venerdì 12 novembre 2010

Meglio invecchiare in Svezia, oppure in Italia…?

Lo stato sociale in Italia non funziona certo bene quanto in Svezia. Questione di efficienza, perché ormai di tasse se ne pagano qui quanto là. Ma anche questione di struttura sociale: ce n’è meno bisogno di stato in Italia, perché il privato provvede a molto di più. Costa più fatica, ma i risultati sono spesso molto migliori.

Prendiamo gli anziani. In Svezia lo stato provvede egregiamente anche a loro. Gli ospizi sono tanti, sono belli, pitturati di fresco e con un mare di servizio che in Italia si sognano.. Eppure…… Eppure non si muove. Si sta male negli ospizi svedesi, si è soli (compagnia di altri anziani - che non si sono scelti - tristezza), si è chiusi dentro, si dipende dagli orari imposti, si respira aria da ospedale.

In Italia la maggior parte degli anziani riesce a vivere nel pieno della società fino alla fine. Ponendo un onere sulla famiglia, abitando con i figli, o comunque curati da loro, ma nella contabilità sociale le cose funzionano a meraviglia: in cambio c’è il baby-sitter continuo, fidato e gratis. E chi dà cura a sua mamma potrà essere ragionevolmente certo che al proprio turno il figlio farà altrettanto.

È sì, i guai sono tanti, il sistema può essere opprimente, può ostacolare spostamenti liberi - temporanei o permanenti - e la contabilità non sempre quadra. Ma non c’è dubbio che nella maggior parte dei casi il sistema è equilibrato e produce tanti vantaggi.

Invecchiare è spesso meglio in Italia e non solo per il clima.
Posted by Picasa

lunedì 8 novembre 2010

Spaghetti Western alla svedese…!!!

  Finalmente anche noi che abbiamo la ”fortuna” di non essere abbastanza biondi possiamo tirare un respiro di soglievo ed uscire da casa senza paure, infatti è stato arrestato il cecchino che sparava sugli immigrati.

Come nel Texas dei primatisti bianchi l’uomo arrestato dalla polizia di Malmö sparava contro chi non era abbastanza biondo.

Quindici attacchi, otto feriti gravi ed un morto, questo il bilancio di un anno di terrore. Il cecchino mirava alle abitazioni, alle palestre, alle macchine, ai negozi dove intravedeva persone dalle pelle scura. La serie di attacchi è iniziata nell’ottobre del 2009, quando una giovane donna svedese è stata uccisa, probabilmente per sbaglio. Era seduta in una macchina parcheggiata insieme al suo fidanzato immigrato, ma i colpi sparati avevano ferito mortalmente la donna mentre l’uomo si era salvato.

Gli spari xenofobi sono proseguiti a cadenze quasi mensili, e hanno colpito persone straniere che si trovavano nei parchi o nelle palestre. Un gruppo di africani è stato colpito dagli spari mentre si trovava fuori da una piscina, mentre anche una moschea è stata attaccata. Grazie alle indicazioni della cittadinanza la polizia si è concentrata su un uomo di 38 anni che conduceva una vita solitaria. L’arrestato non ha opposto resistenza quando le forze dell’ordine sono arrivate a casa sua, e nella sua abitazione sono state ritrovate due armi da fuoco compatibili con il calibro dei proiettili utilizzati negli attacchi agli immigrati.

Ricordo con tristezza quando agli inizi degli anni ’90 si era verificato un caso simile a quello del cecchino di Malmö. Nella capitale Stoccolma John Ausonius, poi diventato famoso come Laserman, aveva sparato a undici persone, uccidendone una e ferendo gravemente le altre vittime dei suoi attacchi.

Anche allora la violenza si era concentrata contro gli stranieri, nonostante lo stesso Ausonius fosse uno svedese naturalizzato, essendo figlio di padre svizzero e madre tedesca. Ma l’odio contro chi aveva una pelle scura era prevalso sulla comune origine straniera.
Posted by Picasa

"Carlo XVI Gustavo, re suo malgrado"

 
E' andata a ruba, in Svezia, la biografia del re Carlo XVI Gustavo, in cui il sovrano viene descritto tra relazioni extraconiugali e festini sfrenati. Il libro, "Carlo XVI Gustavo, re suo malgrado", scritto da tre giornalisti, racconta la gioventù e l'ascesa al trono del re, ma la maggior parte del volume è dedicata alle feste organizzate con altri amici in compagnia di giovani donne.

