Ieri mattina, ore 9:00, sono
pronto ad uscire da casa per andare ad una scuola qui vicino. Alle 10:00 sarò nonno
orgoglioso di assistere ad una recita dove la mia nipotina sarà la principessa
della storia. Fuori nevica leggermente
Vorrei guardare il termometro
fissato fuori dalla finestra, ma la scala non si vede. È ricoperta da uno strato di ghiaccio. Ci rinuncio. Esco di casa facendo attenzione a
non rompermi l`osso del collo sui gradini dell`androne trasformatosi in due lastroni di
ghiaccio. A piccoli saltelli arrivo alla
macchina, è coperta di neve, mi assicuro che sia veramente la mia. Sto per
premere il bottone del telecomando ma essendo una macchina italiana me ne
guardo bene,il ghiaccio potrebbe rompere il dispositivo di apertura centralizzata. Uso una spazzola (troppo
piccola...) per togliere la neve dal tetto della macchina, dal parabrezza,
dalle porte. I vetri sono coperti di ghiaccio.Via con olio di gomiti e
l´apposita “raschietta”comperata per fortuna la sera prima alla cassa di un
supermercato.
Tutto scongelato ma non si vede un
cacchio niente.
Parto con la massima prudenza. Provo
i freni sull’asfalto gelato, malgrado le gomme chiodate le ruote perdono
aderenza. Metto la ventola al massimo per sbrinare vetri e metto il
riscaldamento a temperatura “inferno dantesco”. Non vedo niente ma il
tergicristalli è ghiacciato, non posso attivarlo.
Mi pianto in autostrada a 50 all’ora,
dietro l`automobilista più inbranato della corsia di destra. Ho sempre simpatizzato per la
destra, ma questo è un altro discorso. Arrivo alla scuola dopo quasi due
ore di panico. La recita è finita ed io sono stressatissimo.
Il più grande vantaggio da quando
vivo in Svezia? É che so imprecare perfettamente in due differenti lingue.
C'e' un
posto in Paradiso, chiamato "Ponte dell'Arcobaleno".
Quando
muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, questa bestiola
va al ponte dell'arcobaleno. Ci sono
prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali così che possano
correre e giocare insieme.
C'è
tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene.
Quelli
che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi. Quelli che erano feriti o
storpi sono di nuovo integri e forti, come noi li ricordiamo nel sogno dei
giorni e dei tempi passati.
Ti giuro che ci rincontreremo ancora amore mio
Sono
felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la
mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare
indietro...
Corrono
e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e
guarda lontano, verso l'orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per
l'impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre,
volando sul verde prato, sempre più veloce.
Ti ha
riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un
abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più. Una pioggia di baci felici
bagnerà il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e
fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano
dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.
Allora
attraverserete, insieme, il Ponte dell'Arcobaleno.
Le tribù
degli Indiani d'America si sono tramandati per secoli questa leggenda.
Post dedicato a te, grande Zapp, che ti sei battuto come un guerriero fino alla fine.
Malgrado i
recenti scandali che hanno colpito il partito di estrema destra svedese “Sverigedemokraterna”secondo un sondaggio uscito questa mattina sul Dagens Nyheter (quotidiano di
Stoccolma) avrebbe addirittura aumentato i consensi dell`elettorato con cifre
molto vicine al 9%.
Secondo
lo stesso quotidiano l`aumento dei consensi presso l´elettorato è dovuto alla ondata
di licenziamenti che ha investito la Svezia negli ultimo 12 mesi
Solo nella regione
di Stoccolma la ”Sony Ericsson” due settimane fa ha informato il personale di Kista
(la Silicon Valley svedese) che gia da gennaio 550 persone su 700 saranno lasciate
a casa.
A conferma che i mali non vengono mai da soli giovedi scorso
è arrivata una altra ”sberla” di 2000 licenziamenti decisi dalla ”Telia Sonera”
che le consintirà un risparmio di 2 miliardi di corone nei prossimi due anni.
La cigliegina sulla torta solo qualche ora fa. A 450
persone della ”SSAB” (acciaierie) assunti nelle zone di Luleå, Borlänge och
Oxelösund è stata consegnata la lettera di licenziamento.
