A meno di una
settimana dalle elezioni, il primo ministro Fredrik Reinfeldt del partito dei
moderati ha incontrato il leader dei socialdemocratici Stefan Löfven in un
duello televisivo, il quale secondo un sondaggio del giornale della sera
Aftonbladet, Fredrik Reinfeldt, ha vinto nettamente lo scontro.
Alla domanda: “Chi
pensi che ha fatto meglio nel duello televisivo" il 44 per cento ha
risposto Fredrik Reinfeldt. Mentre solamente il 37 per cento ha ritenuto Stefan
Löfven come vincitore.
“Reinfeldt ha avuto delle vittorie ben più consistensi prima d`ora. Ma non c'è dubbio che ha vinto anche questa volta" ha commentato Karin Nelsson, Project Manager del` Istituto demoscopico "Inizio."
“Reinfeldt ha avuto delle vittorie ben più consistensi prima d`ora. Ma non c'è dubbio che ha vinto anche questa volta" ha commentato Karin Nelsson, Project Manager del` Istituto demoscopico "Inizio."
Quindi secondo i sondaggi i moderati stanno guadagnando terreno e non
è affatto sicuro che prossimo 14 settembre gli svedesi congedernno il governo
di centrodestra di Reinfeldt per tornare all’antico, affidandosi alla sinistra.
Reinfeldt ha portato avanti il dibattito basandolo sul piano economico, infatti il suo governo ha tagliato ad agosto le stime di crescita: da 2,5 per cento a 1,9 per l`anno corrente e da 3,1 per cento al 3 per il 2015.
Anders Borg, ministro delle finanze, famoso anche per il suo codino e probabile successore alla guida del moderati in caso di sconfitta, ha dato la colpa dell’instabilità del quadro internazionale.
Malgrado tutto però l’economia resta comunque il fiore all`occhiello del governo di Reinfeldt. Basti pensare che nonostante tutte le incertezze del caso, la Svezia è in crescita, mentre la curva della disoccupazione punta decisamente verso il basso: 7,1 per cento a luglio, da tener anche conto che Reinfeldt gode della fiducia dei suoi connazionali anche quando si tratta di politica estera e Unione europea.
Reinfeldt ha portato avanti il dibattito basandolo sul piano economico, infatti il suo governo ha tagliato ad agosto le stime di crescita: da 2,5 per cento a 1,9 per l`anno corrente e da 3,1 per cento al 3 per il 2015.
Anders Borg, ministro delle finanze, famoso anche per il suo codino e probabile successore alla guida del moderati in caso di sconfitta, ha dato la colpa dell’instabilità del quadro internazionale.
Malgrado tutto però l’economia resta comunque il fiore all`occhiello del governo di Reinfeldt. Basti pensare che nonostante tutte le incertezze del caso, la Svezia è in crescita, mentre la curva della disoccupazione punta decisamente verso il basso: 7,1 per cento a luglio, da tener anche conto che Reinfeldt gode della fiducia dei suoi connazionali anche quando si tratta di politica estera e Unione europea.
Insomma anche questa volta sarà una elezione al cardiopalma.
(nonno Franco a Stoccolma)