Neve,
vattene via. Non faccio giri di parole: queste piccole nevicate notturne mi hanno rotto gli zebedei. Insomma, questa mattina
quando sono uscito con Chicca sono andato a gambe all`aria propio dove meno te
lo aspetti, su un vialetto d’accesso pulito a puntino ma tradito da un sottile
strato di ghiaccio, ruzzolone, con relativa copocciata su un provvidenziale
mucchio di neve mista a terra molto sporca.
Allora, una volta tantissimi anni
fa quando abitavo sotto il sole quasi perenne della “Piccola città, la neve era
solo un sogno.Si!!! HO PECCATO, anche un desiderio, ma allora ero un ragazzo
ingenuo e privo di buon senso, chiaro, e tutti quei film americani; vi
ricordate: sette spose per sette fratelli? Tutta la valle ricoperta dal manto
bianco della neve, dove tutti ballavano ed erano felici, spaccando legna con bellissime
camicie di flanella a quadroni, stivali tirati a lucido, mentre all’interno
della casa di legno, un bel fuoco scoppiettante danzava nel caminetto, le
donne radiose e serene preparavano con premura materna la cioccolata calda, e beh cavolo,
un pò di sana invidia la provavo, volevo anch’io vivere in quella valle
meravigliosa. Ma gli anni passano e ti rendi conto che dalla casetta di
legno circondata dalla neve devi pur uscire per andare al lavoro, portare i
bambini all´asilo e quelle candide montagnole di neve e ghiaccio davanti alla porta
di casa te le devi spalare da solo, se vuoi raggiungere la macchina, anche lei
sepolta sotto un metro di frusen snö e che di partire proprio non ne vuole
sapere.
Prova poi a
fare la discesa di Tullinge con l’auto, anche dopo che gli spazzaneve hanno
fatto il loro bravo lavoro e c`è solo uno diabolico sottilissimo strato di
ghiaccio, appena una spruzzatina di neve mezza ghiacciata. Vedi come la macchina ti parte da sotto le
chiappe, come sbanda e tu, devi sterzare nella direzione della sbandata, senza
toccare il freno, rischi un infarto quando ti accorgi come si avvicina
velocemente quell`abete gigantesco, lì sulla destra, dove sotto ci sono parcheggiate
due Volvo che a te sembreranno enormi… Certo, se sei alla guida di un bel SUV,
con tanto di 4x4 inserito forse te la
cavi con meno strizza, ma io, con questa Fiattuccia, di strizza ci vivo fin dal
primo fiocco di neve.
Esistono,
lo ammetto, momenti di fragili emozioni, da sbirciare ogni tanto, “quando cade
la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore,” cantava Lucio Battisti,
si posa lievemente sul prato di casa tua e far diventare bello anche quel melo,
solo un attimo prima nudo e scheletrico.
E basta. Non copre tutte
le strade, non ti blocca l`entrata del garage, non devi raschiare tutto il
giaccio dalla macchina che la sera prima per pigrizia italica hai posteggiato
sotto le stelle.
Allora le
file di meli scintillanti, bianchi sotto un cielo che più terso e azzurro non
si può ti commuovono e il cuore ti si gonfia di gioia, com`è bella la Svezia
pensi, voglio vivere per sempre qui. Ma non
dura ragazzi. L`effetto fiabesco dura lo
spazio di un mattino, quando le nuvole grigie della perturbazione proveniente dalla
Finlandia (proviene sempre dalla Finlandia…) cancellano l’azzurro e i dolci
fiocchettini trasparenti, come per magia diventano grandi come palme di mano .
Accidenti alla neve allora. E al freddo polare, al vento gelido che ci
torturano ogni anno con il “classico” inverno che ogni anno;” erano 100 anni
che non si vedeva”.
Viva il Sud punto e
basta!!! Adoro il Sud!!! Ho nostalgia
del Sud, torno al Sud…
Mettere per l`ennesima volta nel lettore il CD di “ 7
spose x 7 fratelli “. Non mi aiuta per niente. Le ragioni sono differenti,
forse la neve è solo un pretesto e il freddo alla fine non conta neanche
tanto.
Si è vero, pensare non mi ha
fatto mai un granchè bene, l`ho sempre detto io…
Buona notte
a tutti.