Incredibile ma vero succede
nella "nostra civilissima Svezia,” due mendicanti rom sono stati "arruolati"
come opere d'arte in una galleria d`arte di Malmö. Una scelta che ha suscitato
un vivace dibattito sui limiti della provocazione artistica e della tutela
della dignità umana. Luca e la sua compagna incinta Marcella sono stati
avvicinati sui marciapiedi di Malmo. Non ci hanno pensato molto ad accettare
l'offerta: invece delle 30-60 corone intascate sotto la pioggia e al gelo,
hanno quadruplicato l'incasso giornaliero "posando" per due ore all'interno
di una sala riscaldata del museo municipale di arte contemporanea."E'
molto meglio che stare per strada qui sono molto più gentili", ha spiegato
Luca Lacatus. Per vedere "l'opera" nel museo di Malmö bisogna
attraversare un corridoio buio dove uno schermo avverte: "Oggi non siete
obbligati a dare denaro".
I due ragazzi sono seduti in silenzio in una
sala tappezzata con ritagli di giornali sui problemi sociali. Sono pochi i
visitatori che restano nella stanza oltre una manciata di secondi, a disagio di
fronte alla provocazione. Per Anders Carlsson, direttore artistico del gruppo
che ha proposto la mostra, l'obiettivo è quello di suscitare domande:"Qui
non si deve pensare se dare soldi o meno. Questo spinge lo spettatore ad andare
oltre e può chiedersi perché tollera tanta ingiustizia sociale", ha
concluso Carlsson.