martedì 5 gennaio 2016

Ecco come la Svezia si chiude


Questa foto è stata scattata ieri alle 13 ed ”immortala” la polizia svedese mentre innalza delle barriere - simili a quelle viste in Ungheria è accaduto ieri, appunto alla stazione di Hyllie a Malmö, la prima in Svezia dopo il confine. La Svezia dunque, dopo oltre 55 anni, ha reintrodotto i controlli dei documenti di identità per i viaggiatori in arrivo dalla Danimarca. L’ordinanza, operativa da ieri è valida per sei mesi secondo quanto riporta LaPresse, viene applicata al traffico via treno, bus e traghetto già alla stazione di Kastrup (Danimarca) prima dell’imbarco verso la Svezia attraverso il ponte sullo stretto di Öresund. Si tratta comunque della principale porta di ingresso per la Svezia dei migranti in arrivo dalle aree di crisi. 
La novità, che comporta una sanzione di 50mila corone svedesi (5.400 euro circa) per chi la viola, va a scapito dell’ingente traffico dei pendolari (8.600 persone) che ogni giorno si recano da Copenhagen a Malmö, terza città svedese, per studio o lavoro. In sintesi non ci saranno più treni diretti tra Danimarca e Svezia: i pendolari danesi che attraversano su treno lo stretto di Öresund dovranno cambiare convoglio all’aeroporto di Copenhagen dove saranno sottoposti ai controlli di identità per poi salire su un altro treno. "Insomma un gran bel casino." La decisione della Svezia di chiudere le proprie frontiere è tutt’altro che un fulmine a ciel sereno. Segnali di un imminente giro di vite non sono infatti mancati, termometro tangibile di un Paese che ha messo definitivamente alle spalle l’accoglienza che lo aveva caratterizzato in passato: leggi più severe nei confronti dei richiedenti asilo, controlli dei documenti e sospensione temporanee di Schengen si sono alternate in maniera sempre più frequente negli ultimi mesi. 
Lo stesso stop delle ultime ore era in qualche modo prevedibile. Proprio ieri, infatti, è entrata in vigore la nuova legge che impone alle società di trasporto svedesi di controllare che tutti i suoi passeggeri siano in possesso di un documento valido, prevedendo multe in caso di inadempienza.
"La libertà di movimento è un principio importante, uno dei risultati più grandi (nell'Ue) negli ultimi anni", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri tedesco Martin Schaefer parlando ai giornalisti
"Schengen è molto importante ma è in pericolo", ha aggiunto commentando la chiusura della frontiera decisa da Stoccolma.  
E se lo dice lui…!!


Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.