sabato 6 febbraio 2016

Politiche svedesi e falsa informazione


”Ci troviamo di fronte ad una situazione umanitaria da incubo.”  È un grido disperato quello che giunge fino a noi da Aleppo. Una città assediata oramai da mesi. Questa è la dura realtà della Siria di oggi, ed allora siamo sinceri, chi di noi non vorrebbe fuggire da questa situazione infernale, chi di noi non vorrebbe portare in salvo la propia famiglia? Penso che tutti noi faremmo la stessa cosa.
Negli ultimi giorni alcuni quotidiani italiani hanno scritto che la politica svedese siguardo i rifugiati: ”Ha fallito.” Naturalmente ognuno è libero di credere e pensare quello che vuole. Anche se accogliere il più alto numero di rifugiati durante il più grande esodo di esseri umani mai avvenuto dopo la seconda guerra mondiale non dovrebbe essere visto come un ”fallimento.” Semmai il contrario. Faremmo bene invece a puntare il dito verso quei paesi all`interno dell`EU che ne hanno accolti pochissimi, o addirittura nessuno, di questi paesi purtroppo ce ne sono già abbastansa. 
Certo dobbiamo prepararci ad affrntare grandi sfide ma le probalilità di riuscita sono buone. Anche perchè siamo stati noi a scegliere di scendere in campo. Nessuno ce lo ha imposto.  
Sia ben chiaro: Che la stagrande maggioranza degli abitanti di questo Isberg non si tira indietro per essere d`aiuto a chi oggi è meno fortunato. “ E se ve lo dice nonno Franco potete crederci.”

venerdì 5 febbraio 2016

Meglio invecchiare in Svezia, oppure in Italia?

Lo stato sociale in Italia non funziona certo bene quanto in Svezia. Questione di efficienza, perché ormai di tasse se ne pagano qui quanto in Italia. Ma anche questione di struttura sociale: ce n’è meno bisogno di stato in Italia, perché il privato provvede a molto di più. Costa più fatica, ma i risultati sono spesso molto migliori.
Prendiamo gli anziani. In Svezia lo stato provvede egregiamente anche a loro. Gli ospizi sono tanti, sono belli, pitturati di fresco e con un mare di servizio che in Italia si sognano.. Eppure…… Eppure non si muove. Si sta male negli ospizi svedesi, si è soli (compagnia di altri anziani - che non si sono scelti - tristezza), si è chiusi dentro, si dipende dagli orari imposti, si respira aria da ospedale. In Italia la maggior parte degli anziani riesce a vivere nel pieno della società fino alla fine. Ponendo un onere sulla famiglia, abitando con i figli, o comunque curati da loro, ma nella contabilità sociale le cose funzionano a meraviglia: in cambio c’è il baby-sitter continuo, fidato e gratis. E chi dà cura a sua mamma potrà essere ragionevolmente certo che al proprio turno il figlio farà altrettanto.
È sì, i guai sono tanti, il sistema può essere opprimente, può ostacolare spostamenti liberi - temporanei o permanenti - e la contabilità non sempre quadra. Ma non c’è dubbio che nella maggior parte dei casi il sistema è equilibrato e produce tanti vantaggi.  

Invecchiare è spesso meglio in Italia e non solo per il clima

Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.