venerdì 16 maggio 2014

Che noia questo vecchio nonno Franco !


Che noia questo vecchio nonno Franco !

Ascolto e trascrivo i suoi soliloqui e i suoi racconti da anziano, secondo me lui inizia abbastanza spiritoso, ma poi ricade nei commenti acidi e nei lagnosi rimpianti del tempo che fu !

Ma a me, a noi, cosa interessano ?

Personalmente mi trovo a mio agio con i miei nipotini di quattro e sei anni, anzi con tutti i bambini, che hanno la fortuna di avere una grande curiosità della vita e poca memoria.

Anche le nipoti e le ragazze di vent’anni sono fantastiche, sbagliano, ma vogliono correggersi, conoscere, cambiare il mondo, hanno grandi speranze, forse illusioni, chi lo sa ?

Già i quarantenni parlano di lavoro, di carriera, di quello che vorrebbero fare, ma sono più rigidi e più affaticati.

Non parliamo poi dei maschi cinquantenni in crisi di giovinezza perduta, inseguono il sogno delle ninfette e di solito compiono l’errore più grande della loro vita.

Dopo vi sono i conoscenti che parlano sognanti di andare in pensione, quella specie di Eldorado che sfugge loro, si sposta di scaglione di due, cinque anni, ma non hanno ancora deciso cosa fare in seguito.

Quelli che invece l’hanno raggiunta, invece di scoprire nuove possibilità di gestire la loro vita, ben presto  non sanno che parlare dei loro mali, discettano di medicine e cure alternative, fanghi miracolosi, terme rigeneratrici.

Insomma oggi non li sopporto più, soprattutto gli uomini lagnosi.

Sarà una forma iniziale di demenza senile ?

Spero che in caso di peggioramento mi ricoverino in un asilo infantile per fare l’animatore o il compagnuccio di gioco.
I lavori in campagna sono quasi terminati, avrei ancora moltissimo da fare, bisognerebbe vivere sempre sul posto, magari con le forze di vent’anni prima.

Ma in fondo al cuore ribolle sempre più il ricordo dei miei nipotini, questa mattina alle otto è arrivata inaspettata la telefonata della piccola Scoiattolina, aveva un dubbio assillante:
“ Nonno, i pirati avevano a bordo delle navi gli stregoni quando andavano in guerra contro i cattivi spagnoli?”

Nonno Franco ha subito fornito la sua versione su druidi celtici,  sui cosiddetti stregoni del medioevo, quelli dell’Africa tribale, ma ne parlerà a lungo al ritorno a casa.

La piccola era felice, aveva ragione lei, il fratellino non poteva mettere gli stregoni sul galeone del Playmobil.

källa:il blog di nonnotalpone
Ha chiesto ancora “ Nonno vieni a mangiare a pranzo da noi ?”

Questo ha commosso totalmente quel vecchio brontolone e gli ha creato un profondo senso di colpa.

Basta,si è ripromesso di tornare e rimanere sempre a loro disposizione,altrimenti che nonno sarebbe? 


mercoledì 14 maggio 2014

Te la do io la Svezia: "Ellinor, licenziata perchè non vuole praticare l`abordo"


La svedese Ellinor Grimmark, 37 anni, ha riaperto il dibattito sull’aborto nel paese: "Come ostetrica voglio aiutare i bambini a nascere e non a morire."


Ellinor Grimmark, ostetrica svedese di 37 anni, è stata licenziata l’anno scorso dall’ospedale dove lavorava a Eksjö per aver fatto obiezione di coscienza ed essersi rifiutata di praticare aborti. Cercando lavoro in altre strutture, Grimmark si è vista chiudere diverse porte in faccia, nonostante nel sistema sanitario ci sia carenza di ostetriche. La donna si è allora rivolta all’Ombudsman della Svezia e al Consiglio d’Europa per ottenere giustizia. La Svezia, infatti, non prevede esplicitamente l’obiezione di coscienza ma nel 2011 ha firmato una risoluzione al Consiglio d’Europa in cui si impegna a garantirla.

«PER TE NON C’È POSTO». Il caso Grimmark ha destato l’attenzione dei media svedesi. Al quotidiano Aftonbladet la donna ha spiegato: «Come ostetrica voglio difendere e salvare a ogni costo la vita. Gli operatori sanitari in Svezia dovrebbero forse essere obbligati a prendere parte a procedure che eliminano la vita, al suo stadio iniziale o finale? Qualcuno deve mettersi dalla parte dei piccoli, qualcuno deve combattere per il loro diritto alla vita».
Intervistata da Morning Star News l’ostetrica, che non vuole praticare aborti in quanto cristiana, ha spiegato così la sua delusione: «Al imo vecchio ospedale e nei miei colloqui successivi mi dicevano: “Per quelli che hanno le tue opinioni non c’è posto nella nostra clinica».
«VOGLIO FAR NASCERE I BAMBINI». Nei dibattiti televisivi sul suo caso, molti si sono chiesti perché Grimmark abbia scelto il suo lavoro nonostante le scarse tutele offerte dalla Svezia. Il suo avvocato, Ruth Nordstrom, ha sempre risposto che lei «come ostetrica vuole aiutare i bambini a nascere e non a morire». Durante una trasmissione, Catharina Zatterstrom, dell’Associazione ostetriche, ha affermato che lei stessa quando era incinta era stata costretta a recarsi in una città lontana per trovare un’ostetrica obiettrice, sentendosi più sicura con chi non operava aborti.
 DIBATTITO APERTO. Ombudsman e Consiglio d’Europa non si sono ancora pronunciati sul caso. Intanto il parlamentare Maths Selander ha sottolineato come mai il caso Grimmark abbia destato tanto scalpore: «Viviamo in una cultura dove abbiamo reso superficiale ogni quesito etico, tanto che ora pensiamo sia normale che lo stato bypassi la coscienza delle persone, anche se si tratta di una questione di vita o di morte». La blogger svedese Mariola O’Brien, che si è ampiamente occupata del caso, ha scritto che «il silenzio che circonda normalmente la questione dell’aborto in Svezia è grande e potente».
källa:tempi B.Frigerio
La testimonianza dell’ostetrica sembra però aver riaperto una prospettiva nuova nel panorama di un paese in cui l’aborto, gratuito e disponibile anche alle minorenni senza consenso dei genitori dal 1975, ha raggiunto il tasso più alto fra le adolescenti d’Europa (22 ogni 1000).
FoF



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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.