domenica 4 agosto 2013

"Credevo che fosse amore, invece era un gommone..."

Guardo quel pescatore, sul gommone ultimo modello!  
La domenica mattina a pescare sul litorale di Civitavecchia, la speranza di pescare tanto pesce, da portare a casa, da Lei che sprizzerà di gioia, la fedele mogliettina che lo cucinerà con tanto amore, al profumo di aglio e prezzemolo. 

La signora solitaria, 
coi pantaloncini corti, un vezzo, le gambe ancora belle, che tenerezza! Una vecchiettina a passeggio sul lungomare, ancora innamorata della vita. Cammina a passo lento ma sicuro, pensa al marito rimasto a casa, anche lui un po sù con gli anni, ma la convinta a farsi il suo bel giro domenicale, tanto alla ”mezza in punto” arrivano i figli col pranzo già pronto, tutti intorno alla tavola imbandita, una famiglia italiana, serena. 

La giovane coppia col passeggino griffato,
guarda come è tranquillo il bebè, tra poco si addormenta. Un’altro bambino, com`è bella la vita, chissà quante soddisfazioni ci daranno in futuro,i nostri tesori, che gioie, sicuramente quelle notti in bianco verranno ripagate…

Camminano a passo svelto, le due signore, power walking,
la solita ginnastica domenicale, sempre insieme, amiche del cuore dai tempi del liceo, che cosa non sanno l’una dell’altra? Le storie d’amore sono  passate e venute, i figli crescono velocemente e diventano bontà loro indipendenti, i mariti a volte preferiscono guardarsi la formula_1 in tv, ma l’amicizia è forte e le sostiene anche quando la voglia di passeggiare non è poi così tanta.  

La ragazza seduta sulla panchina del viale,  
con i corti capelli rossi tirati indietro, fa caldo anche se il cielo è nuvoloso.  Si è messa lì, con il computer portabile rosso ultimo modello in grembo, a scrivere, forse è una futura scrittrice, ci sono altri sulla panchina, una coppietta, giovani come lei. Si abbracciano teneramente prendendosi in giro con simpatia, no, non la distraggono neanche un pò, anzi la fanno pensare al suo fidanzato che stasera la porterà fuori.  Non vede l’ora! 
*****
Forse il pescatore sul gommone sta pensando:
 "Accidenti a mia moglie! Non la sopporto più, parla, parla, parla, le vacanze in Sardegna, cosa ci portiamo, dobbiamo davvero ospitare i tuoi amici così noiosi?"  È quasi dovuto scappare da casa povero tapino, afferrando a stento la canna e il molinello, che poi non serviranno a niente, perché di pesci ne prende veramente pochi, mica è un bravo pescatore lui, ma almeno non la sente più, qui sul lungo mare della "Piccola Città", quella voce stridula che lo ossessiona da quarant’anni. 

L`anziana signora in calzoncini corti è rimasta sola da poco; quel perdente (buon’anima) del marito l’ha lasciata con poco, una misera pensione, una casa che non può più permettersi, così deve chiedere l’elemosina a sua figlia e a quel farabutto di suo marito, che poi la tratteranno da ospite non voluta. Meglio gettarsi in mare, ecco, se solo ne avesse il coraggio…

Crepa di sonno, la giovane mamma col passeggino griffato, un`altra nottata ad aspettare l’alba; quel bambino che non fa altro che urlare, sveglia poi la sorellina di tre anni che vuole alzarsi e piange. Lamentandosi che si stava meglio prima che nascesse il fratello.  È vero, si stava meglio anche prima dei figli, tutti e due, e del marito, che certo se la passa meglio, scappa al lavoro di buon umore, la sera torna “cotto” ed esige una notte tranquilla, insomma lui è l`uomo di casa e provvede alla famiglia, e che cavolo… Mentre lei, la mamma,  che fa tutto il giorno? Niente. 
I bambini sono così buoni, che fortuna trascorrere le giornate con quegli angioletti, mentre lui…lui si che lavora…Adesso è lei che domani mattina vorrebbe scappare, per non tornare la sera. Propio così, abbandonarli, andare ad imparare il flamenco in un barrio di Siviglia adesso che è ancora bella e piacente, prima che le vene varicose inpietose appariranno sulle sue belle gambe…

Non hanno più niente da dirsi, le due signore, power walking, che amiche non lo sono mica sono tanto, troppa invidia e competizione tra loro, una con la villa con piscina nella zona trendy della città, l’altra appartamento in un quartiere popolare. Distante anche dalla piscine comunale, ma deve fingere di essere felice per la “cara” amica che ha un consorte di successo che nuota nei soldi; ma tra poco la manda a quel paese, le dice che ci sta uno schifo col bikini, che ha delle cosce da ippopotamo e dimostra dieci anni di più; e ora, “nun t’areggo più.”

Ma è possibile che non ci sia una panchina vuota? si domanda, fremente di rabbia, la ragazza con i capelli rossi. 

Vuole solamente un pò di pace, chiede troppo? Si è comprata il computer portabile rosso ultimo modello così almeno sembra che di belle cose ce ne abbia anche lei; carissimo, accidenti, quest’aggeggio, però può scrivere cose bellissime in alta tecnologia e qualcuno la invidierà pure.  
Come quei due inbecilli sulla panchina che si sbaciucchiano continuamente, dicendo cretinate, tutto sprecato, tanto si lasceranno presto, si sa;  lei lo mollerà perché troverà di meglio. Magari con il gommone ultimo modello e lui finirà con l’odiare il lungomare di Civitavecchia e il Mare Nostrum per tutta la vita.  Che cretino, sto` ragazzo, non ha ancora capito che non ci si può fidare delle donne, tutte ****** sono…!!! 

Buon fine settimana da nonno Franco.  

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.