mercoledì 10 settembre 2014

la Signora Ingrid


Ieri a Stoccolma è stata una bella giornata autunnale, ne ho apprifittato per fare una lunga passeggiata con Chicca nel bosco circostante al nostro condominio. Al ritorno la mia panca abituale (quella dove riprendo fiato…) era occupata dalla Signora Ingrid di ritorno dal suo solito giro di jogging
Ingrid è una mia dirempettaia con la quale scambio volentieri qualche parola ma per via della sua vacanza spagnola erano circa due settimane che non la vedevo.

La Signora Ingrid è una donna sulla sessantina, ben portati, elegante, fine, allegra e spensierata con la battuta sempre pronta, unico neo ha deciso di imparare l`italiano e mi apostrofa sempre con qualche frase incomprensibile. Questa mattina dicevo, la vedo seduta sulla ”mia panca”  reduce dal suo solito  giro di jogging. Ora si gode gli ultimi raggi sole e la saluto.
” Ooohh, buongiorno Ingrid, ben tornata. Sono finite le ferie eh!!!! Tutto bene???
Ingrid sorridendo mi risponde: ” Sì, sì siamo rientrati sabato sera, tutto bene Franco, ma guarda oggi sono già stanca. “


Eh là, già stanca. Cos’è, mi soffre anche lei da stress da rientro???
” Ma no! ” ……e ride ” E’ che sono stanca perché……….. ” e continua a ridacchiare ” ……perché é tutta la mattina che inseguo un uccello!!!!!!!!!!!!!


Resto esterefatto, ” Un uccello? (dice propio UCCELLO, in italiano!)


” Ma sì, il mio nipotino, ha aperto la gabbietta del pappagallino….. ed é volato via. “
Prosegue sempre sogghignando: ” Così é da stamattina che ’sto benedetto uccello svolazza nel salotto senza allontanarsi la porta del balcone è aperta, ma senza nemmeno farsi prendere. E’ là sulla libreria che mi guarda ’sto str…o! “

Poi mi guarda fisso negli occhi e tuona:” Pensa te non correvo dietro agli uccelli…… a vent’anni per farlo a sessantadue “

Cerco di di darmela a gambe. Ormai ero quasi piegato in due dal ridere : Raggiunto l`androne mi volto e le grido sorridendo:“ Signora Ingrid, non smetta adesso però!!!!!!! “
  
……. Che mito ’sta donna!!!!!



martedì 9 settembre 2014

A meno di una settimana dalle elezioni


A meno di una settimana dalle elezioni, il primo ministro Fredrik Reinfeldt del partito dei moderati ha incontrato il leader dei socialdemocratici Stefan Löfven in un duello televisivo, il quale secondo un sondaggio del giornale della sera Aftonbladet, Fredrik Reinfeldt, ha vinto nettamente lo scontro.

Alla domanda: “Chi pensi che ha fatto meglio nel duello televisivo" il 44 per cento ha risposto Fredrik Reinfeldt. Mentre solamente il 37 per cento ha ritenuto Stefan Löfven come vincitore.
“Reinfeldt ha avuto delle vittorie ben più consistensi prima d`ora. Ma non c'è dubbio che ha vinto anche questa volta" ha commentato Karin Nelsson, Project Manager del`
Istituto demoscopico "Inizio."
 
Quindi secondo i sondaggi i moderati stanno guadagnando terreno e non è affatto sicuro che prossimo 14 settembre gli svedesi congedernno il governo di centrodestra di Reinfeldt per tornare all’antico, affidandosi alla sinistra. 
Reinfeldt ha portato avanti il dibattito basandolo sul piano economico, infatti il suo governo ha tagliato ad agosto le stime di crescita: da 2,5 per cento a 1,9 per l`anno corrente e da 3,1 per cento al 3 per il 2015. 
Anders Borg, ministro delle finanze, famoso anche per il suo codino e probabile successore alla guida del moderati in caso di sconfitta, ha dato la colpa dell’instabilità del quadro internazionale. 

Malgrado tutto però l’economia resta comunque il fiore all`occhiello del governo di Reinfeldt. Basti pensare che nonostante tutte le incertezze del caso, la Svezia è in crescita, mentre la curva della disoccupazione punta decisamente verso il basso: 7,1 per cento a luglio, da tener anche conto che Reinfeldt gode della  fiducia dei suoi connazionali anche quando si tratta di politica estera e Unione europea.

Insomma anche questa volta sarà una elezione al cardiopalma. 
 (nonno Franco a Stoccolma)
 

lunedì 8 settembre 2014

Per fortuna esiste Ikea!


