Il miglior cervello della nostra vita? È quello di mezza
età. Parola di Barbara Strauch, vicecaporedattore della sezione Scienza
e caporedattore della sezione Medicina e salute del New York Times, autrice del
libro “I tuoi anni migliori devono ancora venire”.
E allora cari giovani coetanei vi è già capitato di girare
esasperati tentando di ricordare dove avete parcheggiato la macchina due ore
prima? O di entrare in una stanza e scoprire di aver dimenticato qual era la
cosa che eravate andati a prendere? O di fare i salti mortali per evitare di
lasciar capire al vostro interlocutore che non riuscite proprio a rammentare
chi sia? La prima volta che accadono, episodi simili passano inosservati, ma
quando diventano frequenti e si presentano in quella controversa fase della
nostra vita chiamata "mezz'età", cominciamo ad avvertire un
campanello d'allarme e a domandarci se il nostro cervello non stia
definitivamente perdendo alcune delle sue capacità. Le più recenti ricerche al
riguardo sembrano escluderlo; anzi, neuroscienziati e psicologi sono convinti
che finora le prestazioni del cervello maturo siano state sottovalutate. Certo,
l'encefalo perde un po' della preziosa materia grigia di cui è costituito, ma
in compenso registra un aumento della sostanza bianca, la mielina, che consente
una maggiore velocità di elaborazione dei dati.
Barbara Strauch ha condotto sul tema un'indagine a
tutto campo, giungendo a dimostrare come oggi le persone di mezz'età forse
dimenticano dove hanno lasciato le chiavi di casa, ma riescono a fare
contemporaneamente e con disinvoltura un sacco di cose. Il libro presenta le
più recenti scoperte scientifiche a proposito delle potenzialità del cervello e
offre una guida dei metodi per mantenerlo in forma. E allora ragazzini e
ragazzuole compratevi il libro e Buona fortuna a tuttii…!!!