Loro e il loro mare cosa ne possono sapere della magica
potenza che esprime un cielo plumbeo e nuvoloso sui tetti di rame della
meravigliosa e vibrante Stoccolma e delle sensazioni indelebili che si provano
quando ti ritrovi ad ammirare lo spettacolo della natura in una giornata di
pioggia avendo chiara e forte la
sensazione di poter accarezzare quelle nuvole così basse, minacciose e cariche
di energia? E sentirti vivo ed elettrico in mezzo a questa forza e bellezza
contagiosa..
Ingrid, molto più loquace e diretta di me, direbbe loro così: |
La amo per il complesso gioco di
energie che si manifestano quando la terra convalescente dispiega le proprie
indomabili forze vitali. La amo per la potenza che esprime, la amo con
passione per i suoi canti: il respiro delle balene, lo starnazzare rauco di uno
stormo di gru o il secco suono dei palchi possenti di due alci in amore che si
scontrano. Amo i suoi tumulti e la sua impazienza; la amo quando infuria e
quando si tranquillizza.
A volte in primavera nei giorni in cui spuntano le
prime foglie e si schiudono i primi fiori, sento di amarla così profondamente
ed intensamente come un cane ama viaggiare con la lingua a penzoloni nel retro
di un furgone, abbaiando di felicità e scodinzolando senza posa e vorrei essere
anche io in grado di dar sfogo alla mia gioia con la stessa esuberanza. In
aprile poi le giornate si allungano sempre più e con esse anche il tempo degli
uomini che vi abitano si dilata; rapidamente la neve che si è accumulata in alti
strati sulle pendici più elevate dei monti inizia a sciogliersi nel pallido
diluvio di raggi di sole. Rivoli d’acqua si fanno strada erodendo il manto
nevoso e la dura crosta superficiale
gelata inizia a cadere: finalmente l’inverno ha allentato la sua gelida
presa.
Tutte le creature, noi compresi, riemergono alla vita, così come fanno
le valli e le insenature. Le foreste crescono, gli animali si moltiplicano, gli
uccelli riprendono le rotte migratorie che li trasportano da una stagione
all’altra. Trote e salmoni ritornano a risalire i fiumi come fanno da
generazioni e da millenni. Si sviluppa un intero ecosistema nell’ambito
del quale gli elementi fondamentali della vita – luce, acqua, energia – si
intrecciano nelle dinamiche turbolente, ancestrali ed interattive della
creazione, della procreazione e della lotta eterna tra prede e predatori.
Ecco perché amo così tanto questo posto. È come una sorta di Africa gelata, e quando stò distante mi manca ogni giorno da morire."
my name is Ingrid.