Ieri a Stoccolma è stata una bella giornata autunnale, ne ho
apprifittato per fare una lunga passeggiata con Chicca nel bosco circostante al
nostro condominio. Al ritorno la mia panca abituale (quella dove riprendo
fiato…) era occupata dalla Signora Ingriddi ritorno dal suo solito
giro di jogging.
Ingrid è una mia dirempettaia con la quale scambio volentieri qualche parola ma
per via della sua vacanza spagnola erano circa due settimane che non la vedevo.
La Signora Ingrid è una donna sulla sessantina, ben portati,
elegante, fine, allegra e spensierata con la battuta sempre pronta, unico neo
ha deciso di imparare l`italiano e mi apostrofa sempre con qualche frase
incomprensibile. Questa mattina dicevo, la vedo seduta sulla ”mia panca”
reduce dal suo solito giro di jogging. Ora si gode gli ultimi raggi sole
e la saluto.
” Ooohh, buongiorno Ingrid, ben tornata. Sono finite le
ferie eh!!!! Tutto bene???
Ingrid sorridendo mi risponde: ” Sì, sì siamo rientrati
sabato sera, tutto bene Franco, ma guarda oggi sono già stanca. “
Eh là, già stanca. Cos’è, mi soffre anche lei da stress
da rientro??? “
” Ma no! ” ……e ride ” E’ che sono stanca perché……….. ” e
continua a ridacchiare ” ……perché é tutta la mattina che inseguo un
uccello!!!!!!!!!!!!!
Resto esterefatto, ” Un uccello? “ (dice propio UCCELLO,
in italiano!)
” Ma sì, il mio nipotino, ha aperto la gabbietta del
pappagallino….. ed é volato via. “
Prosegue sempre sogghignando: ” Così é da stamattina che
’sto benedetto uccello svolazza nel salotto senza allontanarsi la porta del
balcone è aperta, ma senza nemmeno farsi prendere. E’ là sulla libreria che mi
guarda ’sto str…o! “
Poi mi guarda fisso negli occhi e tuona:” Pensa te non
correvo dietro agli uccelli…… a vent’anni per farlo a sessantadue “
Cerco di di darmela a gambe. Ormai ero quasi piegato in due
dal ridere : Raggiunto l`androne mi volto e le grido sorridendo:“ Signora
Ingrid, non smetta adesso però!!!!!!! “
A meno di una
settimana dalle elezioni, il primo ministro Fredrik Reinfeldt del partito dei
moderati ha incontrato il leader dei socialdemocratici Stefan Löfven in un
duello televisivo, il quale secondo un sondaggio del giornale della sera
Aftonbladet, Fredrik Reinfeldt, ha vinto nettamente lo scontro.
Alla domanda: “Chi
pensi che ha fatto meglio nel duello televisivo" il 44 per cento ha
risposto Fredrik Reinfeldt. Mentre solamente il 37 per cento ha ritenuto Stefan
Löfven come vincitore. “Reinfeldt ha avuto delle vittorie ben più consistensi prima d`ora. Ma non c'è
dubbio che ha vinto anche questa volta" ha commentato Karin Nelsson, Project
Manager del` Istituto demoscopico"Inizio."
Quindi secondo i sondaggi i moderati stanno guadagnando terreno e non
è affatto sicuro che prossimo 14 settembre gli svedesi congedernno il governo
di centrodestra di Reinfeldt per tornare all’antico, affidandosi alla sinistra. Reinfeldt ha portato
avanti il dibattito basandolo sul piano economico, infatti il suo governo ha
tagliato ad agosto le stime di crescita: da 2,5 per cento a 1,9 per l`anno
corrente e da 3,1 per cento al 3 per il 2015.
Anders Borg, ministro delle
finanze, famoso anche per il suo codino e probabile successore alla guida del moderati in caso di sconfitta, ha dato la colpa dell’instabilità del quadro
internazionale.
Malgrado tutto però l’economia resta comunque il fiore
all`occhiello del governo di Reinfeldt. Basti pensare che nonostante tutte le incertezze del caso, la
Svezia è in crescita, mentre la curva della disoccupazione punta decisamente verso
il basso: 7,1 per cento a luglio, da tener anche conto che Reinfeldt gode della fiducia
dei suoi connazionali anche quando si tratta di politica estera e Unione
europea.
Insomma anche questa volta sarà una elezione al cardiopalma.