Per fortuna esiste Ikea! Tanto sottovalutata, disprezzata, derisa ma, alla fine, punto di riferimento di millioni di bisognosi inquilini di appartamenti e villette che si rivolgono a Lei fiduciosi nella disperata ricerca di mobili e complementi d'arredo dalla dubbia ed incalcolabile durata ma dal sicuro costo contenuto. E poi vuoi mettere la soddisfazione di aver speso dieci giorni della tua vita a bestemmiare in tutte le lingue che conosci (antico babilonese incluso) completamente sommerso da viti, cacciaviti a stella, trucioli, brugole di ogni foggia e dimensione, papiri di chilometriche istruzioni ma di esser riuscito in qualche modo ad assurgere al divin ruolo di carpentiere-falegname-capocantiere di successo creando praticamente dal nulla, o quasi, con la sola forza delle tue mani, novello Mastro Geppetto, il mastodontico armadio a 15 ante che tanto sognavi? Per non parlare della capacità che solo ciò che fuoriesce dall'Ikea ha di stimolare la creatività e riportarti a quella dimensione di "uomo primitivo" che deve risolvere mille problemi usando solo l'ingegno ed i pochi, rudimentali strumenti messi a sua disposizione.
Si spacca l'unica brugolina spessa un micron che danno in dotazione per avvitare qualcosa come 230 viti lunghe come un dente di tricheco...che fare? Come rimediare? E che dire delle viti? Sempre rigorosamente contate, mai una in più per le emergenze casomai durante i dieci giorni di lavoro una finisse malauguratamente persa o il gatto la facesse sparire chissà dove. Ed è lì che millenni di nobile arte italiana dell'arrangiarsi accumulatisi nei secoli a nostra insaputa nei meandri più reconditi dell'umano DNA si fanno largo a spallate per riemergere in tutta la loro potenza e consentirci di portare a termine l'impresa costruttiva nella quale ci siamo imbarcati, quasi senza speranza, nel momento stesso in cui, pieni di grandi aspettative e fiducia, abbiamo varcato la soglia gialla e blu con l'immensa scritta "Entrata" di Ikea. Tu che fino a quel giorno non avevi mai montato neppure una delle sorpresine dell'ovetto Kinder ti ritrovi a maneggiare colle mai viste a presa ultrarapida, piallatrici, incudini e magli roventi... il tutto perchè degli inresponsabili (svedesi...) non hanno pensato di metterti a disposizione una vitina in più.

Ah l'Ikea....se non ci fosse bisognerebbe inventarla! E' troppo stimolante!
Se il tuo rapporto di coppia sopravvive al montaggio di un mobile Ikea ne uscirà decisamente più solido di prima perchè le probabilità di divorzio durante l'assemblaggio di queste complicatissime poltrone ed infernali tavolini sono altissime! (più il mobile è difficile più la percentuale di rischio divorzio cresce in modo esponenziale). Ed è così che le stesse famiglie che si rivolgono a Lei per arredare il loro nido d'amore potrebbero essere distrutte dallo tsunami di stress e dalla pressione psicologica che il montaggio di un mobile Ikea immancabilmente procura.
Qualche anno fa ricordo aiutai una mia amica a montare due poltroncine bianche deliziose, tipo modernariato dei poveri, per una stanza un pò nascosta che secondo lei aveva bisogno di un rinnovo nel look... non l'avessi mai fatto. Per tre ore io e quella che oggi - a questo punto direi miracolosamente - è ANCORA amica mia ci siamo praticamente insultati a raffica come mai nella vita, roba da nervi a fior di pelle e desiderio neppure così celato di colpirci vicendevolmente e ripetutamente dritti alle giugulari con i cacciaviti a stella tanto eravamo tesi e spossati per colpa di quelle due poltroncine del menga che poi, per la gioia di tutti, si sono rotte praticamente la seconda volta che qualcuno ci si è seduto sopra.
Oggi (ieri), dopo mesi che mancavo dal super-store IKEA Kungens Kurva (quella vicino casa mia), ho azzardato un pò più del solito forse spinto da un eccessivo entusiasmo e mi sono lanciato nell'acquisto di 2 sedie per la cucina dal momento che quelle storiche hanno ormai tirato le quoia cedendo sotto il mio peso. Seduta e schienale invece di esser un blocco unico erano separati e questo mi ha creato non poche difficoltà una volta arrivato a casa ma, lavorando su ogni sedia separatamente e non commettendo l'errore dell`altra volta, quello di voler montare il tutto in coppia con un lavoro di squadra (per fortuna ero solo…), sono riuscito a venirne fuori anche con una certa maestria. Soltanto una vite non c'è stato verso di infilarla nella sede a lei adibita per malformazione congenita della stessa. E sono ahimè conscio del fatto che questa sarà la causa del prematuro sfasciamento di una di queste sedie ma, per il momento, cerco di non pensarci e di godermi le mie seggioline nuove... finchè dura.
källa: My name is Ingrid (di loggiu2)
Per non farmi mancare niente mi sono anche sparato due korv (hot-dog) ciccionissimi con tanto di fiumi di senape e ketchup per la modica cifra di 5 korone l'uno che sono serviti a rendere più sopportabile la snervante attesa nella lunghissima fila che mi separava dalla cassa...
sarà, ma forse sono di compensato anche loro. 



Attenzione

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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.