martedì 1 novembre 2016

Papa Francesco in Svezia per riparare.


Questa mattina papa Francesco è atterrato in (perfetto orario) a Lund città chiave della realtà luterana, dove ha celebrato in modo congiunto i 500 anni dell'affissione sul duomo di Wittenberg delle 94 tesi di Martin Lutero. Una cerimonia commemorativa densa di elementi simbolici perché mai prima d'ora un pontefice aveva sdoganato la Riforma in modo tanto esplicito e intenso. “Lutero ha messo la Parola di Dio nelle mani del popolo”. Papa Bergoglio viene accolto dalla arcivescova che guida la Chiesa luterana, Antje Jackelen, sorridente, vestita di nero, con una gonna longuette e un bel crocifisso d'oro bene in vista sulla giacca. Davanti a lei e a tutti i vertici delle chiese protestanti
Papa Francesco pronuncia parole importanti. Un vero mea culpa. “Anche noi dobbiamo guardare con amore e onestà al nostro passato e riconoscere l'errore e chiedere perdono. Dio solo è giudice”. 
E ancora.
“Si deve riconoscere con la stessa onestà che la nostra divisione si allontanava dalla intuizione originaria del popolo di Dio, che aspira naturalmente a rimanere unito, ed è stata storicamente perpetrata da uomini di potere di questo mondo più che per volontà del popolo fedele”. Come dire che aveva ragione Lutero e non Papa Leone X che poi lo ha scomunicato. Oggi, a distanza di 500 anni, le scomuniche non ci sono più, quelle sono morte con la scomparsa del riformatore tedesco anche se restano però tante incomprensioni e diffidenze da stemperare con una buona dose di pazienza. Intanto Francesco e i luterani si incontrano sul terreno della concretezza, presentando una road map di obiettivi comuni che include la lotta contro la violenza, la sfida climatica, la povertà, la questione della pace, il tema del conflitto mediorientale. Una piattaforma impegnativa che il monaco agostiniano certamente avrebbe apprezzato.
Papa Bergoglio arriva in sordina nel Paese europeo più scristianizzato di tutti, dove esistono persino i cimiteri per gli atei (privi di qualsiasi segno distintivo), dove Dio sopravvive a fatica tra i giovani e dove una chiesa ammette senza problemi vescovi dichiaratamente gay, vescove lesbiche, il matrimonio tra coppie omosessuali. L'evento ecumenico di Lund è a dir poco eccezionale se si guarda alla storia europea degli ultimi cinque secoli.
In particolare ai conflitti, ma anche ai tentativi di unità falliti nel corso della storia del cristianesimo europeo. Fino al Vaticano II la figura di Lutero era per i cattolici negativa (salvo rare eccezioni tra qualche teologo cattolico). Dopo il Concilio le cose sono lentamente cambiate. E il cammino ecumenico ha fatto grandi progressi. Lund può segnare davvero una svolta positiva per le Chiese cristiane. Il viaggio di Francesco nelle terre del mondo luterano sembrano portare a compimento un lungo tragitto di ricerca comune.
källa: il messagero
“Come cristiani saremo testimonianza credibile della misericordia, nella misura in cui il perdono, il rinnovamento e la riconciliazione saranno una esperienza quotidiana tra noi”.

lunedì 31 ottobre 2016

Papa Francesco va in campagna.


Uno degli interrogativo che ha assillato la stampa svedese negli ultimi giorni è stato: ”Dove sarà alloggiato papa Francesco”. Interrogativi e speculazioni sono state tantissime ma tutto è stato mantenuto nel massimo riserbo fino a ieri quando in una nota del Vaticano l`arcano è stato svelato.
Niente palazzi reali e tappeti rossi per papa Francesco ma una normale casa di campagna del piccolo villaggio di Igelösa immerso nella quiete della campagna svedese (un paradiso…) Le poche anime che abitano questo piccolo idilio non ci credono molto e indicano un vecchio convento non molto distante. Anche se poi si ricordano di aver notato strani movimenti di poliziotti armati fino ai denti.
Peter Honeth, che abita nella fattoria del Pastore del Villaggio laggiù accanto alla vecchia Chiesa dove c`è il cimitero. Dice che negli ultimi giorni una ”chiacchera” in paese era girata ma anche lui è scettico. Poi aggiungie: certo per il nostro piccolo villaggio sarebbe un grande avvenimento anche se io non credo che la Svezia e gli svedesi abbiamo capito appieno il significato di questa visita.
Ewa-Gun Westford, poliziotta del paese dice subito che lei non intende commentare la visita del papa e tanto meno dove sarà ospitato. Anche perché tutte le speculazioni fatte in settimana sono state poi smentite. "Certo la polizia ha per abitudine di far passare notizie come farina attraverso un setaccio ma questa volta sono rimasta veramente impressionata. Non è passato NIENTE!!!” Aggiuge con spirito di corpo. Più chiara è la signora Britta Nilsson maestrina della locale scuola elemtare di Igelösa: ”Io a Lund non ci vado nemmeno se mi pagano” La signora Britta ha molti punti di vista riguardo alcuni comportamenti avuti dalla chiesa cattolica durante i secoli.

