foto:aftonbladet |
Ieri mattina Jennie Haga (nella foto), con il figlioleto Hugo di 3mesi,
alle 8:29 parte da Stoccolma con destinazione Oslo.
Dieci ore dopo, era appena arrivata a Karlstad. (300 km. Da Stoccolma). "Avremmo dovuto arrivare ad Oslo alle 14:20" dice Jennie con amerezza, "invece sono 10 ore che siamo prigionieri su questo maledetto treno. È stato un disastro continuo, in un primo momento ci siamo fermati per una fuga di gas, poi un treno fermo per un`avaria alla stazione di Hallsberg ha rallentato tutto il traffico, mentre un treno merci si è schiantato poco fuori Kristinehamn. Come se non bastasse un treno ad alta velocità alla stazione di Skövde ha iniziato ad emettere fumo."
Sul posto arriva il giornale della sera di Stoccolma,Aftonbladet . Ecco uno stralcio dell`intervista rilasciata da Jennie:
"Tutto questo “gran casino” è stato gestito malissimo. Ci sono molti bambini a bordo del treno. Che che sono rimasti senza cibo e acqua fino a mezz'ora fa, è inaccettabile. Naturalmente posso capire una fuga di gas, ma credo che avrebbero potuto informarci meglio, tra l`altro avrebbero dovuto consentirci di abbandonare il treno con una semplice piattaforma ed organizzare un servizio per noi passeggeri di taxi o autobus", continua Jennie, mentre stringe al petto il piccolo Hugo di appena tre mesi.
Dieci ore dopo, era appena arrivata a Karlstad. (300 km. Da Stoccolma). "Avremmo dovuto arrivare ad Oslo alle 14:20" dice Jennie con amerezza, "invece sono 10 ore che siamo prigionieri su questo maledetto treno. È stato un disastro continuo, in un primo momento ci siamo fermati per una fuga di gas, poi un treno fermo per un`avaria alla stazione di Hallsberg ha rallentato tutto il traffico, mentre un treno merci si è schiantato poco fuori Kristinehamn. Come se non bastasse un treno ad alta velocità alla stazione di Skövde ha iniziato ad emettere fumo."
Sul posto arriva il giornale della sera di Stoccolma,Aftonbladet . Ecco uno stralcio dell`intervista rilasciata da Jennie:
"Tutto questo “gran casino” è stato gestito malissimo. Ci sono molti bambini a bordo del treno. Che che sono rimasti senza cibo e acqua fino a mezz'ora fa, è inaccettabile. Naturalmente posso capire una fuga di gas, ma credo che avrebbero potuto informarci meglio, tra l`altro avrebbero dovuto consentirci di abbandonare il treno con una semplice piattaforma ed organizzare un servizio per noi passeggeri di taxi o autobus", continua Jennie, mentre stringe al petto il piccolo Hugo di appena tre mesi.
Nel frattempo viene data notizia che a Karlstad il viaggio per Oslo proseguirà in bus, pochi minuti e la SJ (ferrovie svedesi) cambia idea ed annucia che il viaggio proseguirà con un altro treno. Intanto Jennie si è messa in contatto telefonico con il suo compagno che verrà a prenderla in macchina. "Preferisco aspettarlo qui a Karlstad, per oggi ne ho veramente abbastanza delle ferrovie svedesi…!!!" Conclude mestamente Jennie.
Quando si dice che: (“tutto il mondo è paese...”)
articolo originale:http://www.aftonbladet.se/nyheter/article19146106.ab