreta per ridurre il rischio che tali tragedie si ripetano", ha concluso la signora Cecilia secondo la quale "portando queste persone in Europa in sicurezza, eviteremmo loro di cadere nelle mani dei trafficanti che mettono in pericolo le loro vite". E infine ancora parole e promesse: "Se ogni Stato si occupasse di ricollocare anche solo qualche migliaio di persone, questo farebbe una enorme differenza per centinaia di migliaia di persone che hanno bisogno e ridurrebbe significativamente la pressione dei flussi migratori nel Mediterraneo. E' ora - ha continuato la Malmström - che gli Stati passino dalle parole ai fatti, per questo chiedo una discussione formale nel prossimo Consiglio affari interni."

Se lo dice una svedese c`è da fidarsi ”noi poveri mortali staremo a vedere…” 

Certo il Nobel per la pace a Lampedusa sarebbe stato un segno bellissimo. Una risposta di gratitudine a un popolo meraviglioso che sa ancora accogliere questi disperati del mare anche in condizioni a dir poco drammatiche.



Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.