Eppure se i dati forniti dal vaticano non sono delle piste false date per confondere le idee molto mi fa pensare che Britta oggi suo malgrado si troverà molto vicina a papa Francesco. 
parola di nonno Franco.



sabato 29 ottobre 2016

Aspettando Papa Francesco: “Riforma e scrittura, cattolici imparino da Lutero”

A due giorni dal suo arrivo in Svezia papa Francesco ci sorprende ancora una volta con le sue dichiarazioni, per la verità le aveva già fatte mesi fa, tornando dall'Armenia:"Credo che le intenzioni di Martin Lutero non fossero sbagliate. Era un riformatore". Dichiarazioni, quelle del Santo padre, che non tutti avevano ben digerito, tanto che ora a pochi giorni della visita in Svezia, tornano a farsi sentire le voci del dissenso. "Non si può essere cattolici e settari", risponde ora il Papa a quei cardinali che, alla vigilia del viaggio apostolico, lo criticano per la scelta di partecipare alla commemorazione dei 500 anni dalla riforma luterana-
Il Papa crede che sia giunto il momento per una revisione da parte della Chiesa di Roma della figura di Lutero: "All’inizio quello di Lutero era un gesto di riforma in un momento difficile per la Chiesa", ha detto Francesco, specificando che "Lutero ha fatto un grande passo per mettere la Parola di Dio nelle mani del popolo". Ha, in sostanza, portato avanti una riforma di cui si è parlato anche recentemente, prima dello scorso conclave. Bergoglio nell’intervista ha poi ricordato che "nelle Congregazioni prima del conclave la richiesta di una riforma è stata sempre viva e presente".
Dunque Papa Francesco è pronto a riabilitare Martin Lutero. Un riformatore, dunque, più che un eretico come per secoli è stato bollato dalla Chiesa.
La “riabilitazione” di Lutero parte da lontano: già Ratzinger si era mosso verso questa direzione nel 2011 quando andò a visitare l’ex convento di Erfurt, dove Lutero maturò la riforma protestante. Con la visita di Francesco in Svezia, la “riabilitazione” del monaco tedesco potrebbe arrivare in tempi più rapidi. La vescova luterana Margot Kässmann ha detto che Francesco assomiglia a Lutero:
 "Anche Lutero voleva riformare la sua Chiesa, la Chiesa romana cattolica. Tutti noi sappiamo che la Chiesa ma anche la società hanno continuamente bisogno di essere riformate. E se guardiamo a Francesco, lui oggi sta riformando la Chiesa cattolica. Lutero ha cominciato la sua riforma partendo dalla Bibbia. Penso che ancora oggi sia importante che ogni riforma riparta dalla Bibbia". Al gesuita svedese Ulf Jonsson, che chiede cosa si possa imparare dalla tradizione luterana, risponde con due parole: «La Scrittura», perché «Lutero ha fatto un grande passo per mettere la Parola di Dio nelle mani del popolo», e quella «riforma» sempre necessaria per la Chiesa. Di là dalle dispute teologiche, l’essenziale è guardare avanti e camminare insieme, «la preghiera comune, l’aiuto agli ammalati, ai poveri, ai carcerati».
E alla nostra piccola comunità cattolica in Svezia, per la quale celebrerà la messa del primo novembre, festa di Ognissanti, ha consigliato una "sana convivenza". 
A pensare che io sono 50`anni che predico la stessa cosa. Speriamo almeno che finalmente Labionda  la smetta "di protestare...!!"


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Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.