Si parla anche della sua amante, la cantante del gruppo Army of Lovers.
Camilla Henemark avrebbe avuto una relazione con Carlo XVI alla fine degli anni '90. Il libro è basato soprattutto su testimonianze anonime specialmente di membri del suo entourage. I racconti sono molto dettagliati. Erano "ragazze a' la carte per la banda del re", scrivono i tre coautori - Thomas Sjoeberg, Deanne Rauscher e Tove Meyer.

L'opera descrive inoltre come il capo di Stato svedese abbia messo in pericolo la sua sicurezza andando a feste in alcuni club di dubbio gusto, uno dei quali a Stoccolma gestito da un pregiudicato. "Volevamo presentare il re in quanto persona e come viene percepito nel suo entourage", spiegano gli autori. Dal canto suo il re ha dichiarato di non aver avuto ancora il tempo di leggerlo, ma che i titoli di stampa in proposito "non erano gradevoli".

"Ho parlato con la mia famiglia e con la regina", ha aggiunto Carlo XVI Gustavo, "gireremo questa pagina e faremo altro perché, se ho capito bene, si tratta di fatti accaduti molto tempo fa".

La biografia è andata esaurita nelle librerie di Stoccolma solo poche ore dopo essere uscita.
Posted by Picasa

domenica 3 ottobre 2010

Ma che volete di più...?


Leggendo un blog italo-svedese ho notato (non con poca sorpresa) come anche le ultime elezioni in Svezia possono diventare oggetto di paragone tra Svezia e Italia. Stranamente è sempre l`Italia che esce da questi confronti piuttosto malconcia, a me oggi le ”balle” non "girano male"... infatti mia figlia mi ha invitato a pranzo (cucina molto bene anche se è nata in Svezia…),però vorrei dire la mia…: Premetto che il paese delle banane,non esiste il paese in cui si vive meglio. Cosa vuol dire che si vive meglio? La cosa è assolutamente soggettiva. Se lo si chiede a 100 persone diverse si otterranno 100 paesi diversi. Chi dice la Svezia, chi la Danimarca, ma se una persona odia il freddo, questi saranno i paesi peggiori.
Per me è l'Italia! La mia bella Italia. Abbiamo l'80% delle opere d'arte mondiali e dei siti archeologici. 5.000 Km di bellissime coste marittime. Isole stupende. Montagne che fanno sognare. Appennini tutti da vivere. La migliore cucina al mondo. Siamo la patria della moda e del buongusto. Le città con le piu' belle architetture. Abbiamo le automobili piu' invidiate e sognate del mondo. Siamo stati la culla della civiltà. Quando tutto il resto del mondo viveva nelle caverne e si cibava di cinghiali allo spiedo, noi avevamo Romolo e Remo, Cesare, Virgilio, Cicerone, Dante, Leonardo e Galileo. Siamo il popolo con la piu' bella fantasia e intelligenza in assoluto. Le piu' grandi opere musicali sono dei nostri musicisti. Siamo un popolo amato in tutto il mondo perchè siamo un popolo dal cuore d'oro. Il centro mondiale della religione è Roma Vaticano. Siamo la patria del diritto. Siamo un popolo che non serba rancore nei confronti di nessuno e che sa perdonare sinceramente.
Secondo i miei amici italiani: sembra che abbiano anche le tasse piú alte del mondo...ma che volete di più?


Attenzione

Attenzione
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Le informazioni contenute in questo blog, pur fornite in buona fede e ritenute accurate, potrebbero contenere inesattezze o essere viziate da errori tipografici. L`autore si riserva pertanto il diritto di modificare, aggiornare o cancellare i contenuti del blog senza preavviso. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. L`autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.