Anche lo scrittore greco/svedese Theodor
Kallifatides ha espresso la sua opinione tramite un "social" riguardo "il problema" profughi di cui si parla con insistenza in questi giorni in Svezia
Traduzione: Io non capisco bene come mai la tragedia dei profughi a cui stiamo
assistendo
è discussa come un grandissimo problema per tutti noi e
non da chi la sta realmente vivendo.
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Chi è Theodor
Kallifatides, scrittore immigrato (invandrarförfattare)
come lui stesso ama definirsi.
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La definizione invandrarförfattare,è stata associata
a quella di un autore nato al di fuori dei confini svedesi, solitamente
senza legami parentali con il paese e che scrive nella lingua locale.
Un esempio calzante è rappresentato dal greco Theodor
Kallifatides. Nato nel 1938 a Molai, un piccolo paese del Peloponneso,
Kallifatides emigra in Svezia nel 1964 senza sapere una parola di
Svedese non approfitta dei corsi di svedese per immigrati, e mentre “pela” montagne
di patate in un ristorante di Stoccolma legge Fröken Julie (la signorina
Giulia) la tragiedia di August Strindberg munito di un vocabolario
Svedese-Greco, dopo due anni trascorsi a lavorare appunto come “pela patate”e
“lavapiatti” viena assunto dale poste svedesi come portalettere oramai ha
inparato lo svedese non certo quello che si insegna ai corsi per immigrati.(
svenska för invandrare),così riesce a completare gli studi universitari ed
inizia subito ad insegnare filosofia pratica presso la stessa Università. Alla
fine degli anni Sessanta, inizia la sua attività letteraria. Scrittore
prolifico che ha sempre preferito usare la lingua svedese, Kallifatides è
stato il primo autore a descrivere in maniera compiuta l’esperienza
dell’immigrato in Svezia,
L’incontro/scontro con una cultura straniera
radicalmente diversa dalla propria e la nostalgia per la terra d’origine. Alfiere
di un’intera generazione (la mia), Kallifatides ha rappresentato per
anni il prototipo dell’invandrarförfattare,che, linguisticamente
assimilato alla nuova patria, ne descrive la realtà dall’interno e tuttavia con lo sguardo
“dell’altro”, dello straniero con un retroterra culturale diverso che ne
caratterizza, appunto,la prospettiva di osservazione.
Nel 2000, è stato nominato dal governo svedese Professore
Emerito,con la seguente motivazione: "Per il grande contributo dato
alla letteratura svedese."
Theodor Kallifatides ha anche lavorato come capo redattore
della rivista letteraria Bonniers, è stato direttore dell'Istituto ellenico,
Presidente del Club svedese Pen e ora fa parte come supplente del consiglio
d`amministrazione della televisione svedese (Sverige Radio). Theodor mantiene i
colloqui su temi quali appuntamenti culturali, leadership, etica e morale e lo
fa con grande fantasia e un notevole umorismo.