L`Arbetsförmedlingen (L`ufficio di collocamento svedese) in
un recente rapporto ha registrato ben 7 329 licenziamenti, solamente nel
mese di settembre appunto, mentre il totale dell`anno in corso è di 45 000
licenziamenti e l`anno non è ancora finito
Cosa c`entra tutto questo con i ”democratici svedesi” direte
voi, c`entra, eccome se c`entra, perchè l`aumento dei consensi dell´elettorato
nei confronti di questo partito xenofobo.(Che
stranamente viene votato anche da persone di origini straniere…) Aumenta di pari passo con l`aumento dei
licenziamenti sopra elencati.
Un elettorato forse stanco di sentire che
la Svezia è il paese della cuccagna mentre per chi ha ”sgobbato” tutta la vita
e pagato le tasse con cifre anche del 70% la cuccagna non c`è mai stata.
Ieri pomeriggio a Stoccolma è caduta la neve, mista ad
acqua e ghiaccio,che non è propio il massimo per un ”terrone” come me con
qualche piccolo acciacco, ma non mi arrendo io, non lo feci nel lontano 65
quando ero capace di lamentarmi del freddo, persino nelle afose notti romane di
pieno agosto. Però a pensarci bene di notte, fa sempre un poco più frescchetto
che di giorno.
Arrivato in
Svezia in piena estate dicevo: “Ammazza che estate fredda quassù!" In Ericsson avevano
organizzato un terneo di calcio, tutti scesero in campo in pantoloncini corti, a
me dettero una specie di mutandoni alla zuava, scopersi più tardi che si
chiamavano “knickers” , gli svedesi li usavano in pieno inverno. Io a Luglio...
Correvano
come dei forsennati, ed io mi chiedevo come avessero fatto a sopravvivere con
così poco sole.
L`autunno
non si fece attendere, arrivò a Settembre con temperature attorno a +10gradi, altro
che estate di san Martino, e io che dall`Italia mi ero portato un bel trenchino
color sabbia con il collettone all`inglese. Altro che trenchino color sabbia,
dovetti correre a comprare un giaccone imbottito nuovo di zecca.
E momenti
nemmeno bastava.
A novembre,
cominciavo a chiedermi se sarei arrivato vivo alla primavera.
A Dicembre,(era l`inverno 65-66 chi è sopravvissuto se lo ricorda…)temperature costantemente sotto lo
zero per tre mesi (-15,-20)
In Ericsson c`era un parcheggio coperto, ma per raggiungere l´ingresso
del mio luogo di lavoro, c`erano ca. 200 metri all’aria aperta. Pensai di
chiedere un permesso speciale, per lavorare direttamente dal parcheggio, così
avrei evitato di scendere dalla macchina.
A Gennaio,
ricevetti dall`Italia un pacco salva vita (di mamma cè nè una sola…) con 2
canottiere di vera lana caprina,maniche lunghe e fatta con i ferri da mammà. Quelle
con l`effeto prurito assicurato per intenderci, un paio di pantaloni imbottiti
alla Zeno Colò, due paia di calzettoni,sempre di lana caprina, zuccotto, due
misure più grande con i colori della magica. Finalmente andava un pochettino
meglio.
A Marzo, avevo
visto la morte in faccia più di una volta.
Ad Aprile, con
lo sbocciare dei primi bucaneve (snödroppar) forse ricominciavo vagamente a
sbrinarmi.
Ieri
mattina, (dopo guasi mezzo secolo di Svezia) c`erano 3-4 gradi, che bel
teporino. Che fortuna quest`anno, il gran freddo tarda ad arrivare. Certo che
con questa giacca a vento rischio di crepare di caldo. Ma chi me lo fa fare, mi
metto il giubbottino di renna che ho comprato in Italia, tanto quando entro al
supermercato lo lascio aperto sennò schiatto.
Guanti? Mi danno solamente fastidio per via il
guinzaglio… Sta “coppoletta alla sicula” mi sta veramente bene, però mi manda un
gran calore al capoccione, la lascio a casa, altrimenti devo grattarmi lo
scalpo in continuazione.
Che bella giornata, sembra un prolungamento autunnale, che teporuccio,
ma chi la detto che la Svezia è un paese freddo, “ma iI faccia il piacere”,
avrebbe detto il grande Totò!
Conclusione: Coraggio nuovi arrivati, ci si
abitua a tutto.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Le informazioni contenute in questo blog, pur fornite in buona fede e ritenute accurate, potrebbero contenere inesattezze o essere viziate da errori tipografici. L`autore si riserva pertanto il diritto di modificare, aggiornare o cancellare i contenuti del blog senza preavviso. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. L`autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.