lunedì 24 settembre 2012

Catania - Kiruna solo andata.


Ciao Salvadore come stai?
Tutto bene spero! Sono secoli che non ci vediamo eh?
Ma guarda un pò ....Tu siciliano D.O.C. quelli con S maiuscola sei andato a finire a Kiruna più a nord che a nord si puó. 
A Catania ci sono 20 gradi a Natale e dove abiti ora non ci sono nemmeno a Ferragosto…… o quasi!

Da Catania a Kiruna solo andata...

Sembra il titolo di un film.

Sei riuscito ad ambientarti in Svezia? I suoceri sono ospitali? Anette e Daniel come stanno.

È l`inizio di una converzazione che ho avuto questa mattina con il figlio di un mio vecchio amico emigrato da qualche anno a Kiruna la città più inportante della Lapponia svedese. 

Salvadore è nato nella "Piccola Città" ma è figlio di siciliani veraci di Catania (loro ci tengono a precisare...). Rassomiglia tutto al mio vecchio amico Antonio che è anche il suo papà, non alto, moro, capelli neri ricci, fisico da pasta con le sarde come lo chiamavano noi……. sì, insomma cicciottello e tracagnotto.
Non certo il sosia di Antonio Banderas. Leggero accento siciliano nel parlare forse ereditato dal pepà, una carica di simpatia innata, una voglia di ridere e divertirsi contagiosa,la battuta sempre pronta.Voglia di studiare zero...(tutto suo padre).

Aveva iniziato lavorare molto presto. Faceva il manovale in un cantiere di materiali per l`edilizia.

Non so cosa gli prese quell’estate del ‘98 (credo). Preferì andare in ferie da solo. Anzichè andare ” giù ” o ” scendere ” in Sicilia con i suoi, come regolarmente faceva da quando era bambino. Prese la sua 500, carcò tenda e sacco a pelo e parti per Riccionei.
Diceva che quella era la volta buona… che avrebbe trovato la donna della sua vita…
Aveva ragione.

Con la sua parlantina, in campeggio conobbe Camilla, bionda, svedese, carina, alta…… 20 centimetri più di Salvatore…
L’ormone del siculo in calore iniziò ad impazzire, Salvatore stava per innamorarsene. Ma per fortuna il giorno dopo conobbe Anette, la sorella di Camilla, più vecchia di un anno…molto carina, fine, educata. Il massimo per il nostro Salvatore.

L’ormone impazzisce definitivamente. Si innamora il nostro eroe, ricambiato, dalla bella Anette. Quell’estate fu memorabile per lui. Conobbe l’amore con la ” A ” maiuscola. La prima volta. 

Fino a che non dovettero separarsi. Lui per rientrare a lavorare in cantiere e lei per terminare gli studi in Svezia.
Furono mesi rerribili i successivi per il nostro Salvatore innamorato pazzo, segnati da lunghissime telefonate in Svezia e lettere d’amore "strappa lacrime..."
Fino a che arrivarono le festività natalizie. Una sola settimana di vacanze. Volò per la prima volta ed arrivò a Kiruna dalla sua Anette che nel frattempo si era laureata a pieni voti in economia e commercio.

Fu proprio in quella settimana di Natale che decidettero di sposarsi. Di venire a vivere in Italia. A Roma, dove lui, nel frattempo, avrebbe  trovato un lavoro meglio retribuito per coronare il suo sogno d’ amore ed avere la possibilità di offrire ad Anette una vita migliore.
Lo fecero l’anno successivo.

Un appartamentino di due stanze ammobiliato per i primi tempi, poi nel caso… un mutuo per comprare un appartamento tutto per loro.
Anette però non riesce a trovare lavoro. Baby-sitter per qualche tempo, commessa part time (quando serve...). La sua laurea non le permette molto da noi.
Un paio d’anni più tardi nasce Daniel, un bimbo splendido, biondo come la mamma, di Salvatore prende solo il carattere. Casinista fin dalla culla.

Per tre anni Anette fa la mamma quasi a tempo pieno. Lavora solo Salvatore. Il sogno dell`appartamentino si allontana sempre più, fino a quando, grazie ad internet, Anette spedendo curriculum a destra e manca trova lavoro propio a Kiruna in una filiale di una banca svedese. Finalmente lei ora può sfruttare la sua laurea e la sua preparazione. Dovrá partire dalla gavetta s´intende, ma per lo meno è ciò che ambiva fare. Lui logicamente la segue con la prospettiva di rilevare, insieme al fratello di Anette un chiosco (kiosk) di famiglia della mamma di lei e continuare così l’attività.
Ecco perciò la nostra famigliola trasferirsi a Kiruna con sommo dispiacere della mamma di Salvatore che purtroppo non ha più l’opportunità di vedere il nipotino così spesso, ma tant’è…..   così è la vita.

Sono ormai più di sei anni che abitano in Svezia. Daniel è un bambino intelligente, che va molto bene a scuola e conosce già due lingue, Italiano e Svedese. Anette piano piano ha fatto carriera in banca, ora è vice-direttrice della sua piccola filiale. Vivono in una bella villetta alle porte di Kiruna...

E il nostro Salvatore? 

Anche a lui non va male. Gli affari girano bene. Ha appena ingrandito e rimodernato il suo "Kiosk" . Insomma bel negozio, ampio, moderno che lavora bene. 
Perchè ho voluto raccontare questa storia?

E’ la storia del figlio di un mio caro amico. Bella e positiva. Un bell’esempio di vita felice.
Catania - Kiruna solo andata.

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.