Per fortuna esiste Ikea! Tanto sottovalutata, disprezzata,
derisa ma, alla fine, punto di riferimento di millioni di bisognosi inquilini
di appartamenti e villette che si rivolgono a Lei fiduciosi nella disperata
ricerca di mobili e complementi d'arredo dalla dubbia ed incalcolabile durata
ma dal sicuro costo contenuto. E poi vuoi mettere la soddisfazione di aver
speso dieci giorni della tua vita a bestemmiare in tutte le lingue che conosci (antico
babilonese incluso) completamente sommerso da viti, cacciaviti a stella,
trucioli, brugole di ogni foggia e dimensione, papiri di chilometriche
istruzioni ma di esser riuscito in qualche modo ad assurgere al divin ruolo di
carpentiere-falegname-capocantiere di successo creando praticamente dal nulla,
o quasi, con la sola forza delle tue mani, novello Mastro Geppetto, il mastodontico
armadio a 15 ante che tanto sognavi? Per non parlare della capacità che solo
ciò che fuoriesce dall'Ikea ha di stimolare la creatività e riportarti a quella
dimensione di "uomo primitivo" che deve risolvere mille problemi
usando solo l'ingegno ed i pochi, rudimentali strumenti messi a sua
disposizione.
Si spacca l'unica brugolina spessa un micron che danno in
dotazione per avvitare qualcosa come 230 viti lunghe come un dente di
tricheco...che fare? Come rimediare? E che dire delle viti? Sempre rigorosamente
contate, mai una in più per le emergenze casomai durante i dieci giorni di
lavoro una finisse malauguratamente persa o il gatto la facesse sparire chissà
dove. Ed è lì che millenni di nobile arte italiana dell'arrangiarsi
accumulatisi nei secoli a nostra insaputa nei meandri più reconditi dell'umano
DNA si fanno largo a spallate per riemergere in tutta la loro potenza e
consentirci di portare a termine l'impresa costruttiva nella quale ci siamo
imbarcati, quasi senza speranza, nel momento stesso in cui, pieni di grandi
aspettative e fiducia, abbiamo varcato la soglia gialla e blu con l'immensa
scritta "Entrata" di Ikea. Tu che fino a quel giorno non avevi
mai montato neppure una delle sorpresine dell'ovetto Kinder ti ritrovi a
maneggiare colle mai viste a presa ultrarapida, piallatrici, incudini e magli
roventi... il tutto perchè degli inresponsabili (svedesi...) non hanno pensato
di metterti a disposizione una vitina in più.
Ah l'Ikea....se non ci fosse bisognerebbe inventarla! E'
troppo stimolante!
Se il tuo rapporto di coppia sopravvive al montaggio di un
mobile Ikea ne uscirà decisamente più solido di prima perchè le probabilità di
divorzio durante l'assemblaggio di queste complicatissime poltrone ed infernali
tavolini sono altissime! (più il mobile è difficile più la percentuale di
rischio divorzio cresce in modo esponenziale). Ed è così che le stesse
famiglie che si rivolgono a Lei per arredare il loro nido d'amore potrebbero
essere distrutte dallo tsunami di stress e dalla pressione psicologica che il
montaggio di un mobile Ikea immancabilmente procura.
Qualche anno fa ricordo aiutai una mia amica a montare due
poltroncine bianche deliziose, tipo modernariato dei poveri, per una stanza un
pò nascosta che secondo lei aveva bisogno di un rinnovo nel look... non
l'avessi mai fatto. Per tre ore io e quella che oggi - a questo punto direi
miracolosamente - è ANCORA amica mia ci siamo praticamente insultati a raffica
come mai nella vita, roba da nervi a fior di pelle e desiderio neppure così
celato di colpirci vicendevolmente e ripetutamente dritti alle giugulari con i
cacciaviti a stella tanto eravamo tesi e spossati per colpa di quelle due
poltroncine del menga che poi, per la gioia di tutti, si sono rotte
praticamente la seconda volta che qualcuno ci si è seduto sopra.
Oggi (ieri), dopo mesi che mancavo dal super-store IKEA
Kungens Kurva(quella vicino casa mia), ho azzardato un pò più del
solito forse spinto da un eccessivo entusiasmo e mi sono lanciato nell'acquisto
di 2 sedie per la cucina dal momento che quelle storiche hanno ormai tirato le
quoia cedendo sotto il mio peso. Seduta e schienale invece di esser un blocco
unico erano separati e questo mi ha creato non poche difficoltà una volta
arrivato a casa ma, lavorando su ogni sedia separatamente e non commettendo
l'errore dell`altra volta, quello di voler montare il tutto in coppia con un
lavoro di squadra (per fortuna ero solo…), sono riuscito a venirne fuori
anche con una certa maestria. Soltanto una vite non c'è stato verso di
infilarla nella sede a lei adibita per malformazione congenita della stessa. E
sono ahimè conscio del fatto che questa sarà la causa del prematuro
sfasciamento di una di queste sedie ma, per il momento, cerco di non pensarci e
di godermi le mie seggioline nuove... finchè dura.
källa: My name is Ingrid (di loggiu2)
Per non farmi mancare niente mi sono anche sparato due
korv (hot-dog) ciccionissimi con tanto di fiumi di senape e ketchup
per la modica cifra di 5 korone l'uno che sono serviti a rendere
più sopportabile la snervante attesa nella lunghissima fila che mi separava
dalla cassa...
sarà, ma forse sono di compensato anche loro.
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Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.