martedì 21 gennaio 2014

Buongiorno.



Un abbraccio vuol dire “tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende”.
La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero,
guadagnamo un giorno di vita.

(Paulo Coelho)


 

Vivere da soli.


Qualche tempo fa, scrissi un post nel quale vi presentavo i variopinti personaggi che compngono il condominio per “över 65” dove abito da quasi due anni. Rileggendo il post mi sono accorto di essermi dimenticato della signora del primo piano a cui va tutta la mia stima e ammirazione ed un signore che abita al pianterreno portatore di handicap.

Il nome della signora é Lillemor! 
Lillemor, é una tenerissima (e sottolineo tenerissima) nonnina che ha passato sicuramente gli 80`anni, completamente autosufficiente (vive da sola) quasi quotidianamente va al supermercato qui vicino  a far la poca spesa di cui ha bisogno. 
L’ arzilla Lillemor! é simpaticissima,durante l`ultima riunione di condominio (una scusa per bere il caffè insieme) ha conversato con me e gli altri condomini circa gli ultimi fatti di cronaca (è aggiornatissima e segue tutti i notiziari), a me ha raccontato di quando era giovane e quant’altro. Insomma con i condomini ha stabilito un vero rapporto di amicizia e fiducia. Pensate che si fida a tal punto che questa mattina quando l`ho incontrata alla cassa del supermercato mi ha dato il potafogli dicendomi: " Paga te Franco, io non vedo guasi più niente..."Non mi faccio pregare, prendo i soldi necessari al pagamento e le metto via ordinatamente nel borsellino il resto.  
Grande Lillemor!!!!!!


Il signore portatore di handicap non è mai venuto alle “riunioni caffè” quindi non ho avuto modo di conoscerlo, non conosco nemmeno il suo nome, tutte le volte che lo vedo mi suscita un certo sentimento di ….. pena. E’ brutto dirlo, lo so, ma ora spiego. Quest`uomo, all’ incirca sulla settantina, cammina, con una mezza stampella e delle scarpe “correttive”. Non so che tipo di problema possa avere, ma vedo che si stanca abbastanza velocemente a camminare. 
Questa mattina l´ho incontrato che portava un borsone, non ho potuto fare a meno di toglierIo dalle sue mani. Salutandolo gliel'ho messo sul suo mezzo di locomozione che parcheggia vicino al portone.Questo mezzo, è una sorta di poltroncina elettrica a quattro ruote con un manubrio stile bici che gli permette di muoversi liberamente per lunghi tratti senza doversi per forza alzare e camminare. Ho saputo che questa persona vive da sola e non vuole incontrare nessuno, non ha parenti stretti che si prendano cura di lui… Ecco spiegato il motivo della sensazione di pena che suscita in me.


Vivere da soli…, per molti giovani un sogno da realizzare!!!!
…Per altre persone una condizione inevitabile!!!
Buonanotte!!!







Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.